Castello di Casallia

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Castello di Casallia
Ubicazione
Stato attualeItalia
CittàCastiglione della Pescaia
Coordinate42°52′55.45″N 10°58′11.7″E / 42.882069°N 10.969917°E42.882069; 10.969917
Informazioni generali
TipoCastello medievale
Inizio costruzioneXI secolo
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Il castello di Casallia si trova nel territorio comunale di Castiglione della Pescaia, in località Le Case di Vetulonia, alcuni chilometri a valle dell'omonimo centro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il castello sorse su un piccolo pianoro attorno all'anno mille come struttura conventuale che, nel corso del tempo, venne abbandonata dai monaci e trasformata in struttura fortificata. L'originario complesso dipendeva dalla vicina abbazia di Sestinga e, in seguito all'abbandono, venne acquistato da signori locali che lo trasformarono adibendolo a loro residenza e accettando la sottomissione a Siena a partire dal 1331.

Con la caduta della Repubblica di Siena nella seconda metà del Cinquecento, il castello fu inglobato nel Granducato di Toscana, pur rimanendo sempre di proprietà privata.

Dal Settecento in poi, una serie di interventi di ristrutturazione andati avanti fino al XX secolo ha modificato in buona parte l'originario aspetto medievale.

Il complesso è costituito da un agglomerato di edifici abitativi che si dispongono attorno alla torre. Gran parte degli edifici sono il frutto di interventi di restauro avvenuti in epoche successive, pur avendo mantenuto le strutture murarie in pietra. Tuttavia, la loro particolare disposizione evidenzia le originarie funzioni di convento, lasciando facilmente immaginare la collocazione dell'antica chiesa e quali erano le strutture adibite a celle. L'edificio turriforme, che costituiva la torre campanaria dell'antico complesso religioso, è quello che ha mantenuto pressoché intatto l'originario aspetto di epoca medievale. Si presenta a sezione quadrangolare, con basamento a scarpa cordonato e pareti completamente rivestite in pietra, dove si aprono alcune finestre disposte su tre livelli al di sopra del cordone che delimita superiormente la base. La parte sommitale, coperta da un tetto a 4 spioventi poco pronunciati e rivestiti con i classici mattoni toscani, è il frutto di un rifacimento successivo che ha trasformato definitivamente l'antico campanile nell'attuale torre.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aldo Mazzolai, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere Firenze, 1997;
  • Giuseppe Guerrini (a cura di), Torri e Castelli della Provincia di Grosseto (Amministrazione Provinciale di Grosseto), Nuova Immagine Editrice Siena, 1999.

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