CSP - Innovazione nelle ICT

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Il CSP – Innovazione nelle ICT è un organismo di ricerca operante a livello locale, nazionale e internazionale sull'applicazione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) ai diversi settori di produzione di beni e servizi. Come organismo di ricerca svolge servizi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ed è un laboratorio di ricerca accreditato presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR); è certificato UNI EN ISO 9001:2000 ed è membro del W3C.

La sua sede è a Torino e i suoi soci sono Regione Piemonte, CSI-Piemonte, Città di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, SISVEL S.p.A.[1], aizoOn Consulting[2] e Iren Energia S.p.A.[3]

Campi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

La sua missione si articola su tre ambiti:

  • Hub intelligente» tra ricerca (Atenei e Centri di ricerca) e mercato (le imprese e le comunità territoriali);
  • Centro di ricerca di eccellenza (riconosciuto per la qualità delle competenze e delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a livello regionale, nazionale e internazionale);
  • Riferimento per le applicazioni IoT e IoD ovvero l’applicazione dell’Internet delle cose (IoT) in ambito industriale e sociale, in aree urbane e in territori marginali.

I temi di ricerca sono principalmente:

  • Infrastrutture e servizi di rete - BroadBand and narrowband networks, Software defined networks, Wireless sensors networks
  • Architetture di calcolo - Cloud, Big Data and Analytics
  • Architetture e applicazioni software - Computer Vision, Security and digital identity, Human centered applications, Software development
  • Architetture e applicazioni Hardware - Embedded and microsystems, 3D Printing

Applicati a sei settori industriali: energia e ambiente, agricoltura di precisione, fabbrica intelligente, multimedia, salute, territorio e società.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

CSP – Innovazione nelle ICT nasce nel 1988 nelle “cantine” del CSI-Piemonte, grazie al supporto di enti pubblici e Unione industriale, per fornire calcolo parallelo su supercomputer per esigenze scientifiche e come supporto alle imprese piemontesi.

All’epoca Centro Supercalcolo Piemonte, era infatti dotato del supercomputer Cray-2, il primo ad essere interconnesso via IP, una traiettoria di ricerca che permette a CSP di maturare esperienze nell’ambito dell’interconnessione di rete, quando, a metà degli anni ’90 l’informatica distribuita mette in crisi il modello basato su un supercalcolatore.

Nel 1998, conclusa definitivamente l’esperienza legata al supercalcolo, il CSP viene rifondato e la sua missione trasformata in centro di eccellenza per la ricerca, sviluppo e sperimentazione di tecnologie avanzate informatiche e telematiche.

Nel corso degli anni, le attività spaziano quindi verso domini tecnologici diversi: dalle MAN (Metropolitan Area Network) alla prima esperienza italiana di infrastruttura diffusa di rete xDSL, che con Torino 2000 arriva a coinvolgere oltre 70 scuole e più di 500 insegnanti, dando il via a un rapporto, quello con le scuole, che è continuato nel tempo, spaziando dai progetti di alfabetizzazione informatica, all’attenzione ai temi del cyberbullismo, dalla sicurezza informatica al trasferimento tecnologico.

La collaborazione con Università e Politecnico dà il via, dal 2004, ai laboratori congiunti che toccano negli anni temi tecnologici pionieristici, come la TV Digitale del DTTLab, costituito con Telecom Italia e Sun Microsystem, o tematiche trasversali come le comunità della conoscenza in KEIlab, i social media in Smartlab, il V2V e V2I – vehicle to infrastructure communication – in InLab.

L’esperienza dei laboratori si traduce in nuovi filoni di attività come, ad esempio, la ricerca sui sistemi embedded e lo sviluppo di Omega Box, un set-top-box che, integrando la ricezione della televisione digitale terrestre, la televisione satellitare e la navigazione Internet, dimostra con grande anticipo sul mercato, i vantaggi della convergenza al digitale.

Con l’affidamento, nel 2006, della Linea Strategica 6 Scuole, Atenei e Ricerca del Programma pluriennale per lo sviluppo e la diffusione della banda larga RUPAR2, divenuto poi WiPie, si consolidano le competenze sul fronte reti e internetworking e parte la progettazione della dorsale sperimentale a banda larga HPWNet, che diventa la base di connettività wireless per i dimostratori territoriali, primi esempi di Living Lab che CSP realizza dal 2007.

Si tratta di sperimentazioni articolate e multidisciplinari, sia di tecnologie che di modelli d’uso, fondati su una forte partecipazione delle comunità locali alla progettazione e sviluppo delle attività, svolte in prima battuta nell’area vasta di Novara, valli Orco e Soana, comune di Borgofranco di Ivrea. Un metodo di lavoro, quello dei Living Labs, affermato poi come standard europeo e diventato un modello operativo abituale per CSP.

