Bozza:Gualtiero Guantieri

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Gualtiero Guantieri (Verona, 9 settembre 1927Verona, 20 Dicembre 1994) è stato un medico, psicoterapeuta e docente italiano.

La sua opera ebbe rilevante influenza sulla Medicina Psicosomatica e l'Ipnosi Clinica a livello internazionale.[1]

Guantieri e l'ipnosi clinica[modifica | modifica wikitesto]

L'ipnosi è l'oggetto di considerazione e ricerca scientifica e lo strumento clinico e pedagogico di cui si occupa l'ipnologia. Secondo Guantieri, l'ipnosi promossa dall'ipnologia va intesa come ipnosi clinica o pedagogica. Lo stato ipnotico che essa determina, se applicata in questi ambiti, consiste in una collezione di condizioni neuro-psico-fisiologiche che la persona raggiunge quando l'induzione ipnotica è avvenuta.

L'ipnosi pedagogica e clinica si ritaglia pertanto un'area dove la persona può ritrovare piena libertà di esserci e di interagire, di aprirsi alle esperienze introspettive, ritrovare nobili ed eccelsi sentimenti che nascono in sé alla presenza del grandioso, dell'affascinante, dell'estasi e del sacro, o anche dell'orrido, ma per acquisire consapevolezza e riconoscere, necessariamente, ogni umana emozione, anche se ritenuta negativa, come la paura o la rabbia, il disgusto o la tristezza, affinché tutto ciò si traduca in una più precisa presa di coscienza e permetta una considerazione realistica, aperta alla contemplazione, di sé e del mondo.

Guantieri, e l'Istituto di Ipnosi Clinica H. Bernheim [2] da lui fondato nel 1965, considerarono e concepirono l'ipnosi come il mezzo atto a rispondere positivamente alle domande di sostegno o di aiuto che la persona può rivolgere alla medicina psicosomatica, alla pedagogia (l'ipnologia è anche pedagogica quando insegnata ad allievi ipnologi), e dunque ai loro cultori: medici, psicologi, educatori o psicoterapeuti consapevoli e responsabili.

In questa accezione si considera prima di tutto l'uomo nella sua complessità olistica, cioè somatica, psicologica, relazionale, incastonata in un contesto in cui la persona è cresciuta e vive e a cui rivolgersi con spirito di servizio.

Guantieri precisò di “considerare e, soprattutto sentire l'uomo … come unità psicosomatica, organismo e persona ad un tempo, in intimo contatto, azione e reazione con l'ambiente … e di guardare a lui in modo del tutto particolare …” cioè “non prestando meno attenzione al corpo ma, piuttosto, maggiore alla psiche” (Guantieri G., Fondamenti e prospettive dell'ipnologia medica, in AA. VV., Lezioni di apertura del Corso di Aggiornamento in Ipnologia medica, Verona, 7-9 maggio 1971, Dispensa a cura dell'Istituto “H. Bernheim”, Verona, 1971, pag. 117).

Lui e i collaboratori precisarono che l'ipnosi inerisce alla sfera mentale ed affettiva ed agisce in quello spazio psicologico di libero movimento leviniano (come direbbe Kurt Levin, 1890-1982) ove si possono dilatare emozioni e pensieri oltre i imiti del consueto.

Definizione guantieriana di ipnosi[modifica | modifica wikitesto]

L'ipnosi è, per Guantieri, uno strumento in grado di innovare il rapporto tradizionale medico-paziente, rendendolo più stringente, approfondito, efficace e più rapido nella risoluzione di problematiche che richiedano un intervento psicoterapico: “l'ipnosi è un processo di apprendimento a sviluppare, in conformità con determinati principi e ad opera di adeguati stimoli, molteplici capacità che, ampliando le dimensioni dell'uomo concepito come inscindibile unità psicosomatica, in condizioni di salute o di malattia, sono variamente ed ampiamente utilizzabili a fini sperimentali, profilattici, diagnostici e terapeutici” Guantieri G. “L'Ipnosi”, Rizzoli, 01 Gennaio1973)

Lo stato ipnotico, che l'Ipnosi essa determina, consiste in una collezione di condizioni neuro-psico-fisiologiche che la persona raggiunge quando l'induzione ipnotica è avvenuta. Si tratta di un “Quarto Stato Organismico”, differente dallo stato di veglia, dallo stato di sonno non REM (nel quale si dorme ma non si sogna) e dal sonno REM, tipico dell'attività onirica.

La sua definizione di trance del 1973 come: “stato-relazione passante per il corpo”, anticipa e accompagna verso il futuro le scoperte più avanzate in psico-neuro-immuno-endocrinologia che si sono potute verificare solo molto più tardi attraverso la PET ed altri strumenti diagnostici non esistenti all'epoca di Guantieri.

Guantieri - in sintesi - dunque definisce l'ipnosi come processo di apprendimento e di acquisizione, o fortificazione, di molteplici capacità umane arricchenti la personalità di chi vi si sottopone, dotandosi in questo modo di energie di autocontrollo, di autodeterminazione, di assertività, di capacità di prestanza fisiche, o divenendo soggetto di particolare ricerca sperimentale e scientifica, o persona intenta alla promozione di azioni psico-profilattiche su di sé, oppure consentendosi di essere soggetto di accertamenti diagnostici efficaci, o di efficienti trattamenti terapeutici, o ponendosi nella migliore condizione per crescere sul piano pedagogico e formativo [3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gualtiero Guantieri è stato fondatore proattivo di una scuola di pensiero scientifico, di studio, di ricerca e di formazione, che ha prodotto conoscenze, elaborato metodologie di impiego, fornito formazione nel mondo dell'ipnologia, in ambito internazionale, in forma innovativa ed efficace.

