Cantovivo

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Cantovivo
Paese d'origineBandiera dell'Italia Italia
GenereFolk
World music
Periodo di attività musicale1974 – 2009
Album pubblicati13
Studio13
Sito ufficiale

I Cantovivo sono stati un gruppo torinese di folk, tra gli artefici (con La Lionetta e La Ciapa Rusa) della rinascita della musica tradizionale piemontese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo si forma a Torino nel 1974 dall'incontro di Alberto Cesa con Donata Pinti; il debutto discografico è dell'anno seguente, con l'album Canti antifascisti spagnoli.

Iniziano gli spettacoli dal vivo e, allo stesso tempo, i Cantovivo, capitanati da Alberto Cesa, decidono di dedicarsi al recupero dei canti tradizionali del Piemonte, recuperando strumenti come la ghironda; pubblicano così Leva la gamba con la Ponzo Records, distribuita dalla Compagnia Generale del Disco, che procura loro le prime esibizioni in Europa e che vince il Grand Prix International du Disque de Montreux[1].

Dopo alcuni mutamenti della formazione, con l'abbandono prima di Lucà e poi della Pinti (sostituiti da nuovi elementi) il gruppo prosegue la sua ricerca nei dischi successivi, collaborando con Silvano Borgatta.

Nel 2002 pubblicano Fogli volanti di Alberto Cesa - diario di un musicante (per il manifesto dischi), CD accompagnato da un libro. Nel 2003 partecipano alla realizzazione dell'album tributo a Fabrizio De André Mille papaveri rossi, incidendo una loro versione di Canzone del maggio.

L'album del 2007, Partono gli emigranti, è dedicato ai canti di emigrazione e pubblicato dalla Regione Piemonte, e segna il ritorno della fondatrice Donata Pinti.

Il 6 gennaio 2010 muore Alberto Cesa, alla vigilia della pubblicazione di un cofanetto sui 35 anni di attività del gruppo.

Il 14 dicembre 2010 la figura artistica di Cesa è stata ricordata al Conservatorio Giuseppe Verdi (Torino) da Fausto Amodei, Rudi Assuntino, Gualtiero Bertelli e altri con l'uscita del libro Con la ghironda in spalla, il lungo viaggio musicale di un suonatore controcorrente. Il 4 dicembre 2011, di nuovo al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, in occasione dell'uscita del secondo volume di Cesa, Il Canzoniere del Piemonte ha avuto luogo un concerto-dedica con la partecipazione di molti musicisti dell'area piemontese e occitana.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

  • Alberto Cesa: voce, ghironda, mandolino, mandola, dulcimer
  • Umberto Rinaldi: voce, basso, percussioni, violoncello, mandolino, mandola, organetto (1974 - 2000)
  • Donata Pinti: voce, chitarra, spinetta, percussioni (1974 - 1988 e 2006 - 2009)
  • Franco Lucà: voce, organetto, ciaramella, tin whistle, salterio (1974 - 1985)
  • Livio Cardone: voce, violino, mandolino, percussioni (1974 - 1985)
  • Guido Costa: voce, chitarra, banjo, mandolino, violino (1974 - 1984)
  • Roberto Ferrari: voce, chitarra, violino, mandolino (1984 - 1986)
  • Enrico Mignone: voce, ghironda, fisarmonica, mandolino (1985 - 1988)
  • Silvano Biolatti: voce, chitarra, mandola (1986 - 1992 e 1997 - 2009)
  • Arrigo Tommasi: tastiera, fisarmonica (1986 - 1989)
  • Gerardo Cardinale: flauto (1988 - 1992)
  • Pierluigi Lora: voce, violino, mandola (1988 - 1996)
  • Ladislao Todoroff: violino (1990 - 1996)
  • Claudio Burdese: chitarra (1991 - 1995)
  • Massimo Sartori: voce, viola da gamba, clarinetto, flauto (1994 - 2009)
  • Celeste Ruà: voce, fisarmonica, organetto (1996 - 2009)
  • Gabriella Brun: voce, ghironda (1997 - 2000)
  • Ornella Maberto: voce (1998 - 2000)
  • Paolo Lorenzati: voce (1998 - 2000)
  • Benny Pizzuto: basso voce (2004 - 2009)
  • Angeles Aguado: voce (2006 - 2009[non chiaro])

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

33 giri[modifica | modifica wikitesto]

CD[modifica | modifica wikitesto]

Apparizioni su compilation[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su infoaut.org. URL consultato il 30 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2010).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1655145857051122921333 · ISNI (EN0000 0004 6901 6318 · LCCN (ENn2014034581 · GND (DE108680287X
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