Apollodoro di Sicilia

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Apollodoro di Sicilia (in greco antico: Ἀπολλόδωρος ὁ Σικελιώτης?, Apollódoros o Sikeliótes; ... – ...; fl. 48 a.C.) è stato un cortigiano del periodo tolemaico, φίλως (phílos, «amico») della regina Cleopatra.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cleopatra e Cesare, di Jean-Léon Gérôme (1866)

La figura di Apollodoro è al centro di una scena della vita di Cleopatra narrata esclusivamente da Plutarco e la cui storicità è stata quindi messa in discussione: secondo il racconto del biografo, nel 48 a.C. Cleopatra si fece nascondere all'interno di un tappeto arrotolato e Apollodoro riuscì in questo modo a farla introdurre nelle camere del console romano Gaio Giulio Cesare, allora ad Alessandria d'Egitto, cosicché lei potesse sedurlo.[1]

Apollodoro nell'eredità storica culturale[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PlutarcoCesare, 49; Roller 2010, pp. 169-170.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne