Arrunte Tarquinio

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Arrunte Tarquinio
Nascita?
MorteRoma, 509 a.C.
EtniaEtrusco
ReligioneReligione romana
Dati militari
Paese servitoRoma
Tarquinia
Forza armata Esercito romano
Esercito etrusco
GradoTribuno militare
Generale
ComandantiTarquinio il Superbo
GuerreGuerre romano-etrusche
BattaglieBattaglia della Selva Arsia
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Arrunte Tarquinio (... – Roma, 509 a.C.) è stato un militare e nobile romano.

Arrunte Tarquinio, Arruns Tarquinius, è stato il secondo figlio dell'ultimo re di Roma, Tarquinio il Superbo e della sua seconda moglie, Tullia Minore. Fratello di Tito Tarquinio e Sesto Tarquinio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Arrunte, con il fratello maggiore Tito e il cugino Lucio Giunio Bruto, fu protagonista del viaggio all'oracolo di Delfi sull'isola di Delo.[1] Qui i due fratelli chiesero all'oracolo chi sarebbe stato il successivo sovrano a Roma e l'oracolo rispose che la prossima persona che avesse baciato sua madre sarebbe diventato re. Solo Bruto interpretò correttamente il responso dell'oracolo, madre nel significato di madre terra, così al ritorno a Roma, finse di inciampare e baciò la terra.[1]

Quando i Tarquini furono esiliati da Roma, e Bruto fu eletto il primo console di Roma, Arrunte, con il fratello Tito, si rifugiò a Cere.[2]

Arrunte combatte poi contro l'esercito romano nella battaglia della Selva Arsia, con gli alleati Etruschi delle città Tarquinia e Veio che si erano uniti ai Tarquini nel tentativo di restaurarne il trono. Durante la battaglia Arrunte si scontrò con Bruto; i due, spronati i loro cavalli al galoppo, si trafissero vicendevolmente con le loro lance, perdendo entrambi la vita nello scontro.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

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