Bella di Vipacco

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Bella di Vipacco
insediamento
Bela
Bella di Vipacco – Veduta
Bella di Vipacco – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneAidussina (comune)
Territorio
Coordinate45°51′46.15″N 14°01′57.54″E / 45.86282°N 14.03265°E45.86282; 14.03265 (Bella di Vipacco)
Altitudine97 m s.l.m.
Superficie4,91 km²
Abitanti35 (2020)
Densità7,13 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5273
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Bella di Vipacco
Bella di Vipacco

Bella di Vipacco (in sloveno Bela, in tedesco Fellach bei Haidenschaft) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Aidussina. La località è un piccolo insediamento di 35 abitanti e si trova ad un'altitudine 542 metri s.l.m., vicino alle sorgenti del torrente "Bianco" (in sloveno: Bela), sulla sponda destra dello stesso corso d'acqua, che è tributario del fiume Vipacco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Con il trattato di Schönbrunn (1809) l'insediamento (naselja) entrò a far parte delle Province Illiriche.
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca nel Regno d'Illiria come località del comune autonomo di Zolla (Col)[1]; passò poi nel 1849 alla Carniola.
Dopo la prima guerra mondiale entrò a far parte del Regno d'Italia nella Provincia del Friuli) sempre come frazione di Zolla. Nel 1927, con la ricostituzione della Provincia di Gorizia[2] fu frazione del comune di Zolla che s'ingrandì assorbendo il comune di Podicrai del Piro[3]; passò poi alla Jugoslavia nel 1947 e quindi alla Slovenia nel 1991.

Corsi d'acqua[modifica | modifica wikitesto]

Torrente Bella o Bela (in sloveno: Bela, significa "Bianco").

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Gemeinde Zoll in Herzogthum Krain, Adelsberger Kreis, 1822, Bezirk Wipbach (JPG), su Catasto austriaco franceschino. URL consultato il 19 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2012).
  2. ^ Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 28 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).
  3. ^ R.D. 15 dicembre 1927, n. 2516

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