Antoglia

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Antoglia
frazione
Antoglia – Veduta
Antoglia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Brindisi
Comune Villa Castelli
Territorio
Coordinate40°34′38″N 17°27′39″E / 40.577222°N 17.460833°E40.577222; 17.460833 (Antoglia)
Altitudine200 m s.l.m.
Superficie10 km²
Abitanti250 (2008)
Densità25 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale72029
Fuso orarioUTC+1
Patronosanta Maria dei Grani
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Antoglia
Antoglia

Antoglia è una frazione del comune di Villa Castelli (distante 3 km) in provincia di Brindisi. Dista da Francavilla Fontana d 10 km e Grottaglie distante 7 km (in provincia di Taranto) e attraversata dal Canale Reale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La torre Dell'Antoglietta
Antoglia, area soggetta ad allagamento stagionale nei pressi del Canale Reale

La storia del piccolo borgo è concentrata intorno a una masseria, la Masseria Antoglia",.[1]

La masseria fu ristrutturata e adibita a fortificazione costruendo una torre merlata dal principe Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, nel XV secolo e protetta da alte mura di corte. La masseria, poi passa a Giacomo dell'Antoglietta barone di Monteiasi (da cui il nome Antuglia). La masseria insieme alla fortezza medievale di Monte Castelli, divenne feudo della famiglia Imperiali, che la trasformò in residenza estiva e impiantando nel territorio una stazione per l'allevamento di cavalli di razza murgese[2].

Morto nel 1782 senza eredi Michele Imperiali, il duca di Monteiasi Gioacchino Ungaro, discendente di Giacomo dell'Antoglietta, acquista la proprietà nell'anno 1792; acquista le masserie Pezza della Corte e Antoglia, insieme alla vasta zona dei Castelli[3]. I terreni vennero concessi in piccoli lotti ai braccianti dei paesi vicini e creando un consistente nucleo abitato intorno al castello sorto sull'antica fortificazione, che fu ristrutturato ed adibito a palazzo ducale.[4]. La masseria/castello è ampliata nel corso del XVIII secolo con la costruzione di stalle indipendenti, di una porta nuova, di una villa rustica, divenendo una contrada.

In seguito alla delibera della Camera dei deputati del Regno d'Italia in data 25 maggio del 1923 parte ufficialmente l'iter per l'indipendenza di Villa Castelli dal comune di Francavilla Fontana. I residenti di Monte Fellone e di Specchia Tarantina[5], oggi frazioni del comune di Martina Franca, e di Mannara (frazione che tuttora segna il confine con Grottaglie) permisero di raggiungere la quota di 4000 votanti. L'istituzione del comune di Villa Castelli, di cui Antoglia costituisce la frazione meridionale, fu ufficializzata nel 1926 con la consegna dello stemma araldico comunale[6].

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Gli eventi culturali e religiosi si concentrano soprattutto nel periodo estivo.

  • Nel mese di agosto vi si tiene una tradizionale messa
  • Nei primi giorni di settembre si organizza la Sagra annuale del fegatino

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Torre dell'Antoglietta
  • Foggia, scavata nel terreno e rivestita in pietra, possiede un diametro di 15 m ed era utilizzata per la raccolta dell'acqua piovana.
  • Muro Paralupi, si tratta di un muro a secco alto 2,5 m che costituisce la cinta muraria della fortificazione dell'Antoglia, sino a tempi recenti ha svolto la funzione di protezione delle greggi dagli attacchi degli animali selvatici.
  • Cappelle votive[7]
  • Fonte del Canale Reale, uno dei corsi d'acqua più estesi della Puglia e il più lungo del Salento attraversa la provincia di Brindisi e sfocia nel mare Adriatico nei pressi della riserva naturale statale Torre Guaceto.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano a Villa Castelli.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 11,8 12,8 14,9 18,3 23,1 27,5 30,4 30,5 26,5 21,4 16,8 13,4 20,6
Temperatura minima media (°C) 4,6 4,9 6,5 8,7 12,5 16,4 19,0 19,2 16,5 12,8 9,0 6,2 11,4
Piogge (mm) 59 58 54 36 33 23 22 23 37 73 73 63 554
Umidità media (%) 77,8 76,6 75,4 72,9 70,2 65,7 61,8 63,6 70,0 76,0 78,9 78,9 72,3

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Mirto
uva nera da vino

L'economia si basa in maniera equilibrata su agricoltura e allevamento

Risorse Boschive:

Settore Primario:

  • coltivazione dell'ulivo[8] e della vite, sono presenti piccoli allevamenti di ovini, caprini e mucche da latte.

Turismo:

  • Ristoranti.
  • B&B.

Cucina tipica[modifica | modifica wikitesto]

Fegatini

La cucina è basata su pietanze della tradizione contadina della Cucina pugliese.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Itria barocco
  2. ^ L. Morleo, Breve storia di Villa Castelli, opuscolo della direzione didattica della scuola elementare statale di Villa Castelli.
  3. ^ R.Biondi, "Villa Castelli. Dalle proprietà degli Ungaro si sviluppa il paese", in Riflessioni. Umanesimo della pietra, Martina Franca 1987.
  4. ^ R.Biondi, "Villa Castelli: dal feudo al comune. Le grandi trasformazioni agrarie del duca Gioacchino Ungaro", in Riflessioni. Umanesimo della Pietra, Martina Franca 1988
  5. ^ L. Morleo, Dall'autonomia alla costruzione della chiesa, opuscolo della direzione didattica della scuola elementare statale di Villa Castelli.
  6. ^ Regio decreto dell'11 febbraio 1926, n.308, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 3 marzo dello stesso anno, firmato da Vittorio Emanuele III
  7. ^ P.Scialpi, la fede fatta pietra, Edizioni Pugliesi, Martina Franca 2008.
  8. ^ R. Jurlaro, L'ulivo e l'olio nella cultura dei paesi del Mediterraneo, Villa Castelli e l'ulivo : storia, lavoro e tradizione, Villa Castelli 2004
  9. ^ Il sito che elenca i prodotti tipici dei comuni della Puglia, su tipicipuglia.it. URL consultato il 25 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  10. ^ http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=9&t=6138 Marretti
  11. ^ salvelive.com - de beste bron van informatie over salvelive. Deze website is te koop! Archiviato il 12 marzo 2009 in Internet Archive.
  12. ^ Descrizione e preparazione delle Cartellate, su tipicipuglia.it. URL consultato il 30 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]