Castello Voronoff

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Castello Voronoff
Il castello Voronoff, con la torre saracena, a Grimaldi
(immagine d'epoca)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGrimaldi (Ventimiglia)
Indirizzocorso Mentone, 50
Informazioni generali
CondizioniITA
Costruzione1890-1900
Stilemodernista
Usocivile

Il castello Voronoff, o castello Grimaldi, è un palazzo nella frazione di Grimaldi, nel comune di Ventimiglia in provincia di Imperia. Deve tuttora la sua notorietà al fatto che vi abitò ed operò per anni il noto chirurgo e ricercatore russo Serge Voronoff[1].

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il palazzo venne edificato nell'ultima decade dell'Ottocento, all'interno di un rigoglioso giardino con torre saracena o della Dogana (o ancora dei Corsi a causa della provenienza della guarnigione che alloggiava), di proprietà del medico inglese J. H. Bennet. Si trovava presso lo storico valico di confine tra Italia e Francia, Ponte San Luigi in località Balzi Rossi.

L'edificio era impostato su due piani e un attico con tetto spiovente. A sinistra si notava la torretta merlata guelfa, con dieci finestre e una vasta terrazza panoramica. Sopra il pianterreno si osservava un portico con balconata da cui si poteva ammirare il Mar Ligure e una loggia-poggiolo centrale con belvedere. Le finestre della sontuosa villa erano monofore, o anche bifore, con balconcino a castello.[2]

Serge Voronoff

Il retro della costruzione era scandito da una teoria di monofore con terrazzini sporgenti ed un elegante portico al piano terra con ampia loggia e veduta sulla riviera francese ed italiana: a destra una raffinata scalinata esterna conduceva ai piani superiori. Il palazzo, che disponeva di vani sotterranei, era dotato di cinta muraria e di ingresso principale con cancellata.[3]

L'interno era caratterizzato da un piano nobile ed uno per la servitù e gli aiutanti del dottor Voronoff: nel primo, oltre alle camere di rappresentanza, di riposo e ad una ben fornita biblioteca, si evidenziava un'ampia sala da pranzo rettangolare con due pareti di cristallo: una verso la Francia (gli archi ottocenteschi del porto di Mentone) e l'altra verso l'Italia (Ventimiglia e gli oliveti).

Gli elementi dell'arredamento erano in stile liberty e russo.

I protagonisti del rigoglioso giardino erano soprattutto gli aranci e le palme, ma pure fichi d'India e roseti. Tra la vegetazione vivevano uccelli esotici di ogni tipo.[4]

Nel 1925 il medico russo, di religione ebraica, Serge Voronoff (Voronež, 1866 - Losanna, 1951) acquistò il palazzo e il parco da un vice console.

Dopo aver vissuto (e fatto importanti esperienze professionali) a Parigi, Stati Uniti ed Egitto, scelse la Riviera dei Fiori per studiare più tranquillamente e attuare i suoi esperimenti. Si sposò tre volte e diventò ricchissimo.[5] Fece allestire nel giardino del palazzo, che presto divenne un rinomato luogo di incontro culturale, un allevamento di scimmie, diretto dall'olandese Christian Batelt, un ex circense, in cui vivevano un'ottantina di primati.

Alcuni vicini ambienti del palazzo furono adibiti ad ospedaletto. Il Voronoff, infatti, era giunto alla conclusione che fosse possibile trapiantare nell'uomo anziano i testicoli di scimmia, per ringiovanirlo, rinvigorirlo, anche sessualmente. Questa teoria fece nascere molte leggende e storie inconsuete.[6]

Nel 1939 il medico fu costretto a recarsi negli Stati Uniti: rientrò in Europa dopo la fine della guerra, ma la villa, in cui aveva risieduto per quattordici anni, era stata devastata dai bombardamenti. Voronoff pensò subito a immediati restauri, ma, nel 1951, a Losanna, morì accidentalmente, a ottantacinque anni, dopo una caduta dalla vasca da bagno. Fu sepolto nella sezione ebraica del cimitero Caucade a Nizza.[7]

Il palazzo, rimaneggiato anche all'interno e spogliato dell'originale mobilia, fu acquistato da una società immobiliare che lo destinò a residence di lusso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sborgi, p.42
  2. ^ Ghilini, p.35
  3. ^ Ghilini, p.37
  4. ^ Pastonchi, p.40
  5. ^ Réal, p.65
  6. ^ Volterri, p. 25
  7. ^ Barnabà, p. 177

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nell'agosto 2020 è stato pubblicato "Il sogno babilonese Lo Château Grimaldi, la Belle Époque, la Riviera" di Enzo Barnabà che traccia in 112 pagine la storia del giardino, della villa e dei suoi abitanti. Il libro contiene scritti di Daniela Gandolfi (Istituto Internazionale di Studi Liguri), Yvan Gastaut (Università di Nizza), Marco Devecchi (Università di Torino), Tudy Sammartini (paesaggista) e Jean-Claude Lafaye (botanico).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • H. Ghilini, Le secret de Dr. Voronoff, Paris 1926.
  • M. Mimola-B. Ronco, Castelli e Fortezze della Liguria, Genova 2006.
  • F. Pastonchi, Ponti sul tempo, Mondadori, Milano 1945.
  • J. Réal, Voronoff, ed. Stock, Paris 2001.
  • F. Sborgi (a cura di), Il mito del moderno. La cultura Liberty in Liguria, Genova 2003.
  • R. Volterri, Il laboratorio di Frankenstein, Latina 2011.
  • P. Veziano, Sanremo. Una nuova comunità ebraica nell'Italia fascista 1937-1945, Parma 2007.
  • S. Voronoff, Dal cretino al genio, Milano 2011.
  • E. Barnabà, Il sogno dell'eterna giovinezza. Vita e misteri di Serge Voronoff, Formigine, Infinito, 2014. ISBN 9788868610388
  • E. Barnabà, Il Sogno Babilonese. Lo Château Grimaldi, la Belle Époque, la Riviera, Formigine, Infinito 2020. ISBN 9788868614232

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]