Nel 2009 Confindustria Piemonte cede la propria quota a SISVEL S.p.a., società di None Torinese, e la Regione Piemonte entra nella compagine sociale con l'approvazione dell'art. 13 della legge 30.

Nel 2011 il CDA del CSP approva il nuovo Statuto[4] che prevede, all'art. 11, l'istituzione del Comitato di Indirizzo, “organo societario con funzioni consultive, al fine di analizzare le iniziative svolte e in corso di svolgimento da parte della società e fornire linee guida e programmatiche per l'attuazione dell'oggetto sociale, attraverso apposite relazioni indirizzate all'assemblea dei soci”.

L'attuale denominazione è CSP-Innovazione nelle ICT. Il carattere delle sue iniziative è sempre no-profit.

Alla progettazione partecipata si aggiunge negli ultimi anni una forte vocazione al trasferimento tecnologico verso le imprese, che con Innovation4business, ha permesso a CSP di incontrare oltre 800 tra PMI e grandi player, a 37 dei quali sono stati trasferiti alcuni dei 60 asset che hanno costituito il catalogo di CSP negli anni. Di questi, 4 prototipi sono diventati prodotti, inseriti nei mercati di riferimento di imprese locali e multinazionali.

Nel 2015 l'Unione Industriale cede la sua quota alla società aizoOn Consulting.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

  • Agli esordi di Internet il sito del CSP, uno dei primi italiani, diventa famoso perché ospita una applicazione aggiornata sul Meteo e il Televideo della RAI.
  • Nel 1999 il CSP ha collaborato alla creazione di una rete di 70 scuole collegate tramite ADSL nella città di Torino (Progetto Torino 2000) e nel 2000 gestisce il progetto Dschola[5] per la creazione di una rete di scuole in Piemonte.
  • Nel 2004 nasce il primo laboratorio di ricerca sulla TV Digitale Terrestre. CSP lo crea presso la sua sede distaccata di Villa Gualino con Sun Microsystem e Telecom Italia. Il laboratorio prende il nome di DTTlab.
  • Nel 2003 il laboratorio INLAB (CSP + Politecnico di Torino) effettua le prime prove di valutazione sulle tecnologie emergenti di Voice Over IP (VoIP).
  • Nel 2003/4 viene sperimentato presso il Museo Nazionale del Cinema il sistema MultiMuseo realizzato insieme in collaborazione con HP Italia e Telecom Italia. Il sistema prevede una guida multicanale wireless Wi-Fi, un sito web interattivo e un canale ad hoc per reti a larga banda.
  • Nel 2005 (poi ripetuta nel 2006), nel laboratorio M3Lab, viene realizzata la prima indagine italiana sull'accessibilità dei siti web degli enti locali (rispetto alla Legge Stanca).
  • Nel 2006 nasce l'Omega Box, il primo prototipo di Media center hardware e software italiano basato sulla filosofia open source.
  • Nel 2008 avvia il progetto Innovation4Business il programma regionale di trasferimento tecnologico per le imprese, che prevede la possibilità per le aziende di accedere gratuitamente e senza oneri ad un catalogo di asset tecnologici (prototipi software ed embedded) riusabili e trasformabili in nuovi prodotti e servizi.
  • Dal 2005 al 2011 CSP ha partecipato a 13 progetti europei in 23 diversi Paesi con oltre 70 partner. CSP è membro fondatore di EICI Group insieme ad altre 12 imprese europee che operano nel campo della creatività digitale.
  • Nel 2010 parte il progetto Astronomia in rete per la divulgazione scientifica[6]
  • Nel 2010 CSP è partner con Quartarete TV e SISVEL S.p.A della sperimentazione per trasmettere in chiaro programmi per la TV stereoscopica retrocompatibili che utilizza il tile format.[7]
  • Al 2011 i laboratori attivi di CSP con gli Atenei sono 5: DTVlab (Digital Television Laboratory), INlab (Integrated Networks Laboratory), W3lab (World Wide Web Laboratory), Emsyslab (Embedded Systems Laboratory), Laboratorio ICT della Regione Piemonte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Home, su sisvel.it. URL consultato il 7 maggio 2018.
  2. ^ Home | aizoOn - Competence Innovation Passion Ethics, su aizoongroup.com. URL consultato il 7 maggio 2018.
  3. ^ IREN Energia, su irenenergia.it. URL consultato il 7 maggio 2018.
  4. ^ Statuto CSP (PDF), su csp.it. URL consultato il 24 gennaio 2016.
  5. ^ Dschola - Le scuole per le scuole, su dschola.it. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  6. ^ Astronomia in rete per la divulgazione scientifica, su astro.csp.it. URL consultato il 25 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2016).
  7. ^ 3DT, su 3dt.it. URL consultato il 25 gennaio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]