Una delle principali figure intellettuali nell'ambito della Medicina Psicosomatica ed Ipnosi Clinica, sia in Italia che all'estero, nel 1965 fondò l'Istituto Italiano di Ipnosi clinica e Medicina Psicosomatica H. Bernheim di cui rimase Presidente fino alla morte. Nel 1966 divenne vicepresidente della Società Italiana di Medicina Psicosomatica[4] lavorando fianco a fianco con l'amico Prof. Ferruccio Antonelli, che la fondò in quello stesso anno. Nel 1973 Guantieri fu tra i promotori dell''International Society of Hypnosis [5]della quale fu primo Presidente Ernest Hilgard (1904 – 2001) e l'anno successivo l'Istituto Bernheim entrò, come prima Constituent Society italiana, nella medesima istituzione. Successivamente, nel 1978, in occasione del Congresso Internazionale tenutosi a Malmö, in Svezia, Guantieri collaborò, insieme a Peo Olof Wikström, Marjan Pajntar e Basil Finer alla, alla fondazione dell'European Society of Hypnosis (ESH)[6].

Le origini e gli studi[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Verona il 9 settembre del 1927 da famiglia di antiche origini nobiliari il cui capostipite fu Filippo Guantieri (Cappella Guantieri - Chiesa di Santa Maria della Scala (Verona) - Giovanni Badile 1432).

Bambino gracile e poco portato all'attività fisica, era invece molto curioso e perspicace. Lo attraeva la natura, cercava di conoscerla e comprenderla. All'età di dieci anni collezionava animaletti vari, come farfalle od altri insetti, lucertole e rane. Li studiava, li sezionava e li conservava, fissandoli su tavolette di legno e scrivendone osservazioni e considerazioni.

Per doti proprie e grazie ad un contesto di crescita favorevole ottenne a scuola sempre ottimi profitti. Consegui la maturità classica con il massimo dei voti. Durante gli studi universitari vinse tre borse di studio grazie alle quali poté trascorrere periodi di studio estivo in Inghilterra, a Cambridge, imparando molto bene la lingua inglese. All'età di 24 anni, nel Novembre del 1951, presso l'Università di Padova, ottenne la laurea in Medicina e Chirurgia cui segui la specializzazione in Medicina Interna.

L'uomo[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri fu uomo integro e retto; come medico, maestro ed insegnante e, in generale, in ogni sfera della sua vita. La sua persona ispirava fiducia. Era generoso e disponibile, rispettoso di ogni impegno preso. Emotivamente controllato, gli veniva facile insegnare l'apprendimento di tecniche di rilassamento o di distensione. Poco gradiva gli errori ma era comprensivo nei confronti delle persone che li potevano commettere e li orientava verso la correzione.

Fu uomo visionario, intelligente e colto, eppure molto umile e concreto. Non sprecava parole, aveva uno sguardo intenso e penetrante, che a molti metteva soggezione, non adulava, né supplicava alcuno. Molto carismatico, veniva da tutti rispettato, da molti era ben visto, da altri addirittura osannato ma da molti altri detratto per aver aperto in Italia la via all'Ipnosi Clinica, considerata in quegli anni quasi stregoneria.

La famiglia, la rettitudine, la libertà, il rispetto, la modestia, la moderazione, la generosità, l'altruismo, l'etica, il realismo, la coerenza dei suoi comportamenti e l'onorare gli impegni assunti, furono pilastri morali della sua esistenza.

Molto interessato alla condizione umana ed estremamente sensibile alla sofferenza altrui, si proponeva, nelle sue relazioni, con autorevolezza ed era attento alle comunicazioni dei suoi interlocutori manifestando una rara bontà.

Suo imperativo virtuoso era l'accontentarsi guardando sempre avanti. Diceva: “Meno desidererai, più felice sarai”. Invitava gli allievi a considerare che: “più si camminerà lontano sulla via della consapevolezza, più si rimarrà soli”.

Fu un medico capace di fare analisi psicologica più attraverso i silenzi che le parole.

Guantieri sposò, nel 1964, Anna Maria Oddone, donna dal carattere concreto e solare, che riusciva sempre a proporsi positivamente e a cogliere l'aspetto migliore degli eventi, nonostante poi il destino le avesse riservato di morire prematuramente, nel 1992, malata di carcinoma. Sempre a fianco del marito, con cui ebbe due figli, Massimo e Francesca, lo seppe sostenere, collaborando con efficacia alla creazione, promozione e realizzazione dell'Istituto Italiano di Ipnosi Clinica Bernheim di cui fu socia fondatrice.

Il medico, l'ipnologo, lo psicoterapeuta[modifica | modifica wikitesto]

Fedele al giuramento di Ippocrate, credeva fermamente nella relazione medico-paziente esortando i colleghi medici a ricordarsi di rispettare profondamente la sofferenza del paziente così come la pazienza che il malato accordava al medico quando questi tentava, non sempre con successo, di trovare una soluzione alla malattia.

laureatosi a 24 anni, Guantieri sviluppò ben presto importanti interessi ipnologici. La sua attrazione per l'ipnosi si approfondì durante gli anni ospedalieri ove comprese la grande diffusione di malattie psicosomatiche da trattare in modo alternativo rispetto alle terapie farmacologiche.

