Alex Chilton (canzone)

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Alex Chilton
singolo discografico
ArtistaThe Replacements
Pubblicazione1987
Durata3:12
Album di provenienzaPleased to Meet Me
GenerePop alternativo[1]
Power pop[2][3]
EtichettaSire
ProduttoreJim Dickinson
Registrazione1987 agli Ardent Studios, Studio B, Memphis
The Replacements - cronologia
Singolo precedente
The Ledge
(1987)
Singolo successivo
Can't Hardly Wait
(1987)

Alex Chilton è un singolo del gruppo musicale statunitense The Replacements, pubblicato nel 1987 come estratto dal quinto album in studio Pleased to Meet Me. La canzone è un omaggio al leader dei Big Star Alex Chilton, che era un idolo della band e ha lavorato con essa in diverse occasioni. Il ritornello della canzone è stato ispirato dal tentativo del frontman dei Replacements Paul Westerberg di complimentarsi per una delle canzoni di Chilton dopo averlo incontrato per la prima volta.

"Alex Chilton" è stato pubblicato come singolo promozionale dall'album ed è stato accompagnato da un video musicale che ha utilizzato materiale dal video censurato della band "The Ledge." La canzone è stata acclamata dalla critica ed è stata dichiarata da diversi giornalisti musicali come una delle migliori del gruppo.

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è un omaggio ad Alex Chilton, cantante principale dei Box Tops e dei Big Star. I Replacements e Chilton condividevano un agente ed erano fan gli uni dell'altro; Chilton aveva anche prodotto alcuni demo per l'album della band del 1985 Tim, anche se l'album finale fu prodotto da Tommy Ramone.[4] Quand il gruppo stava registrano il suo album del 198 Pleased to Meet Me agli Ardent Studios di Memphis, Chilton era spesso presenti. Questi apparve come ospite nell'album, suonando la chitarra nella canzone Can't Hardly Wait." Il frontman dei Replacements Paul Westerberg disse di Chilton: "La sua aura è differente da quella di una persona comune. Potrebbe venire da un altro pianeta."[4]

"Alex Chilton" ebbe origine come demo chiamato "George from Outer Space," che vedeva la presenza di un resto sul roadie dei Replacements.[4] Westerberg cambiò il testo per rendere omaggio a Chilton, che stava vedendo un ritorno di popolarità nella scena del college rock e Westerberg sviluppò "una canzone pop simile a quelle dei Big Star" per la sequenza degli accordi. Il ritornello "I'm in love / With that song" era basato sul primo incontro di Westerberg con Chilton quando, tentando di fare conversazione, Westerberg gli disse: "Sono innamorato di una delle tue canzoni—che canzone era?", essendosi scordato del titolo di "Watch the Sunrise" dei Big Star [4] Il verso "Checkin' his stash by the trash at St. Mark's place" è stato ispirato da un incontro a pranzo tra Westerberg, il manager dei Replacements Peter Jesperson e Chilton.[5]

La band non voleva che Chilton venisse a conoscenza della canzone, temendo di fare una cattiva impressione. Chilton alla fine la udì nella sua forma definitiva mentre era in tour con la band. Chilton la definì "un'ottima canzone" e scherzò "Mi sento come uno di quei fuorilegge leggendari, come John Wesley Hardin o qualcosa del genere."[4]

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

"Alex Chilton" fu pubblicata come singolo promozionale per l'album del 1987 Pleased to Meet Me. Il lato B era la canzone non presente nel disco "Election Day."

Nel 1987 fu pubblicato anche un video musicale. Esso riprese materiale dal video di "The Ledge," anch'essa presente in Pleased to Meet Me.[6][7] Il video di "The Ledge," una canzone che trattava il tema del suicidio, non fu accettato da MTV per il suo contenuto. Materiale aggiuntivo da queste pellicole fu in seguito utilizzato nel 2020 per il video di un'altra canzone di quell'album, "Can't Hardly Wait."

Una versione alternativa comparve in seguito nella versione deluxe di Pleased to Meet Me.[8] La canzone è presente come contenuto giocabile nel videogioco Rock Band 2. Inoltre è presente nel terzo episodio della prima stagione della serie Psych.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Kory Grow di Rolling Stone definì la canzone uno dei due "classici di tutti i tempi" da Pleased to Meet Me, assieme a "Can't Hardly Wait."[9] Kristine McKenna del Los Angeles Times lodò anch'essa la canzone, scrivendo "È difficile immaginare un eroe pop più meritevole [di Chilton] e se Pleased non avesse portato che a rivitalizzare l'interesse attorno al criminalmente sottovalutato Chilton, ciò sarebbe sufficiente a giustificare la sua esistenza."[10] Stephen Thomas Erlewine di AllMusic ha definito la canzone "un brillante, splendente power pop."[2]

La canzone è stata giudicata da diversi giornalisti musicali come una delle migliori dei Replacements. Ultimate Classic Rock l'ha classificata la loro quinta miglior canzone, mentre PopMatters l'ha posizionata al settimo posto, definendola "un'ispirata lettera d'amore da un sottovalutato a quello che l'ha preceduto."[11][12] Diffuser.fm l'ha classificata come la loro settima miglior canzone,[13] mentre The Guardian l'ha piazzata all'ottavo posto[14] e Laura Jane Grace di Against Me! su Louder al nono.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Steve Baltin, What Do The Replacements, Amanda Peet, Warren Zevon, Pj Harvey And Jennifer Jason Leigh Have In Common?, su Forbes, 11 ottobre 2020. URL consultato il 30 novembre 2023.
  2. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, Pleased to Meet Me - The Replacements | Songs, Reviews, Credits, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 30 novembre 2023.
  3. ^ (EN) Mark Richardson, The Replacements: Tim / Pleased to Meet Me / Don't Tell a Soul / All Shook Down, su Pitchfork, 26 settembre 2008. URL consultato il 30 novembre 2023.
  4. ^ a b c d e Bob Mehr, Trouble Boys: The True Story of the Replacements, Hachette Books, 2016, ISBN 978-0-306-82203-2.
  5. ^ (EN) Holly George-Warren, A Man Called Destruction: The Life and Music of Alex Chilton, From Box Tops to Big Star to Backdoor Man, Penguin, 20 marzo 2014, ISBN 978-0-698-15142-0.
  6. ^ (EN) Katrina Nattress, The Replacements Share New 'Can't Hardly Wait' Video, su Spin, 19 settembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2023.
  7. ^ (EN) Elizabeth Aubrey, Watch The Replacements' new vintage-themed video, su NME, 20 settembre 2020. URL consultato il 30 novembre 2023.
  8. ^ (EN) Dave Lifton, Replacements Announce 'Pleased to Meet Me' Box Set, su Ultimate Classic Rock, 16 luglio 2020. URL consultato il 30 novembre 2023.
  9. ^ (EN) Kory Grow, The Replacements' 'Pleased to Meet Me' Box Set Is Filled With Great Music the Band Left in the Fridge, in Rolling Stone, 9 ottobre 2020. URL consultato il 30 novembre 2023.
  10. ^ (EN) Kristine McKenna, 'Pleased' Is a Pleasure, in Los Angeles Times, 26 aprile 1987. URL consultato il 30 novembre 2023.
  11. ^ (EN) Dave Lifton, Top 10 Replacements Songs, su Ultimate Classic Rock, 6 ottobre 2013. URL consultato il 30 novembre 2023.
  12. ^ (EN) Morgan Troper, The 15 Best Songs of the Replacements, su PopMatters, 19 febbraio 2021, p. 3. URL consultato il 30 novembre 2023.
  13. ^ (EN) Michael Gallucci, 10 Best Replacements Songs, su Diffuser.fm, 10 febbraio 2013. URL consultato il 30 novembre 2023.
  14. ^ (EN) Michael Hann, The Replacements: 10 of the best, su The Guardian, 8 aprile 2015. URL consultato il 30 novembre 2023.
  15. ^ (EN) Matt Stocks, The Replacements' 10 best songs, by Against Me!'s Laura Jane Grace, su Louder, 19 ottobre 2016. URL consultato il 30 novembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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