Castello Ducezio

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Castello Ducezio
Ubicazione
Stato Regno di Sicilia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
CittàMineo
IndirizzoVia Castello
Coordinate37°16′02.93″N 14°41′32.89″E / 37.26748°N 14.692469°E37.26748; 14.692469
Mappa di localizzazione: Sicilia isola
Castello Ducezio
Informazioni generali
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Il castello Ducezio è una fortificazione sita nel comune di Mineo in Sicilia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Porta del Castello

«Il castello sorge nella parte più alta del colle su cui giace l'abitato di Mineo, affacciato sulla vallata: la vista spazia dall'Etna agli Iblei ai Nebrodi ed agli Erei. [...] la tradizione locale attribuisce la costruzione del castello a Ducezio: in realtà siamo in presenza di un sito pluristratificato, in cui è dimostrata l'esistenza di un abitato fortificato almeno sin dal VI secolo a C. Le descrizioni del castello medievale pervenuteci (Amico 1855-56, II, p. 129) lo dicono munito di ben dodici torri e di un mastio di pianta ottagonale, costruito con blocchi squadrati ed intagliati. Ciò che resta consente di ubicare il mastio ed alcuni perimetri di ambienti circostanti; dal mastio si diparte il rudere di parte delle mura sul quale si innestò la devastante vasca del serbatoio idrico. [...] Una porta del castello ad intagli e bugne fu ricomposta nelle strutture dell'Oratorio della Confraternita del SS. Sacramento, annessa alla chiesa di Santa Maria Maggiore.»[1]

Il Castello esisteva già nel 1360 quando vi si celebrarono le nozze tra Costanza e Federico III d'Aragona detto Il semplice. Il terremoto del 1693 lo distrusse quasi completamente. Rimangono solo ruderi: parte delle antiche mura e metà della torre maestra.

Nel 1448 Alfonso V d'Aragona, per compensare i servigi resi al fratello don Giovanni II d'Aragona concesse la signoria sul castello a Pietro Barilla, uomo appartenente all'omonima antica e nobile famiglia di Reggio Calabria[2][3][4][5][6][7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Castelli di Sicilia
  2. ^ Giovanni Fiore, Della Calabria illustrata, Rubbettino Editore, 1999, ISBN 978-88-498-0196-5. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  3. ^ Giuseppe Galluppi barone di pancaldo, Nobiliario della città di Messina, Francesco Giannini, 1877. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  4. ^ (EN) Storia delle famiglie illustri italiane v.4., su HathiTrust. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  5. ^ Filadelfo Mugnos, Teatro Genologico Delle Famiglie Nobili Titolate Feudatarie Ed Antiche Nobili Del Fidelissimo Regno Di Sicilia Viventi Ed Estinte ..., Per Pietro Coppola, 1647. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  6. ^ (EN) Teatro araldico : seguito v.1., su HathiTrust. URL consultato il 23 gennaio 2024.
  7. ^ Giovanni Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, Presso la direzione del Giornale araldico, 1886. URL consultato il 23 gennaio 2024.

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