Il confronto che ebbe con gli ammalati lo convinse profondamente che una gran parte dei loro problemi fossero molto spesso di natura psicologica piuttosto che somatica. Le modalità tradizionali di cura, per Guantieri, dovevano essere rivedute.

Dieci anni di esperienza medica in campo ospedaliero suscitarono in lui crescente disagio. Avvertiva e criticava in modo progressivamente più severo una certa inadeguatezza della medicina che veniva allora praticata. Sperimentava pertanto, contemporaneamente, modalità alternative di cura, constatando come vie altre dell'agire medico producessero risultati eccelsi sul piano clinico e dal preciso valore scientifico.

Disinteressato alla carriera burocratica, quando vinse il primariato, lo stesso giorno in cui gli fu comunicato l'esito positivo, diede le dimissioni. Licenziatosi dall'ospedale, intraprese con rinnovato vigore il percorso dell'ipnologia, intensificò i suoi contatti nazionali ed internazionali con una moltitudine di istituzioni e protagonisti dell'ipnologia e della medicina psicosomatica.

Aiuto primario di medicina interna presso gli Istituti Ospitalieri di Verona, dove fu soprannominato Augusto Murri per la sua conoscenza enciclopedica e l'accurata capacità di diagnosi profondamente connessa al singolo paziente, costruì la sua formazione caratterizzandosi come psicosomatista ed ipnologo studiando e contattando Milton Erikson[1] ad inizi anni '60 e lavorando a stretto contatto con Erika Fromm con la quale convenne dell'importanza dell'Ipnosi, nell'aiuto alle persone, come metodo molto più efficace, veloce ed accessibile rispetto alla tradizionale terapia psicoanalitica  Già dal 1963 si occupava di psicoprofilassi al parto. Preparò, tra i primi in Italia, le partorienti alla generazione indolore, mediante l'ipnosi. Il 31 gennaio del 1973 fu eseguito sotto la sua supervisione, in equipe con il Prof. Marzolli e il Dott Seminara, il primo parto in Ipnosi senza ausilio di anestetici in Europa.

Comprese via via sempre più come quel particolare stato modificato di coscienza ipnotica, se indotto dalla voce di un professionista preparato e serio, potesse costituire un importante mezzo di utilizzo clinico per molteplici patologie ed anche uno strumento di formazione professionale medica e psicologica. Condivideva i suoi studi, le sue ricerche, le sue scoperte, la necessità di ulteriori progressi in medicina, suscitando molto interesse in chi lo conosceva. Si dedicò con moderazione alla psicoterapia. Non voleva che la professione del terapeuta prendesse il sopravvento sullo tempo da dedicare alla ricerca, allo studio e alla formazione degli allievi medici.

In quegli anni Guantieri diede corpo e paradigma alla propria ipnologia, ne definì i fondamenti, operò alla sua definizione, diede slancio alla sua diffusione come scienza. Il suo orientamento di fondo fu psico dinamico, convinto com'era che se fosse stato l'agire terapeutico di tipo psicoanalitico, lo si sarebbe potuto fortemente accelerare con l'ipnosi, uscendo dalle paludi delle psicoterapie interminabili e approdando in tal modo all'ipnoanalisi. Egli era uno psicoterapeuta che, una volta preso in carico un paziente, gli si dedicava con grande capacità clinica ed empatica, evitando di considerare il soggetto come "cliente" o elemento da collezione bensì valorizzandolo come paziente

L'Istituto Bernheim[modifica | modifica wikitesto]

Come medico alla costante ricerca di vie di guarigione alternative, partecipò ai gruppi Balint[7] di Psicodramma, ad Ascona in Svizzera, al termine dei quali fu ritenuto non propriamente adeguato alla professione di psicoterapeuta. Subito dopo scoprì l'Ipnosi e cominciò a seguire e studiare esperti internazionali in materia fin dai primi contatti agli inizi degli anni '60. Inizialmente con Milton Kline, pubblicando successivamente sul Journal of Clinical and Experimental Hypnosis insieme ad Erika Fromm[8], che ne era la direttrice. E, ancora, con John C. Watkins, PhD , segretario della ISH International Society for Clinical and Experimental Hypnosis[9] e Crasilneck, presidente, della American Society of Clinical Hypnosis.

Fu così che, nel 1965, insieme alla moglie Anna Oddone ed ai medici innovatori Piero Parietti, Angelico Brugnoli[10], Bruno Caldironi, Walter de Stavola, Mario Montanari, Walter Ferioli e Gastone Benatti. Guantieri diede vita al Centro Italiano Studi di Ipnosi Clinica “H. Bernheim”, successivamente trasformati in Istituto. Era allora che un ristretto gruppo di persone, unite da questo comune ideale fondativo dell'ipnologia. Attratte e interconnesse da originali orientamenti speculativi, crebbero insieme arrivando a costituire una sorta di coorte, di persone portatrici di una caratteristica comune, quella di essere un po' “fuori dall'ordinario”.

Quegli uomini erano legati da affinità ideali innovative, erano di orientamento olistico e prevalentemente psicodinamico, tutti essenzialmente convinti della necessità di considerare il paziente nella sua umanità complessiva, con il quale interagire con grande dedizione ed empatia, secondo un approccio assolutamente diverso che rompe con il mondo della cura del tempo.

