Barnocchi (cognome)

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Stemma dei Barnocchi

Barnocchi è un cognome italiano relativamente raro, derivante dal nome di un'antica casata feudale dell'Umbria le cui origini si perdono nel tardo periodo longobardo.

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

La diffusione storica del cognome è ben localizzata e circoscritta nelle aree di origine e circostanti (Sellano e Foligno) e nella zona di Roma; mentre nel XX secolo c'è stata una diffusione anche in altre aree.

Oggi presenze del cognome si hanno, oltre che nei comuni di Foligno e Sellano, anche a Roma, in Friuli, in Toscana, nelle Marche, in Puglia e all'estero negli USA, e in Costa Rica.

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Va notato che, nonostante nelle lingue longobarde bar e ber abbiano lo stesso valore e nei dialetti umbri la b varii spesso in v e la a in e (di ciò si ha testimonianza anche nei documenti scritti) e in passato le varianti nei nomi fossero assai frequenti, il cognome Barnocchi identifica una specifica famiglia ed è costantemente invariabile anche nei documenti più antichi: le sole varianti che si possono trovare riguardano una sola c in luogo di due, la finale in o invece che in i e la latinizzazione in Barnocchius; non solo, ma in alcune zone circoscritte del nord Italia e in particolare in Lombardia è possibile individuare cognomi come Bernocchi o Vernocchi, a testimonianza della plausibilità di tali varianti.
Genealogicamente però tali famiglie non hanno alcun collegamento con i Barnocchi, che sono gli unici ad aver usato tale cognome.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Barnocchi, come molti altri nomi con prefisso bar o ber, è di possibile origine longobarda; va considerato anche il fatto che la residenza originaria ed attuale della famiglia che possiede tale nome si trova nel longobardo Ducato di Spoleto.

Nelle lingue longobarde, la parola bar o ber significa orso e la parola noch o nok significa testa, capo, cima.
Pertanto il significato originario del nome Barnocchi potrebbe essere “testa d'orso” o “cima dell'orso”. In considerazione delle tre cime raffigurate sull'emblema araldico della famiglia, la seconda ipotesi potrebbe sembrare la più corretta; tuttavia è forse preferibile la prima in quanto i nomi spesso nascevano sulla base di caratteri fisici, psichici, morali o in relazione all'attività o all'origine degli individui.

Da non trascurare affatto anche la possibilità che si possa trattare di un nome di origine ebraica, tra questi, infatti, il prefisso aramaico bar, che significa "figlio", è tipico; significherebbe quindi "figlio di Noè" (in ebraico ברנח e corrisponde alla traslitterazione di "Barnocchi"). In questo caso potrebbe derivare dal nome di famiglie ebree costrette a fuggire già prima del XVI secolo dalle città dell'Umbria verso le Marche o verso le montagne dell'Umbria sud orientale, e del folignate in particolare, dove si sarebbero poi disperse anche a causa delle conversioni forzate e dove continuavano comunque a svolgere attività mercantili o professioni del tipo di notaio, medico, farmacista, ecc. Da notare che anche il cognome Moscati è un tipico cognome ebraico.

Toponomastica[modifica | modifica wikitesto]

Nella toponomastica attuale esistono almeno quattro luoghi che hanno il nome Barnocchi: la Chiesa o "Cappella Barnocchi" nei pressi dell'abitato di Pupaggi di Sellano ed il "Palazzo Barnocchi" nell'abitato stesso, il "Palazzo Barnocchi" ("Barnocchi-Moscati") a Verchiano di Foligno e "Casal Barnocchi" (o anche Bernocchi), frazione nei pressi di Acilia (Roma).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il primo personaggio, della casata da cui il cognome deriva, di cui si abbia notizia sicura è un certo Ciuzio vissuto a Valle di Sellano dopo il 1330. Le radici della famiglia possono però essere cercate molto più indietro con i Signori di Jugo e la Signoria degli Alviano[1][2].

Le prime tracce dell'unico stemma conosciuto collegato al cognome Barnocchi si hanno nel XVII secolo in alcuni documenti notarili a firma del notaio Arcangelo Barnocchi di Sellano.[2]

Persone[modifica | modifica wikitesto]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Per un antico lascito risalente al XVII secolo, il giorno di ognissanti la famiglia Barnocchi, insieme alle famiglie Corradi e Fedeli (due famiglie anch'esse derivanti dalla famiglia Moscati, da cui il lascito deriva) è tenuta a distribuire gratuitamente il pane ad ogni famiglia di Verchiano, Tale pane viene chiamato "pane dei morti" (per via della ricorrenza). Questa tradizione si è interrotta nel 1997 a causa del terremoto.

Un vecchio proverbio nel dialetto della montagna folignate diffuso nella zona montana del folignate, del sellanese e del vissano dice:
"Se ppassi a Verchianu e no' rmani mercatu,
Cesare dorme e Barnocchi n'sé svejatu"
Traduzione:
"Se passi per Verchiano e non vieni percosso (marchiato per le percosse),
significa che Cesare (l'imperatore) dorme e Barnocchi (il signore del luogo) non si è ancora svegliato."

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ P. Pirri: "I nobili di Alviano Feudatari della Montagna di Spoleto" in "Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria", XX, 1914
  2. ^ a b A. Fabbi: "Storia dei comuni della Valnerina", 1972

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Fonti secondarie[modifica | modifica wikitesto]

  • P. Pirri: "I nobili di Alviano Feudatari della Montagna di Spoleto" in "Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l'Umbria", XX, 1914
  • A. Fabbi: "Storia dei comuni della Valnerina", 1972
  • P.G. Barnocchi, E. Monti: "Barnocchi", 1989
  • Vanda Tonti, "Tanto è mercante chi guadagna, tanto è mercante chi rimette", Tuderte, Todi, 1994, IT\ICCU\UM1\0000602
  • Sergio Giustozzi, "Lo sapevate che..." vol. 10, Foligno, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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