Black Summer (serie televisiva)

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Black Summer
PaeseStati Uniti d'America
Anno2019 – in produzione
Formatoserie TV
Genereazione, orrore, drammatico, postapocalittico
Stagioni2
Episodi16
Durata21-45 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Rapporto2.00:1
Crediti
IdeatoreKarl Schaefer, John Hyams
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
FotografiaYaron Levy, Spiro Grant
MontaggioAndrew Drazek, Chris Bragg
MusicheAlec Puro
CostumiDeitra Kalyn
ProduttoreJodi Binstock
Produttore esecutivoCraig Engler, Paul Bales, John Hyams, David Michael Latt, David Rimawi, Karl Schaefer
Casa di produzioneThe Asylum
Prima visione
Distribuzione originale
Dall'11 aprile 2019
Alin corso
DistributoreNetflix
Distribuzione in italiano
Dall'11 aprile 2019
Alin corso
DistributoreNetflix
Opere audiovisive correlate
OriginariaZ Nation

Black Summer è una serie televisiva post-apocalittica horror statunitense creata da Karl Schaefer e John Hyams.

La serie viene distribuita su Netflix dall'11 aprile 2019, in tutti i paesi in cui il servizio è disponibile.

Il 20 novembre 2019, la serie viene rinnovata per una seconda stagione, andata in onda dal 17 giugno 2021 sempre sulla piattaforma di streaming.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Quando una madre viene separata da sua figlia, la donna intraprende un viaggio straziante, non fermandosi davanti a nulla pur di trovarla. Spinta da un piccolo gruppo di rifugiati americani, deve sfidare un nuovo mondo ostile e prendere decisioni brutali durante l'estate più mortale di un'apocalisse di zombie.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Episodi Pubblicazione USA Pubblicazione Italia
Prima stagione 8 2019 2019
Seconda stagione 8 2021 2021

Personaggi e interpreti[modifica | modifica wikitesto]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 luglio 2018, venne annunciato che Netflix aveva dato un ordine di otto episodi per un prequel di Z Nation della rete Syfy, intitolata Black Summer. La serie è stata ideata dal co-creatore e produttore esecutivo di Z Nation, Karl Schaefer, accanto al co-produttore esecutivo John Hyams. Schaefer e Hyams servono anche come showrunner.[1][2]

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Al San Diego Comic-Con International del 2018, Schaefer osservò che "Black Summer è prima che l'apocalisse diventasse strana ed era solo spaventosa".

Inoltre ha dichiarato che la serie non è pensata per essere la versione divertente di The Walking Dead e di Z Nation, ma dovrebbe piuttosto essere una sorta di "vecchia scuola" sulle tradizioni degli zombi.[3] A questo ha fatto eco il produttore Jodi Binstock, che ha dichiarato che la serie non è "ironica, è molto seria: è come se l'apocalisse zombi fosse realmente accaduta nel 2018 ed esplorasse cosa sarebbe per tutti noi".[4]

Dato che la serie non presenterà nessuno dei personaggi di Z Nation, Binstock ha successivamente distanziato la serie dall'etichetta "spin-off", spiegando che "Black Summer è indicata in Z Nation come l'estate in cui tutto è andato all'inferno".[4][5] Elaborando, Schaefer ha descritto l'evento di Black Summer come "il punto più basso dell'apocalisse" e lo ha stabilito come "circa quattro mesi nell'apocalisse, [...] quando il 95% della popolazione muore nel corso dell'estate".[5] In quel contesto, Hyams dichiarò che "l'essenza" della storia parla di una madre separata dalla figlia. "La storia è: cosa farebbe una madre per trovare il suo bambino? E quello che impariamo è che lei farebbe qualsiasi cosa". Hyams, che ha scritto la maggior parte degli episodi della serie, ha anche detto che la serie avrebbe esplorato l'idea di una crisi dei rifugiati americani.[6][7]

Schaefer ha dichiarato che la serie non sarà episodica, ma sarà invece un "pezzo" di 8 ore su cui lavorare.[3][5] Ciò è stato confermato da Binstock, che ha aggiunto che Black Summer impiegherebbe "un approccio completamente diverso" rispetto a Z Nation, "in quanto è molto più simile a un capitolo di un libro. Non devi necessariamente fare i cliffhangers in una pausa pubblicitaria tenendoti in cammino per farla abbuffare".[4]

Casting[modifica | modifica wikitesto]

Accanto all'ordine della serie nel luglio 2018, Jaime King venne confermata nel ruolo di protagonista.[1] Il 29 luglio, King ha annunciato tramite il suo account Instagram che Justin Chu Cary avrebbe interpretato un personaggio di nome Spears.[8] Il 7 agosto, Kelsey Flower ha rivelato di essersi unito al cast nel ruolo di Lance, descrivendo il personaggio come "il tipo che è terribile all'Apocalisse. Penseresti che sarebbe il primo a morire".[6] Il 16 agosto, Gwynyth Walsh e Christine Lee hanno aderito al cast in ruoli non rivelati.[9] Il 13 ottobre, venne riferito che il rifugiato siriano Mustafa Alabssi era stato scelto nel ruolo di Ryan, un personaggio sordo.[10] Sal Velez, Jr. interpreta William Velez[11], mentre Erika Hau, interpreta Carmen.