Una posizione per certi versi settaria, sempre sostenuta con coraggio seppur spesso impopolare all'interno delle facoltà mediche istituzionali che, ripetutamente, provavano ad ostacolarla.

In quegli anni, era il 1966, Ferruccio Antonelli (1927-2000) fondò la Società Italiana di Medicina Psicosomatica[11] (S.I.M.P.) Guantieri, lo affiancò, ne divenne Vicepresidente e diede vita, nel 1968, alla Sezione Veronese S.I.M.P.[12] (struttura che divenne rilevante in Italia come punto di riferimento della psicosomatologia del tempo).

La produzione scientifica, le ricerche, le idee, le teorizzazioni di Guantieri e di tutto l'Istituto furono diffuse e pubblicate con risalto in tutto il mondo scientifico. Convegni, congressi, corsi di formazione, articoli scientifici, libri, manuali ed incontri culturali diedero confronti continui all'interno della comunità internazionale e tra le varie società ed associazioni per lo studio dell'ipnosi.

Il professore e le collaborazioni nazionali ed internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Sono state varie e prolungate le docenze che Guantieri svolse presso varie università ed istituti italiani e stranieri e, naturalmente, presso l'Istituto Bernheim. Fu stato maestro e formatore. La sua disponibilità verso i discenti, oltre ai momenti in cui sedeva in cattedra, prevedeva molteplici incontri personalizzati di ascolto pedagogico e, se necessario, di aiuto personale.

Già docente di Psicopatologia Generale e dell'Età Evolutiva nel 1963 presso il dipartimento di Psichiatria dell' Università di Padova riuscì ad introdurre l'insegnamento di Medicina Psicosomatica e Ipnosi Clinica presso l'Università degli Studi di Verona, dapprima presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria, diretta dal Prof. A. Balestrieri (1970-1979), poi presso la Scuola di Specializzazione in Anestesiologia e Rianimazione, diretta dal Prof. S. Ischia (1980-1983), quindi, nel 1984 furono attivati i Corsi ufficiali di Medicina Psicosomatica e Ipnosi Clinica, nella Scuola di Specializzazione in Fisiopatologia e Terapia del Dolore dove insegnò fino al 1994, anno della sua morte [13].

Ancor prima, negli Stati Uniti frequentò l'Institute for Research in Hypnosis and Psychoterapy nello stato di New York dove insegnò fin dal 1967 e di cui divenne rappresentante e sede italiana presso l'istituto H. Bernheim. Successivamente, dal 1973, ebbe incarichi di docenza presso l'International Graduate University of Florida e collaborò con l'International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis di cui la collega ed amica Erika Fromm era editrice. Fu membro della Royal Society of Medicine e dell'American Association for the Advancement of Science e, dal 1979, docente presso la Facoltà di Psicologia del Florida Institute of Technology di Melbourne

Tra le più significative collaborazioni ricordiamo quella con l' International Society of Hypnosis (ISH) di cui fu socio fondatore nel 1973, quando fu primo Presidente Ernest Hilgard (1904-2001) e a cui affiliò, l'anno successivo, l'Istituto Italiano di Ipnosi Clinica e Medicna Psicosomatica H. Bernheim come prima Consitutent Society italiana e la european Society of Hypnosis (ESH), fondata nel 1976, in occasione del Congresso Internazionale dell'ISH tenutosi a Malmo, in Svezia, proprio da Guantieri insieme a Peo Olof Wikström, Marjan Pajntar e Basil Finer. Nel 1991 fu insignito del ruolo di Presidente del Comitato per l'implementazione, l'integrazione e la formazione permanente delle società europee di psicoterapia ed ipnosi, che mantenne fino alla morte.

La vecchiaia e la morte[modifica | modifica wikitesto]

Lo stato d'animo di Guantieri ebbe, all'inizio degli anni '90, una parabola discendente: dai livelli della brillantezza, del buonumore, della simpatia, maturò e conobbe la riservatezza, l'introversione e la tristezza, soprattutto in famiglia. Probabilmente egli elaborava troppo le dinamiche dei suoi pazienti. Sembrava che, facendosi carico dei loro tormenti, li assorbisse direttamente su di sé, caricandosi psichicamente di un fardello penoso sempre più pesante e difficile da portare. In generale egli viveva, inoltre, una frustrazione rispetto ad un mondo scientifico che riteneva chiuso alla conoscenza autentica, soprattutto relativamente a tematiche innovative, spinose e delicate come l'Ipnosi.

La morte della moglie, nel 1992, fu per lui un evento molto doloroso. Determinò dolore e scoramento; Guantieri si ammalò dopo poche settimane, pur ottenendo ancora dalla vita importanti soddisfazioni come il più alto riconoscimento internazionale in ambito ipnologico, il “Franz Anton Mesmer Gold Award for Leadership and Achievements in the field of Hypnosis” conferitogli a Vienna nel 1993 dalla European Society of Hypnosis , durante la presidenza di Eva Banyai ed il vedere finalmente riconosciuta in Italia, sempre nello stesso anno, l'ipnosi come strumento clinico, inserito ufficialmente nel Manuale - Prontuario di Diagnostica e Terapia Medica. Gualtiero Guantieri morì, sorridendo, il 20 Dicembre 1994[14].

