B3 0727+409

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B3 0727+409
Quasar
B3 0727+409 (Chandra)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneLince
Ascensione retta07h 30m 51.3s
Declinazione+40° 49′ 51″
Distanza11,075 miliardi di a.l. (light travel time)

(distanza comovente: 19,368 miliardi di a.l.)  

Redshiftz = 2,5
Velocità radiale749.481 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoQuasar
Altre designazioni
QSO B0727+409, SDSS J073051.33+404950.8
Mappa di localizzazione
B3 0727+409
Categoria di quasar

Coordinate: Carta celeste 07h 30m 51.3s, +40° 49′ 51″

B3 0727+409 è un quasar situato in direzione della costellazione della Lince. Ha un redshift di z=2,5 che corrisponde ad una distanza percorsa dalla luce di oltre 11 miliardi di anni[1].

B3 0727+409 è stato scoperto in modo casuale nel corso di osservazioni effettuate sull'ammasso di galassie Abell 585[1], utilizzando il Telescopio spaziale Chandra nella banda dei raggi X. Chandra ha così individuato il quasar da cui diparte un potente jet di particelle emesso dal buco nero supermassiccio posto al centro della galassia, getto che si estende per una lunghezza di circa 300.000 anni luce[2][3].

La particolarità della scoperta è che normalmente questi getti vengono individuati nello spettro delle onde radio, mentre in questo caso l'emissione di raggi X supera di molto quella delle onde radio che, al contrario, appare debole. È uno dei pochi jet scoperti che emmettono raggi X situato a distanza così remota. L'immagine di B3 0727 + 409 risale ad un'epoca in cui l'Universo aveva solo 2,7 miliardi di anni e la radiazione cosmica di fondo a microonde (CMB), eco del Big Bang, aveva un'intensità maggiore di quanto osservabile attualmente, È possibile che gli elettroni emessi dal buco nero, viaggiando nel getto a velocità relativistiche, entrando in collisione con i fotoni della CMB ne abbiano incrementato l'energia nella banda dei raggi X. Gli elettroni in questo processo continuano a viaggiare a velocità prossime a quelle della luce per centinaia di migliaia di anni. L'enorme produzione di raggi X ha permesso a Chandra di rilevare il fenomeno, il che rende ragione della quasi completa assenza di onde radio[3].

La scoperta implica che esistono degli aspetti, ancora da studiare e comprendere, dell'evoluzione dei buchi neri supermassici, le cui proprietà possono mutare nel corso di miliardi di anni[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b M. Jamrozy, Ł Stawarz e V. Marchenko, Peculiar Radio Structures in the Central Regions of Galaxy Cluster Abell 585, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 441, n. 2, 5 maggio 2014, pp. 1260–1269, DOI:10.1093/mnras/stu648. URL consultato il 14 marzo 2016.
  2. ^ a b Chandra Press Room :: Glow from the Big Bang Allows Discovery of Distant Black Hole Jet :: 16 February 16, su chandra.si.edu. URL consultato il 14 marzo 2016.
  3. ^ a b A. Simionescu, Ł Stawarz e Y. Ichinohe, Serendipitous discovery of an extended X-ray jet without a radio counterpart in a high-redshift quasar, in The Astrophysical Journal, vol. 816, n. 1, 1º gennaio 2016, pp. L15, DOI:10.3847/2041-8205/816/1/L15. URL consultato il 14 marzo 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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