Autonomia chilometrica

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L'autonomia chilometrica indica lo spazio che un aeromobile può percorrere senza subire rifornimento. L’obiettivo è quello di ottenere la massima autonomia chilometrica (MAK) pertanto l’aeromobile deve viaggiare a una certa velocità e ad una certa quota in relazione alla tipologia del velivolo. Strettamente legata all'autonomia chilometrica, è presente l'autonomia oraria. La scelta di determinare l'una o l'altra dipende dalla missione che l'aeromobile deve compiere. Si fanno differenziazioni per l'autonomia tra velivoli a elica e velivoli con propulsione a getto ma in ogni caso sono presenti parametri caratteristici quali consumo specifico, orario e chilometrico.

L'autonomia nei velivoli a elica[modifica | modifica wikitesto]

Nel caso di velivolo a elica il consumo specifico varia tra e nel caso di elicotteri dipende dalla potenza che il motore trasmette all’albero. Il consumo orario dipende dal quantitativo di carburante consumato in un certo periodo di tempo secondo la relazione:

e il consumo chilometrico dipende dal consumo orario e dallo spazio percorso secondo la relazione:

Sia la massima autonomia oraria che chilometrica dipendono dall'assetto del velivolo, dal rendimento dell’elica ηe che si aggira attorno a un valore di 0.85 e dall'efficienza di volo; nel caso si tratta di motori a turbina o turboelica bisogna considerare anche il gruppo di riduzione dell'elica ηr che si aggira intorno a 0.9. Dal momento in cui durante il volo il carburante viene consumato, il peso del velivolo decresce e quindi il consumo chilometrico finale dipende dal consumo chilometrico iniziale, dal peso finale e dal peso iniziale secondo la relazione:

Si riporta adesso la formula per determinare la massima autonomia chilometrica per velivoli dotati di elica, turbina e motoelica. Questa formula può essere differente in relazione alle trattazioni, pertanto vengono riportate almeno due forme:

Generalmente in un aereo dotato di elica, è chiaro quindi che la massima autonomia chilometrica si ha in corrispondenza dell'efficienza massima . Le autonomie ottenibili con la seconda formula riportata, non sono del tutto veritiere in quanto il fattore di economia di percorso non sarà mai costante per tutta la tratta da compiere a causa del consumo di combustibile G e a causa di tutte le variazioni di assetto necessarie per seguire condizioni di volo prestabilite.

L'autonomia nei velivoli a getto[modifica | modifica wikitesto]

Così come nei velivoli ad elica, anche nei velivoli a getto ci sono i consumi standard che ripetendo sono consumo specifico, orario e chilometrico. In media il consumo specifico di un motore a getto è di circa ed è da introdurre un altro parametro nei calcoli dell'autonomia definito rapporto di densità ovvero il rapporto tra la densità dell'aria alla quota di volo e la densità al livello medio del mare o standard . Il consumo orario e chilometrico seguono le relazioni:

Si riporta adesso la formula per determinare la massima autonomia chilometrica per velivoli dotati di motore a getto. Questa formula può essere differente in relazione alle trattazioni, pertanto vengono riportate almeno due forme:

Si nota quindi che in un motore a getto, non si ha la massima autonomia chilometrica in corrispondenza dell'efficienza massima Emax, ma in corrispondenza dell'assetto di volo favorevole e ad alta quota, proprio per questo motivo i voli che prevedono grandi tratte si svolgono a 11.000/12.000 metri.

Accennando precedentemente al fattore di densità o rapporto di densità è da notare che il consumo specifico e la spinta , subiscono variazioni in relazione alla quota , alla velocità di volo e al numero di giri : l'analisi viene condotta sperimentalmente su cosiddetti banchi da prova e vengono ricavate determinate curve, quelle generiche sono visibili cliccando sui collegamenti presenti. Tuttavia non è sempre possibile far ricorso alla sperimentazione, pertanto si predilige il metodo analitico con delle formule empiriche:

Analizzandole, Ts0 e cs0 rappresentano rispettivamente la spinta e il consumo statico a quota zero e sono valori forniti dal costruttore dell'aeromobile. Su queste formule empiriche bisogna fare due considerazioni: la prima è che i giri del motore devono essere corrispondenti al minimo consumo specifico (, questo valore è fornito dal costruttore) e che velocità e quota siano zero; la seconda considerazione di cui tener conto, è che le formule sopracitate sono valide se persistono i parametri precedenti, e anche se la velocità dei gas uscenti dagli ugelli di scarico resta costante. In media assume un valore di .