Bruna Bianco

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«Cuore, anima e occhi,
Ombre nell'inoltrata notte, aspettano»

Bruna Bianco (Cossano Belbo, 27 aprile 1940[2]) è una poetessa e avvocata brasiliana di origine italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si trasferisce dall'Italia in Brasile nel 1956.[3] Dal 1966 vive per tre anni un rapporto sentimentale con Giuseppe Ungaretti, che incontra durante un ciclo di conferenze brasiliane del poeta; il contatto ha una evoluzione letteraria nell'opera poetica comune Dialogo.[4]

L'opera, pubblicata per i suoi ottant'anni (e inserita nell'opera omnia Vita d'un Uomo), indica per il poeta la consapevolezza che l'amore può non estinguersi che con la morte, e vede nei versi della poetessa brasiliana una freschezza poetica insolita, che vince ogni sua ritrosia di pubblicazione.[5] Il lampo della bocca di Bruna ferisce il poeta e lo induce a percorrere con lei vie misteriose,[6] ... d'un amore demente / ormai solo evocabile / nell'ora degli spettri.[7]

Sul sentimento di Ungaretti per la giovane brasiliana, è stato studiato anche l'epistolario (Lettere a Bruna, a cura di Luciano Rebay, Mondadori, Milano, 2017), in particolare una lettera dell'ottobre del 1966, in cui Bruna Bianco è definita mio vivente amore di Poesia.[8] Bruna Bianco successivamente diviene un importante avvocato di San Paolo del Brasile.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dialogo, in G. Ungaretti, Vita d'un Uomo (Tutte le poesie), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1969, p. 317
  2. ^ Renato Grimaldi, Comunità di collina: un sistema di sistemi, Milano, Franco Angeli Edizioni, 2018.
  3. ^ Ungaretti copiò Joyce... di Sebastiano Grasso dal corriere.it
  4. ^ G. Ungaretti, Vita d'un Uomo (Tutte le poesie), Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1969, pp. 295-317
  5. ^ Ibidem, p.575
  6. ^ A.V., I grandi poeti - Ungaretti, 2007, Il Sole 24Ore, p.117
  7. ^ G. Ungaretti, Vita d'un Uomo... ibidem
  8. ^ Ungaretti copiò Joyce..., cit., dal corriere.it

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