Fondamenti epistemologici dell'ipnologia guantieriana[modifica | modifica wikitesto]

Gualtiero Guantieri fu epistemologo dell'ipnologia dalle connotazioni pionieristiche e innovative marcate, di contestazione radicale del modo stesso di approcciarsi ai fenomeni dell'ipnosi fino a quel momento in atto. Egli riteneva che un sapere scaduto a scientismo pretendesse, allora, di ridurre l'ipnosi ad entità elementare e manovrabile, tale da potersi facilmente analizzare e replicare nelle sue manifestazioni come se fosse al pari dei fenomeni trattati dalla fisica. Il metodo scientifico necessario per raggiungere conoscenze oggettive della realtà dell'ipnosi non poteva, invece, limitarsi alla sola organizzazione di dati sperimentali materiali e pratici, liquidandone altri costitutivi, fondamentali di fenomeni molto compositi, tuttavia meritevoli di studio e ricerca. Egli ha ispirato sempre il suo pensiero alla necessità di una fondazione ipnologica aperta, criticamente costruttiva, che sapesse riconoscere nei fondamenti scientifici della medicina e della psicologia i cardini indiscutibili su cui poggiare. Ma intese anche guardare oltre, per integrarli e per spingersi fino alle frontiere ultime del sapere, senza paura di varcarle.

I fondamenti del pensiero e dell'azione professionale di Guantieri riguardo sono sette:

  1. l'Ipnosi è un'entità complessa così come l'uomo che la sperimenta.
  2. visione olistica della persona ancorata al suo specifico mondo;
  3. orientamento storicista, antropologico ed evolutivo dell'ipnosi clinica e pedagogica, sottratta dalla scienza al mondo spettacolare e superstizioso della magia;
  4. approccio pluridisciplinare, rigoroso nelle procedure di ricerca e di studio, che possa coglierne pienamente la complessità, evitando riduttive concessioni di matrice positivistica;  
  5. ispirazione psicosomatista, poiché non esiste funzione della psiche che non presenti conseguenze somatiche e nemmeno un corpo che, vivo, non determini una emergenza psichica;
  6. comunità contestuale, ipnologica, di scienziati pionieri, ricercatori e maestri formatori che possa dare forza vitale e cognitiva a questa importante e complessa conoscenza così da poterla far divenire comune eredità culturale
  7. attenzione alle prospettive evolutive dell'Ipnosi come scienza in continuo divenire.

L'ipnologia guantieriana e il suo modello, che in quell'ambito si delinearono originali ed inconfondibili, si sono caratterizzati per un'attenzione antropologica nei confronti dei fenomeni ipnotici, un'ispirazione scientifica attinta a molteplici discipline psicologiche e mediche e per procedure operative, cliniche e modalità formative peculiari, conseguentemente derivate e correlate al modello complessivo. Centrale è il rilievo che ha il rapporto interpersonale ipnotico e il tema di un sé della persona ivi implicato producente un'interazione peculiare del tutto speciale, globale, unitaria, in grado di promuovere modifiche di stati di coscienza. Valorizzando così autentiche aperture ai vissuti emozionali, alle sensazioni forti, piacevoli o dolorose, ai sentimenti veri, all'incontro e al confronto, più autentici.

Entità complessa[modifica | modifica wikitesto]

L’ipnosi è un’entità complessa, cosi come l'uomo che ne fa esperienza. La scienza che se ne occupa deve essere in grado di cogliere questo groviglio di elementi costitutivi e metterli insieme armonicamente, e pertanto ha bisogno delle sue specifiche basi epistemologiche.

Visione olistica della persona[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri ha sempre considerato l'uomo nella sua complessità: la sua è stata una visione olistica. Sosteneva che l'uomo è unità psicosomatica, quindi somatica, psicologica e relazionale inserita nel contesto in cui la persona è cresciuta e vive e alla quale rivolgersi con spirito di servizio. Questa considerazione impone dunque la prospettiva di una medicina e di una psicologia che, progressivamente divengano più umane e riescano meglio ad avvicinarsi, armonizzandosi ed integrandosi, considerando contemporaneamente, dell'uomo, il corpo-vivo, la sua consapevolezza e l'inconscio che gli appartiene, onde “realmente comprendere, e quindi adeguatamente trattare, i veri fondamentali bisogni del singolo essere, irripetibile come organismo e come persona”. Egli faceva vivere pienamente, ai suoi assistiti, stati d'animo connotati di spirito contemplativo, devoto, ascetico, purissimo, ideale, altamente mistico. Ascesi e sogno, abbandono e creatività, nel pensiero di Guantieri, sono esperienze universali che appartengono all'umanità.

Orientamento storicista[modifica | modifica wikitesto]

L'ipnosi ha un ancoraggio antico e potente a quella che, dal punto di vista storico, può definirsi la sua fase magica. Questo “passato”, mai concluso, esercita sui suoi cultori un enorme fascino che riesce a paralizzare la loro capacità di indagare e pensare. Un approccio ai fenomeni che riguardano l'ipnosi, alle caratteristiche che la strutturano, alle qualità funzionali che possiede e che sono utili per il bene dell'umanità, è quello gnoseologico, cioè di un discorso sulla conoscenza dell'ipnosi che individui i suoi i fondamenti antichi ed attuali, definisca i suoi limiti, verifichi la validità di ciò che emerge dai suoi studi, consideri la relazione esistente tra di essa ed il soggetto attento e critico che la vuole conoscere. Tra passato e presente, ed ora verso il futuro, si delinea il continuum sul quale deve essere pensata, storiograficamente, l'ipnosi.

