Carlo Alberto d'Asburgo-Teschen

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Carlo Alberto d'Asburgo-Teschen
Arciduca d'Austria
Stemma
Stemma
Nome completoKarl Albrecht Nikolaus Leo Gratianus von Habsburg-Teschen
TrattamentoSua altezza imperiale e reale
OnorificenzeArciduca d'Austria
Altri titoliArciduca d'Austria
Principe reale di Ungheria
Principe reale di Boemia
Principe reale di Toscana
Principe reale di Croazia e Slavonia
NascitaPola, 18 dicembre 1888
MorteStoccolma, 17 marzo 1951
DinastiaAsburgo-Teschen
PadreCarlo Stefano d'Asburgo-Teschen
MadreMaria Teresa d'Asburgo-Toscana
ConsorteContessa Alice Elisabeth Ankarcrona
FigliCarlo Stefano
Maria Cristina
Carlo Alberto
Renata
ReligioneCattolicesimo
Carlo Alberto d'Asburgo-Teschen
NascitaPola, 18 dicembre 1888
MorteStoccolma, 17 marzo 1951
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Impero austro-ungarico
Seconda Repubblica di Polonia
Forza armataEsercito imperiale austro-ungarico
Esercito polacco
GradoColonnello d'artiglieria
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra sovietico-polacca
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Carlo Alberto d'Asburgo-Teschen, nome completo Carlo Alberto Nicola Leone Graziano d'Asburgo-Teschen (Pola, 18 dicembre 1888Stoccolma, 17 marzo 1951), fu un membro della casata degli Asburgo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo Alberto, arciduca d'Austria, era il primogenito di Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen, ammiraglio, e di Maria Teresa d'Asburgo-Toscana. I nonni paterni e materni erano rispettivamente Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen ed Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena figlia del palatino d'Ungheria Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena, e Carlo Salvatore d'Asburgo-Toscana e Maria Immacolata di Borbone-Due Sicilie.

Educato presso l'accademia militare di Wiener Neustadt, servì come ufficiale dell'esercito austro-ungarico raggiungendo il grado di colonnello d'artiglieria. In particolare servì in Galizia e Bucovina durante la prima guerra mondiale. Nel 1910 divenne cavaliere dell'ordine del Toson d'oro.

Dopo il crollo dell'impero austro-ungarico si stabilì in Polonia, dove, come il fratello Leone Carlo, servì nell'esercito polacco, combattendo anche durante la guerra russo-polacca del 1918. Durante l'occupazione nazista della Polonia, Carlo Alberto, il quale aveva mutato il suo nome in Karol Olbracht Habsburg-Lotaryński, dichiarò nazionalità polacca e nel novembre 1939, quale ufficiale polacco, fu imprigionato dalla Gestapo a Cieszyn e torturato, i suoi beni confiscati. Lasciò la prigione cieco da un occhio e in parte paralizzato e venne internato nel campo di lavoro di Strausberg. Dopo la liberazione, con l'avvento dei sovietici, i suoi beni furono nuovamente confiscati e Carlo Alberto andò in esilio in Svezia, spegnendosi a Stoccolma nel 1951, a 62 anni.

Famiglia e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

L'8 novembre 1920 sposò morganaticamente Alice Elisabeth Ankarcrona (Tullgarn, presso Trosa, 18 dicembre 1889 - Saltsjöbaden, presso Stoccolma, 26 novembre 1985) nel castello di Żywiec, in Polonia. Alice, che divenne principessa di Altenburg il 15 dicembre 1949, era figlia del conte Oscar Carl Gustav Ankarcrona e di sua moglie Anna Elisabeth Aurora Carleson.

Ebbero quattro figli:

  • Karl-Stefan Maximilian Ferdinand Narcissus Maria Prinz von Altenburg (Balice, 29 ottobre 1921 - ); sposò a Ginevra la sua prima cugina Maria-Louise Victoria Katharina Elisabeth af Petersens, figlia August af Petersens e di Victoria (Vera) Ankarcrona, ed ebbero due figli:
    • Maria-Christina Ninfa Renata Margarita Isabella Clara Eugenia Anselma Prinzessin of Altenburg (21 aprile 1953 -), nubile
    • Karl-Albrecht Ferdinand Leopold Philipp Joseph Rafael Maria Prinz von Altenburg (24 ottobre 1956 - 26 maggio 1957)
  • Maria-Christina Immaculata Elisabeth Renata Alice Gabriela Prinzessin von Altenburg (8 dicembre 1923 – 2 ottobre 2012), nubile.
  • Karl-Albrecht Maximilian Leo Maria Dominic Prinz von Altenburg (4 agosto 1926 - 19 dicembre 1928)
  • Renata Maria Theresia Alice Elisabeth Prinzessin von Altenburg (13 aprile 1931 -), sposò a Stoccolma il diplomatico spagnolo Eduardo de Zulueta y Dato.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine imperiale di Leopoldo - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di III classe dell'Ordine della Corona ferrea - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia al merito militare (Signum Laudis) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Carlo per la truppa - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per il 50º anno di regno di Francesco Giuseppe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce militare del giubileo - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II classe (Impero tedesco) - nastrino per uniforme ordinaria

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo d'Asburgo-Teschen Leopoldo II d'Asburgo-Lorena  
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna  
Carlo Ferdinando d'Asburgo-Teschen  
Enrichetta di Nassau-Weilburg Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg  
 
Luisa Isabella di Kirchberg  
Carlo Stefano d'Asburgo-Teschen  
Federico Guglielmo di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Maria Luisa di Borbone-Spagna  
Enrichetta di Nassau-Weilburg  
Luisa Isabella di Kirchberg Guglielmo Giorgio di Kirchberg  
 
Isabella Augusta di Reuss-Greiz  
Carlo Alberto d'Asburgo-Teschen  
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena  
Maria Luisa di Borbone-Spagna Carlo III di Spagna  
 
Maria Amalia di Sassonia  
Elisabetta Francesca d'Asburgo-Lorena  
Ludovico Federico Alessandro di Württemberg Federico II Eugenio di Württemberg  
 
Federica Dorotea di Brandeburgo-Schwedt  
Maria Dorotea di Württemberg  
Enrichetta di Nassau-Weilburg Carlo Cristiano di Nassau-Weilburg  
 
Carolina d'Orange-Nassau  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Almanach de Gotha, Gotha 1931
  • Alice von Habsburg: Prinsessa och partisan (Erinnerungen), Stoccolma 1973
  • Sveriges Ridderskap och Adels Kalender, Stoccolma 1933 e 1957

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN303276954 · ISNI (EN0000 0004 0948 3838 · GND (DE1088590675 · BNF (FRcb16699050m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-303276954