Black Comedy (film 1987)

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Black Comedy
Titolo originaleFamily Viewing
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneCanada
Anno1987
Durata86 min
Rapporto1.37 : 1
Generecommedia
RegiaAtom Egoyan
SoggettoAtom Egoyan
SceneggiaturaAtome Egoyan
ProduttoreAtom Egoyan per Family Viewing Prods,
Casa di produzioneEgo Film Arts, Ontario Film Development Corp., Canada Council, Ontario Arts Council
Distribuzione in italianoAcademy Film
FotografiaRobert MacDonald
MontaggioBruce MacDonald
MusicheMychael Danna
ScenografiaLinda Del Rosario
CostumiNancy Duggan
TruccoFina Khan
Interpreti e personaggi

Black Comedy (Family Viewing) è un film del 1987 scritto e diretto da Atom Egoyan.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Stan, che ha lavorato per molto tempo nel commercio delle apparecchiature video e gli piace anche usarle, vive con la sua giovane compagna Sandra e suo figlio Van, fra poco diciottenne. La madre di Van ha abbandonato la famiglia tempo fa. La sera tutti e tre guardano la televisione o una videocassetta e, quando Stan è assente, Sandra e Van talvolta fanno sesso insieme.

Il presente del film è intervallato da frammenti di ricordi di famiglia in ordine sparso registrati su VHS, che il giovane Van visiona e che ci aiutano a capire la sua psicologia.

Van è affezionatissimo alla nonna Armen, va spesso a visitarla nella casa di riposo dove suo padre l'ha relegata da quando ha perso l'uso della parola. Avvicinandosi alla maggiore età, Van sente la necessità di una vera famiglia, quindi desidererebbe tenere la nonna con sé e poterla accudire direttamente. Nella casa di riposo fa conoscenza con Aline, figlia di una compagna di stanza della nonna. Aline non gli rivela quale sia il suo vero lavoro: per guadagnarsi da vivere, lavora per un'agenzia dando consigli sessuali alle coppie che telefonano. Uno dei clienti abituali di questa agenzia è proprio il padre di Van, che insieme alla sua convivente ascolta gli ordini o i suggerimenti che gli vengono impartiti e ormai non può più fare a meno di quella voce telefonica.

Una sera Van entra nella casa di riposo dove la nonna è ricoverata, la scambia con una vicina di letto e la fa passare per morta, così riesce a portarla fuori dall'istituto e dapprima la ospita in casa di Aline, successivamente la porta in una stanza, vuota per il fuori stagione, nell'albergo per il quale lavora.

Dopo una serie di vicende surreali, la nonna troverà finalmente una casa con Van e Aline e, per la prima volta, il suo viso cambierà espressione illuminandosi con un sorriso.[1]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Festival di Berlino 1988

  • Premio Interfilm - Menzione d'onore

Locarno Film Festival 1988

  • Premio della Giuria Ecumenica a Atom Egoyan
  • Menzione speciale della Giuria ufficiale

Toronto International Film Festival 1987

  • Premio come Miglior Film Canadese a Atom Egoyan

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Leonardo Autera, Una nonna nei guai, su corriere.it, Corriere della Sera, 23 dicembre 1988, p. 20. URL consultato il 15 gennaio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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