Approccio pluridisciplinare[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri ebbe una propensione eclettica e pluridisciplinare nelle sue riflessioni ipnologiche. Molti medici, neurofisiologi, psicologi, psicoterapisti, sociologi, studiosi della teoria dei sistemi, erano per lui interessanti in quanto ipnologi o ipnotisti, pur se non pienamente condivisibili sul piano del loro sapere. Per Guantieri era rilevante il contributo che essi avrebbero potuto fornire alla conoscenza della natura complessa dell'ipnosi. Accolse le interpretazioni neurofisiologiche che di essa proposero studiosi come Ivan Pavlov[15], che elaborò le teorie dell'inibizione corticale e le inferenze relative alla comparazione sonno - ipnosi. Considerò importanti i rilievi avanzati dalla psicologia generale, (Ernest Hilgard, è un caso: egli, con la sua psicologia dell'ipnosi, sottolineò l'importanza della storia, delle motivazioni e della personalità dei singoli soggetti coinvolti nelle esperienze ipnotiche). Un altro contributo allo studio dell'ipnosi fu riconosciuto alla psicologia dell'apprendimento (Guantieri cita la “Learning-Theory”, di Clark Hull relativa alle esperienze ripetute di stimolo – risposta). Di altri autori di questa scuola, egli, considerò le loro descrizioni di omoazione ed eteroazione, così come le correlazioni tra apprendimento, inibizione corticale e lo stato di diffusa reattività emozionale. Guantieri ha apprezzato i contributi sociopsicologici inerenti temi di suggestionabilità, delle “attitudes” e della “Role theory”. Antropologia e sociologia non mancarono nei suoi studi, proprio perché la persona che egli concepiva non poteva prescindere dalle radici su cui si fonda la sua evoluzione. Guantieri accolse poi, ampiamente e compiutamente, i contributi inerenti allo studio dell'ipnosi da parte della psicologia dinamica della prima metà del Novecento (in particolare, i temi del transfert e della regressione a servizio dell'Io della psicoanalisi). Questo non ha significato un'adesione di Guantieri a qualsiasi scuola psicoanalitica. Egli comprese piuttosto, con altri autori, “l'importanza dei contributi innovativi, in un panorama di precarietà dei vari edifici teorici, della rinnovata concezione della patologia del sintomo che reclamava l'esigenza di una integrazione fra fisiologia e psicologia, con nuove ipotesi che cogliessero meglio il rapporto fra sintomo e personalità”.

Se egli ha avuto un orientamento di tipo psicodinamico, questo è sempre stato complementare, molto libero, disincantato e critico, non necessariamente psicoanalitico, ma anche psicosintetico (collaborando con Roberto Assaggioli[16]), transazionale, gestaltico, neurolinguistico.

Ciò che più gli stava a cuore era la tesi della specificità di una costruzione paradigmatica che doveva emergere come evoluzione autentica, a partire dall'insieme dei saperi dell'uomo.

Ispirazione psicosomatista[modifica | modifica wikitesto]

Questo orientamento è necessariamente in linea con una visione globale dell'uomo.

La psicosomatica stessa è un approccio olistico alla persona sana o malata che tiene conto del corpo vivo, dell'emotività di ognuno e dell'ambiente in cui vive. Essa è disciplina che studia reazioni di persone sane o malate che si manifestano nel soma come espressione di movimenti e perturbamenti della sfera psichica. La considerazione psicosomatica dell'ipnosi è fondante del paradigma scientifico che la costituisce. L'ipnosi, a sua volta, è strumento assai efficace nella cura delle malattie psicosomatiche.

Comunità contestuale ipnologica[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri considerava lo studio dell'ipnosi, la ricerca scientifica inerente, la conoscenza ipnologica, la formazione dell'ipnologo, aspetti parziali della sua disciplina, inscindibili, se non per necessità di programmazione scolastica. Egli sosteneva l'idea che studio dell'ipnosi e riflessione intorno al soggetto-ipnologo non potessero essere disgiunti. Il Centro-Istituto Bernheim, insieme inestricabile e paritetico di seminari di studio, di ricerca e di formazione, fin dalla sua fondazione, è stato laboratorio dell'indagine e dell'applicazione ipnologica, ove la valenza didattica ha avuto sempre fondamento centrale.

L'Istituto Bernheim di Guantieri fu “Grande Scuola di Ipnologia”. Essa, alla maniera delle migliori tradizioni pedagogiche mondiali antiche e moderne, ha saputo riunire, in un unico contesto, docenti, ricercatori e studenti nella condivisione, certo dello svolgimento di eventi culturali, attività didattiche e sperimentali, ma con un clima relazionale ed un intento formativo, di crescita individuale e collettiva che coinvolgeva tutti, dall'ultimo allievo, fino al sommo luminare che a quella scuola imprimeva il suo carisma.