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

La produzione della serie è iniziata ufficialmente il 23 luglio 2018 a Calgary, in Alberta, Canada, e le riprese si sono svolte parzialmente alla Queen Elizabeth High School e sotto la Calgary Tower.[12][9] La serie ha continuato la produzione nelle comunità più piccole di Irricana, Beiseker e Cochrane prima di tornare a Calgary a metà-fine settembre.[9][6] Il 26 settembre è stato riferito che King era stato ricoverato in ospedale per tre giorni a causa di ferite riportate mentre era sul set, con l'attrice che confermava simultaneamente che la produzione per la serie era stata completata.[13] John Hyams ha diretto la maggior parte degli episodi della serie.[7] Anche Abram Cox ha diretto qualche episodio.[11]

Connessione con Z Nation[modifica | modifica wikitesto]

La connessione tra Black Summer e Z Nation avrà un approccio simile alla relazione tra Fear the Walking Dead e The Walking Dead, poiché non ci sono piani per nessuno dei personaggi di Z Nation di apparire nella serie.[11] L'attore di Z Nation DJ Qualls ha rivelato al Comic-Con di San Diego che la serie di Syfy si svolge "molto tempo" dopo gli eventi di Black Summer, facendogli credere che il cast è "troppo vecchio" per far funzionare un crossover.[5] Tuttavia, le due serie condividono "la maggior parte di tutti [i loro] scrittori, registi e produttori" oltre a una società di produzione, The Asylum.[1][11]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 marzo 2019, è stato pubblicato il trailer ufficiale.[14][15]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La serie viene pubblicata su Netflix dall'11 aprile 2019.[3]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La serie ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 60% con un voto medio di 6 su 10, basato su 5 recensioni.[16]

Brian Tallerico di RogerEbert.com, scrive, in una recensione negativa: "Niente è meno terrificante dell'eccessiva familiarità, e questo è solo uno dei molti problemi con Black Summer, un affare cupo e noioso che confonde il movimento della telecamera per l'energia narrativa e ha circa la stessa vita del morto che cammina".[17]

Tim Surette di TV Guide, scrive: "In un certo senso, Black Summer è The Walking Dead senza tutto il melodramma gonfio, i cattivi eccentrici e il pretenzioso blaterare".[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) 'Z Nation' Spinoff Starring Jaime King a Go at Netflix, su The Hollywood Reporter. URL consultato il 19 marzo 2019.
  2. ^ (EN) Nellie Andreeva, Nellie Andreeva, Jaime King To Star In Netflix Zombie Series ‘Black Summer’ From ‘Z Nation’ Duo, su Deadline, 19 luglio 2018. URL consultato il 19 marzo 2019.
  3. ^ a b c (EN) Christian Long, Black Summer: Z Nation spin-off starring Jaime King headed to Netflix, su SYFY WIRE, 19 luglio 2018. URL consultato il 19 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2019).
  4. ^ a b c (EN) info@mandy.com, INSIDE making Z Nation with producer and director Jodi Binstock, su Mandy. URL consultato il 19 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2019).
  5. ^ a b c d What We Know So Far About Z Nation's Netflix Prequel, su CINEMABLEND, 21 luglio 2018. URL consultato il 19 marzo 2019.
  6. ^ a b c (EN) New Netflix zombie series filming in Calgary features local actor | Globalnews.ca, su globalnews.ca, 7 agosto 2018. URL consultato il 19 marzo 2019.
  7. ^ a b (EN) INTERVIEW: Jodi Binstock Talks Z Nation Season 5 & Black Summer, su Cultured Vultures, 4 ottobre 2018. URL consultato il 19 marzo 2019.
  8. ^ Jaime King su Instagram: "Justin Chu Cary as Spears. 💥#blacksummer @netflix 📷 @outlierimagery", su Instagram. URL consultato il 19 marzo 2019.
  9. ^ a b c (EN) Debi Moon, ‘Black Summer’ filming in nearby communities, su threehillscapital.com. URL consultato il 19 marzo 2019.
  10. ^ (EN) Ashley Martin, Regina Leader-Post Updated: October 13, 2018, Netflix debut the latest feat for deaf Syrian refugee Mustafa Alabssi | Regina Leader-Post, su leaderpost.com, 13 ottobre 2018. URL consultato il 19 marzo 2019.
  11. ^ a b c d (EN) Black Summer Season 1 : Everything to know about the Netflix Z Nation Prequel, su What's on Netflix, 27 gennaio 2019. URL consultato il 19 marzo 2019.
  12. ^ Jaime King su Instagram: "First day of @Netflix #blacksummer is a wrap! I am so EXCITED to make this story for all of you with our insane cast and crew. Thank you to…", su Instagram. URL consultato il 19 marzo 2019.
  13. ^ (EN) Jaime King Hospitalized for 3 Days After Suffering Injury on Set: 'Lots of Broken and Torn Things', su PEOPLE.com. URL consultato il 19 marzo 2019.
  14. ^ Netflix, Black Summer: Season 1 | Official Trailer [HD] | Netflix, 18 marzo 2019. URL consultato il 19 marzo 2019.
  15. ^ Black Summer: Netflix svela con un trailer il suo zombie drama, su ComingSoon.it. URL consultato il 19 marzo 2019.
  16. ^ (EN) Black Summer: Season 1. URL consultato il 12 aprile 2019.
  17. ^ (EN) Brian Tallerico, Netflix Returns to the Zombie Genre with Dull Z Nation Prequel Black Summer | Demanders | Roger Ebert, su www.rogerebert.com. URL consultato il 12 aprile 2019.
  18. ^ (EN) Black Summer Review: Netflix's Zombie Series Drops You Into Chaos | TV Guide, su TVGuide.com, 11 aprile 2019. URL consultato il 12 aprile 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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