Bohren & der Club of Gore

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Bohren & der Club of Gore
I Bohren & der Club of Gore durante un concerto (2014)
Paese d'origineBandiera della Germania Germania
GenereDark ambient[1][2]
Jazz[1][2]
Periodo di attività musicale1992 – in attività
EtichettaEpistrophy, PIAS, Wonder
Album pubblicati9
Sito ufficiale

I Bohren & der Club of Gore (qualche volta abbreviati B&DCOG)[3] sono un gruppo musicale tedesco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La band venne fondata nel 1992 a Mülheim an der Ruhr, in Germania, da Thorsten Benning, Morten Gass, Robin Rodenberg e Reiner Henseleit. Il loro nome omaggia la formazione olandese dei Gore.[4] Inizialmente, i membri del gruppo iniziarono a suonare in varie band hardcore come 7 Inch Boots e Chronical Diarrhea.[5] Nel 1992 coniarono un crossover di jazz e ambient che definirono «un empio mix ambientale di ballate slow jazz, doom alla Black Sabbath, e sonorità lente degli Autopsy».[5] Il chitarrista Henseleit lasciò la band nel 1996 e fu sostituito durante l'anno seguente dal sassofonista Christoph Clöser nel 1997.[5] Dopo aver pubblicato i primi album con l'etichetta Epistrophy, i Bohren & der Club of Gore passarono alla Wonder, per la quale pubblicarono Sunset Mission (2000), Black Earth (2002) e Geisterfaust (2005). Il loro mini-album Beiled (2011), pubblicato invece per la PIAS, include una collaborazione con il cantante Mike Patton dei Faith No More. Il loro extended play Plateau del 2022 è una collaborazione con il britannico Lustmord.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo i primissimi EP doom metal, il quartetto ha virato verso un dimesso e notturno stile ambient-jazz che minimizza i ritmi sfiorando la drone music e il dark ambient.[3][6] A partire da Sunset Mission del 2000, il loro stile si è avvicinato con più forza al genere jazz.[6] Molti paragonano lo stile del quartetto tedesco al cinema noir e a quello di David Lynch[2][3][4] mentre, secondo Kory Grow, essi «combinano le sonorità eteree dei Goldfrapp di Felt Mountain con la melanconica filosofia downtempo del più raffinato doom metal».[4]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1994 – Gore Motel
  • 1995 – Midnight Radio
  • 2000 – Sunset Mission
  • 2002 – Black Earth
  • 2005 – Geisterfaust
  • 2008 – Dolores
  • 2011 – Beileid
  • 2014 – Piano Nights
  • 2016 – Bohren for Beginners
  • 2020 - Patchouli Blue

Extended play[modifica | modifica wikitesto]

  • 1994 – Bohren & der Club of Gore
  • 1994 – Schwarzer Sabbat für Dean Martin
  • 2010 – Mitleid Lady
  • 2022 – Plateau (con Lustmord)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Archivio (lettera "B"), su ondarock.it. URL consultato il 1º luglio 2018.
  2. ^ a b c (EN) Bohren & Der Club of Gore - Piano Nights, su pitchfork.com. URL consultato il 1º luglio 2018.
  3. ^ a b c Bohren & Der Club Of Gore, su ondarock.it. URL consultato il 1º luglio 2018.
  4. ^ a b c (EN) Kory Grow, Black Earth, in CMJ #123, 2004.
  5. ^ a b c (EN) GORE STORY, su bohrenundderclubofgore.de. URL consultato il 27 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2019).
  6. ^ a b Bohren & Der Club Of Gore, su scaruffi.com. URL consultato il 2 luglio 2018.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN136826040 · ISNI (EN0000 0004 6975 9242 · Europeana agent/base/152668 · LCCN (ENno2015043636 · GND (DE10310418-5 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015043636
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