Braulio Rodríguez Plaza

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Braulio Rodríguez Plaza
arcivescovo della Chiesa cattolica
Non erubesco Evangelium
 
TitoloToledo
Incarichi attualiArcivescovo emerito di Toledo (dal 2019)
Incarichi ricoperti
 
Nato27 gennaio 1944 (80 anni) ad Aldea del Fresno
Ordinato presbitero3 aprile 1972 dal cardinale Vicente Enrique y Tarancón
Nominato arcivescovo6 novembre 1987 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo20 dicembre 1987 dall'arcivescovo Mario Tagliaferri
Elevato arcivescovo28 agosto 2002 da papa Giovanni Paolo II
Firma
 

Braulio Rodríguez Plaza (Aldea del Fresno, 27 gennaio 1944) è un arcivescovo cattolico spagnolo, dal 27 dicembre 2019 arcivescovo emerito di Toledo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monsignor Braulio Rodríguez Plaza è nato ad Aldea del Fresno il 27 gennaio 1944.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato scienze umanistiche, teologia e filosofia presso il seminario minore e il seminario conciliare di Madrid. Nel 1973 ha conseguito la laurea in teologia biblica presso la Pontificia Università Comillas. Dal 1979 al 1981 ha studiato teologia biblica all'École biblique et archéologique française di Gerusalemme e nel 1990 ha conseguito il dottorato in teologia biblica presso la Facoltà di teologia del nord della Spagna con sede a Burgos con una tesi intitolata "Il processo di Gesù prima del Sinedrio e della catechesi paleocristiana".

Il 3 aprile 1972 è stato ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Madrid dal cardinale Vicente Enrique y Tarancón. In seguito è stato parroco di due parrocchia a Cubas de la Sagra, vicario parrocchiale della parrocchia di San Miguel de Carabanchel, parroco della parrocchia di San Fulgencio, una grande parrocchia di Madrid, e cappellano dell'eremo di San Isidoro.[1] Dal 1984 al 1987 ha fatto parte dell'équipe di formatori del seminario maggiore di Madrid.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 novembre 1987 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Osma-Soria. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 20 dicembre successivo dall'arcivescovo Mario Tagliaferri, nunzio apostolico in Spagna, coconsacranti il cardinale Ángel Suquía Goicoechea, arcivescovo metropolita di Madrid, e l'arcivescovo metropolita di Burgos Teodoro Cardenal Fernández.

Il 12 maggio 1995 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Salamanca. Ha preso possesso della diocesi il 9 luglio successivo.

Il 28 agosto 2002 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Valladolid. Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 13 ottobre successivo. L'anno successivo, come è tradizione con l'arrivo di un nuovo arcivescovo, ha proclamato il sermone delle sette parole del Venerdì Santo nella Plaza Mayor e nel 2005 è stato predicatore della Settimana Santa.

Il 16 aprile 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato arcivescovo metropolita di Toledo e primate di Spagna.[2] Ha preso possesso dell'arcidiocesi il 21 giugno successivo. Ha compiuto la visita pastorale di tutte le parrocchie che compongono l'arcidiocesi. Ha promosso l'applicazione di un piano pastorale diocesano nel periodo 2012-2021, con particolare attenzione all'evangelizzazione e alla famiglia, e l'apertura di varie scuole di proprietà diocesana.

Nel marzo del 2014 ha compiuto la visita ad limina.

In seno alla Conferenza episcopale spagnola è stato un membro delle commissioni episcopali per la liturgia dal 1987 al 1996 e dal 2005, per la dottrina della fede dal 1987 al 1990 e per l'apostolato dei laici dal 1990 al 1999 e ha presieduto la sottocommissione per la famiglia e la vita dal 1996 al 1999 e la commissione per l'apostolato dei laici dal 1999 al 2005. Per nomina della Conferenza episcopale è stato vice-cancelliere della Pontificia Università di Salamanca dal 1995 al 2005.[3] Il 1º marzo del 2011 la 97ª assemblea plenaria lo ha eletto presidente della commissione episcopale per le missioni e la cooperazione della Chiesa e membro della commissione permanente. Ha terminato quest'ultimo incarico nel 2017.

Il 27 dicembre 2019 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Toledo per raggiunti limiti d'età; gli è succeduto Francisco Cerro Chaves, fino ad allora vescovo di Coria-Cáceres.[4]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ José Francisco Serrano Oceja, Parroquia de san Fulgencio y san Bernardo: geografía «isidoriana», in ABC, 12 maggio 2018. URL consultato il 4 marzo 2019.
  2. ^ El Papa nombra a Braulio Rodríguez arzobispo de Toledo, in El Norte de Castilla, 16 aprile 2009. URL consultato il 4 marzo 2019.
  3. ^ Monseñor Braulio Rodríguez, nuevo Arzobispo de Toledo, in ALBAdigital, 16 aprile 2009. URL consultato il 4 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
  4. ^ Rinuncia dell'Arcivescovo Metropolita di Toledo (Spagna) e nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita, su press.vatican.va, 27 dicembre 2019. URL consultato il 27 dicembre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Osma-Soria Successore
José Diéguez Reboredo 6 novembre 1987 - 12 maggio 1995 Francisco Pérez González
Predecessore Vescovo di Salamanca Successore
Mauro Rubio Repullés 12 maggio 1995 - 28 agosto 2002 Carlos López Hernández
Predecessore Arcivescovo metropolita di Valladolid Successore
José Delicado Baeza 28 agosto 2002 - 16 aprile 2009 Ricardo Blázquez Pérez
Predecessore Arcivescovo metropolita di Toledo Successore
Antonio Cañizares Llovera 16 aprile 2009 - 27 dicembre 2019 Francisco Cerro Chaves
Predecessore Primate di Spagna Successore
Antonio Cañizares Llovera 16 aprile 2009 - 27 dicembre 2019 Francisco Cerro Chaves
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