Bumba atomika

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Bumba atomika
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2008
Durata100 min
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 4:3
Generecommedia, grottesco, satirico
RegiaMichele Senesi
SceneggiaturaMichele Senesi
Casa di produzionePalonerofilm
FotografiaRoberto Pignataro
MontaggioMichele Senesi
Effetti specialiMartina Leithe Colorio
MusicheKurnalcool
Interpreti e personaggi

Bumba atomika è un film del 2008 diretto da Michele Senesi.

Opera prima per Michele Senesi, venne girato nel 2006 vedendo la luce solo nel 2008 dopo una lunga sessione di postproduzione[1]. Prodotto dalla Palonerofilm, il film ha avuto una notevole diffusione nei Festival internazionali, una prima italiana al Future Film Festival e una successiva visibilità in Italia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Inizio del nuovo secolo. Una cittadina di collina poco distante dal mare, della provincia marchigiana. Al mare non ci sono ancora turisti o se ne sono appena andati, il che colloca il film o verso il mese di maggio o circa a settembre inoltrato. Protagonisti sono quattro improbabili studenti dei primi anni di università. Luca è la mente pensante del gruppo e voce narrante del film, appassionato di serial killer. Un tempo frequentava un altro gruppo ma dopo una rapina finita male ha perso tutti i compagni. Solo uno rimane, Camillo, e sta per uscire di prigione. Camillo è il meno equilibrato del gruppo, persona passionale e composta di contrasti, violento, vive con una anziana, ricca zia. Il nuovo gruppo riformato da Luca pronto per andare a recuperare in prigione Camillo, annovera altri due membri, Berna e Cin Cin. Berna (Bernadette Bathory) è l'unica donna dei quattro, sociopatica, appassionata di informatica ed elettronica, trascorre la sua vita tra internet e videogiochi. Cin Cin (Ciro) è figlio di una ricca famiglia locale in continua crisi tra il frequentare gli altri tre e seguire una strada più umana indicatagli dalla sorella a cui è molto legato. Unica passione e ragione di vita dei quattro è l'alcool. Non si tratta di una tensione sregolata alla sballo tout court, ma di una ricerca sistematica e certosina dell'abuso anormale di raffinate marche di vini e liquori fino al totale svuotamento dei portafogli. Una volta al verde sorge il loro più grosso problema e conflitto, ossia dove reperire denaro per continuare ad assumere dosi irreali di alcool. La casuale morte della zia di Camillo dà una risposta alla domanda tramite la mente squilibrata di Berna; la ragazza mette un annuncio in internet e scopre che esistono non poche persone interessate all'acquisto di un cadavere. Inizia da qui una spirale inarrestabile di tenace ricerca di cadaveri da rivendere via internet, un alternarsi di morte, alcool, e vicende grottesche nella spasmodica ricerca di un ideale e idillico mondo nuovo agognato da Camillo.

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

La produzione lavora fin da prima delle riprese per effettuare una agguerrita campagna di guerrilla marketing, onde ovviare al basso budget disponibile. Grazie a questo ottiene una video intervista nella home page del sito di Repubblica durante la Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Viene prodotta una campagna di adozione e supporto al film per la stampa, una raccolta di aforismi sul vino, viene realizzata una mascotte, dei finti poster di propaganda e un quotidiano con notizie di eventi del film, anche un piccolo videogioco uno stile rétro[2]. Altra azione operata sono gli XX:10: BA[3], ovvero un appello lanciato a registi indipendenti italiani per realizzare un micro spot preventivo del film. Aderiscono all'appello a decine. Sono pubblicate anche delle finte aste eBay riguardo alla vendita di cadaveri e viene caricata on line in free download la colonna sonora del film[4]. La stesura quotidiana di un blog affianca l'intera produzione del film[5]. Tutto questo materiale diviene argomento di una tesina universitaria a cura di Roberto Castrogiovanni, studente dell'Università degli studi di Bologna.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora è dei Kurnalcool. Il primo motivo è per l'attitudine tematica del gruppo, il secondo per il fatto che il titolo del film si ispira proprio ad una canzone del gruppo. I Kurnalcool sono un gruppo storico marchigiano creatori di un genere coniato come “Vì Metal” ossia sonorità metal che accompagnano testi di matrice etilica.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato accompagnato da una fortuna critica mediamente concorde e positiva.

Bumba atomika ha però il pregio, questo sì tutt'altro che dozzinale o gratuito, di mostrarsi come appassionato, divertito ed estremamente sincero canto d'amore verso un cinema spesso ghettizzato, ridicolizzato, svilito e vilipeso. In questo, e torniamo all'apparentamento con Dorme di Eros Puglielli, film di genere in quanto capace di inglobare in sé tutti i generi o, per essere più puntuali, tutte le esigenze “popolari” di un cinema che non si vuole colto, e neanche lontanamente raffinato. Il suo ruvido vestiario è al contrario vero e proprio segno di appartenenza, quasi di partigianeria – e chi ha visto il film sa come questo termine non sia usato a caso –, elemento di forza da ribadire con pervicacia. Bumba atomika è un horror, uno splatter, una commedia demenziale, un noir, un road-movie, un kaiju eiga, ma in realtà non è nulla di tutto ciò. Non è neanche il capostipite di un ipotetico neo-genere cinematografico, perché appare come un'operazione francamente irripetibile. Eppure bombarda il cinema italiano contemporaneo, e lo fa sghignazzando. E allora, forse, c'è davvero di che aver paura.[6]

Clockwork Orange and Pulp Fiction got together and drunk a lot of wine -and in the process, they gave birth to Bumba atomika. Full of clever camera tricks, with a story as simple and as deadly as market forces, this is not just an Italian thriller or splatter movie. This is, indeed, a modern way to look at the abyss - with a wink".[7]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • South Afrika HorrorFest
    • 2008 - Migliore colonna sonora[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Cerofolini, Bumba atomika ovvero il film definitivo sull'(ab)uso di alcool, su karemaski.com, 11 dicembre 2012. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  2. ^ Palonerofilm - Bumba atomika, su palonerofilm.com. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2014).
  3. ^ Filmato audio Palonerofilm, Mon Amour Susho, su YouTube.
  4. ^ Copia archiviata (ZIP), su palonerofilm.com. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  5. ^ Bumba atomika - I diari di Berna B., su Bumba atomika. URL consultato il 7 settembre 2020.
  6. ^ Copia archiviata, su cineclandestino.it. URL consultato il 6 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
  7. ^ (EN) 2009 Features, su SFF-rated ATHENS, 28 febbraio 2009. URL consultato il 7 settembre 2020.
  8. ^ (EN) South Afrika HorrorFest 2008, su The Shadow Realm. URL consultato il 7 settembre 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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