Prospettive evolutive[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri ha tracciato - negli anni 70 del secolo scorso - alcune linee che ha indicato ai seguaci, scrivendo che, definiti i fondamenti dell'ipnologia, si poneva la necessità indubbia di cercare nuove acquisizioni, constatando carenze conoscitive, molti interrogativi aperti su vari piani e da più provenienze, “tali da permettere, da un lato, un agire non più empirico ma sempre più razionale, dall'altro l'aprirsi di prospettive molteplici, sperimentali e cliniche”.Questo era l'indirizzo di fondo sulla base del quale egli ha proposto delle indagini:

  1. relative ai fenomeni ipnotici che si raccordano con le psicologie, generale e dinamica;
  2. sugli studi circa le correlazioni e le interazioni che possono intercorrere tra psicosomatica, psicopatologia e ipnosi;
  3. sulle osservazioni e analisi specificamente indirizzate all'approfondimento delle conoscenze ipnologiche.

Si tratta di un programma-manifesto di sviluppo dell'ipnologia, affinché essa acquisisca “vero valore nell'ambito delle scienze umane, attraverso la ricerca, lo studio attento di opere serie, i congressi di ipnologia, le attività didattiche, il graduale tirocinio”. Nel 2005, a 11 anni dalla sua scomparsa, gli viene dedicato, nella sua città natale, il XX Congresso nazionale S.I.M.P.[17]

Metodo di induzione ipnotica guantieriana[modifica | modifica wikitesto]

“Il nostro metodo – scriveva Guantieri – si basa sulla concezione che l'ipnosi può essere considerata come un processo di apprendimento volto a de automatizzare i sistemi dell'Io (fase induttiva) e successivamente ri automatizzarli (fase di “approfondimento”), con conseguente funzione di attivazione di un sottosistema dell'Io, (il Sé guantieriano, vedasi “Ipnologia Guantieriana, cap. 3, § 3/b), dotato di proprietà peculiari, mentre persiste allo stesso tempo l'Io orientato realisticamente. Il metodo tende a facilitare il più possibile questi processi. La de automazione progressiva è favorita da noi terapeuti avviando nel soggetto aspettative conformi al concetto che abbiamo oggi di ipnosi, ancor prima di iniziare l'induzione. Distinguiamo quindi due fasi precise nell'approccio ipnotico: pre-induttiva e induttiva”.

L'autoipnosi[modifica | modifica wikitesto]

Il bene ultimo del paziente è sempre stata la motivazione stringente di Guantieri. Il potere lenitivo dell'ipnosi, non solo realizzata da e attraverso il terapeuta ma, anche sviluppata autonomamente dal paziente stesso era una delle modalità terapeutiche proposte ed indotte.

L'autoipnosi può essere un'importante abilità che, in generale, tutte le persone possono acquisire attraverso brevi corsi di formazione. Permette di creare stati di rilassamento e condizioni di riflessione per forgiare meglio in sé, con gradualità e progressione, capacità personali di concentrazione e di autocontrollo fisico e psichico, per raggiungere un buon controllo dell'ansia, una migliore padronanza delle emozioni e anche miglioramenti più significativi delle prestazioni fisiche, cognitive e relazionali. Soprattutto, con questo strumento è possibile effettuare importanti autoanalisi, arrivare fino all'immersione in profonde meditazioni esistenziali, contemplare aspetti spirituali della propria esistenza, ottenere trance o stati di autentico rapimento contemplativo, religioso o laico.

È in grado di favorire esperienze psicofisiche che coinvolgono profondamente l'unità e la complessità della persona. Oltre al rilassamento, si può raggiungere il proprio intimo, sbirciare nel preconscio e nell'inconscio; quindi, incontrare aspetti molto profondi o comunque trascendenti della propria personalità, dove aprire varchi a sguardi contemplativi su quegli aspetti costitutivi che affondano le loro radici nel corpo tonico-emozionale, cioè in quell'essenza individuale da cui emana ogni espressione vitale ed esistenziale.

Guantieri promuoveva l'autoipnosi anche come indipendenza dal terapeuta per un accesso al proprio inconscio immediatamente fruibile in qualsiasi circostanza.

La pubblicistica[modifica | modifica wikitesto]

Guantieri ebbe riconosciute circa 100 pubblicazioni in ambito medico. Nel 1963, dopo svariati articoli di medicina generale, Guantieri pubblicò le sue prime indagini e considerazioni psicosomatiste e psicodinamiche circa l'origine e l'influenza delle emozioni nella sofferenza fisica, rispetto al rilievo che ha il contesto familiare nell'insorgenza dei disagi patogeni, soprattutto nell'infanzia.

L'ipnosi, riconosciuta e reputata meritevole di essere oggetto di studio e mezzo di impiego clinico e pedagogico, viene da Guantieri dapprima indagata, considerandone lo sviluppo degli studi svoltisi in precedenza, sia sul piano storico che antropologico, e via via osservata ed approfondita nella sua fenomenologia, come stato e come rapporto interpersonale con particolare attenzione e rilevanza attribuita a questa seconda dimensione. L'ipnosi viene poi analizzata nei suoi livelli di profondità, sviscerata nelle sue espressioni e nei suoi effetti e più a fondo indagata nella sua natura. Interpretata da un punto di vista pluridisciplinare, neurofisiologico, sociopsicologico, dinamico, psicologico e psicoanalitico e circa i mezzi e le modalità della sua induzione. Guantieri ne considera, inoltre, l'impiego come mezzo di studio della personalità, di indagine sperimentale o clinica, come strumento terapeutico impiegabile nei disordini somatici, psicosomatici, nella prospettiva psicoterapeutica e nelle applicazioni pratiche in determinate branche della medicina, come l'ostetricia, l'odontoiatria, la chirurgia. Egli, ancora, occupandosi anche di una didassi dell'insegnamento della disciplina, dedica grande attenzione pedagogica e profonda sensibilità fondata sulla visione necessariamente olistica della persona. Riguardo la formazione dell'ipnologo dettaglia anche delle qualità umane che dovrebbe avere il terapeuta, avvertendolo dei rischi che corre nell'impiego di un mezzo contemporaneamente potente e delicato che, prima di tutto, deve conoscere personalmente, facendone esperienza diretta. Tutto ciò mai dimenticando la necessità e la volontà di contribuire alla definizione delle fondamenta epistemologiche di una scienza che sempre più si andava affermando: l'ipnologia. Riuscì, così, ad offrire un contributo personale pionieristico, scientificamente rilevante e decisamente originale. Molti articoli confluirono su riviste redatte dell'Istituto Bernheim. Una prima pubblicazione quadrimestrale fu Newsletter, poi sostituita da Acta Hypnologica.

Degli scritti di Guantieri, il caposaldo è il libro che egli concepì proprio per la formazione degli ipnologi: "L'ipnosi, come oggetto di studio e mezzo di impiego in medicina", edito da Rizzoli nel 1973.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Giuseppe De Benedittis, In memoriam to professor Gualtiero Guantieri, in International Journal of Clinical and Experimental Hypnosis, vol. 44, n. 3, 1996-04, pp. 182–182, DOI:10.1080/00207149608416080. URL consultato il 10 maggio 2024.
  2. ^ Istituto fondato da G. Guantieri nel 1965, su istitutoipnosibernheim.com.
  3. ^ "L'IPNOSI" Gualtiero Guantieri, RIZZOLI.
  4. ^ Congresso dedicato a G. Guantieri, su psychomedia.it.
  5. ^ The first international Association of Societies committed to the study of Hypnosis, su ishhypnosis.org.
  6. ^ EUROPEAN SOCIETY OF HYPNOSIS The European Society of Hypnosis (ESH) consists of 47 Constituent Societies in 22 countries throughout Europe. Over 14,800 Members from the fields of Medicine, Dentistry, Psychology and allied health care professions., su esh-hypnosis.eu.
  7. ^ definizione di gruppi Balint, su simpitalia.com.
  8. ^ Erika Fromm, co-founder of Hypnoanalysis, su feministvoices.com.
  9. ^ The INTERNATIONAL SOCIETY OF HYPNOSIS is comprised of constituent societies and individual members from around the world whose mission is: To stimulate and to improve research, discussion, and publications pertinent to the scientific study and clinical application of hypnosis To encourage cooperative relations among scientific disciplines with regard to the study and applications of hypnosis To bring together qualified (see bylaws) persons who use hypnosis worldwide To establish and maintain standards for professional training and adequacy in the field To promote scientific events and training activities about hypnosis and related subjects To activate exchange of students and joint research programs worldwide among qualified institutions, su ishhypnosis.org.
  10. ^ A. Brugnoli "Il risveglio del profondo sè", su istitutoipnosibernheim.com.
  11. ^ La Società Italiana di Medicina Psicosomatica dal 1966 è il punto di riferimento della psicosomatologia nel nostro paese. Svolge attività di ricerca clinica e formazione sanitaria collaborando stabilmente con Istituti Ospedalieri, Ordini Professionali, Cliniche Universitarie, Società Scientifiche italiane ed estere. Promuove legami ed esperienze interdisciplinari, stimola dialogo e confronto tra ambiti scientifici promuovendone il valore costruttivo., su simpitalia.com.
  12. ^ sezione veronese: Gualtiero Guantieri, su simpitalia.com.
  13. ^ docenze universitarie di Guantieri in Italia, su psychomedia.it.
  14. ^ Commemorazione Gualtiero Guantieri, su simpitalia.com.
  15. ^ Pavlov, medico, fisologo ed etologo, su britannica.com.
  16. ^ fondatore della Psicosintesi, su psicosintesi.ch.
  17. ^ XX° Congresso Nazionale S.I.M.P. Dedicato a Gualtiero Guantieri, su psychomedia.it.

Bibliografia essenziale[modifica | modifica wikitesto]

  • Guantieri G., L'ipnosi, come oggetto di studio e mezzo di impiego in medicina, Editore Rizzoli, Milano, 1973.
  • Guantieri G., The Value of Placebos in Chronic Pain Therapy, Atti del Corso Pratico Internazionale di Aggiornamento sulla terapia del dolore, Vicenza, 1982.
  • Guantieri G., Hypnosis in Psychotherapy and Psychosomatc Medicine, Edizioni Postuniversitarie Il Segno, Negrar, (Verona), 1985.
  • Guantieri G., Il linguaggio del corpo in ipnosi, (a cura di Guantieri G.), Atti Symposium X Congresso Nazionale Società Italiana di Medicina Psicosomatica (S.I.M.P.), Edizioni Postuniversitarie Il Segno, Negrar, (Verona), 1985.
  • Guantieri G., Angelozzi A., Un fondamento e una prospettiva. Il Centro “H.Bernheim” e l'evoluzione concettuale dell'ipnosi, Edizioni Istituto “H.Bernheim”, Verona, 1985.
  • ^ Cenni Storici Sezione Veronese | Simp Italia, su simpitalia.com. URL consultato il 10 maggio 2024.