Alberto Salietti

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Alberto Salietti (Ravenna, 15 marzo 1892Chiavari, 19 settembre 1961) è stato un pittore italiano.

Paesaggio di Valseriana (1922), Parma, collezione privata

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Ravenna il 15 marzo 1892, figlio e nipote di decoratori murali. Figlio di Silvio e Giulia Orselli figlia e nipote di pittori affreschisti.

Dopo aver iniziato a lavorare con il padre, frequenta fino al 1914 l'Accademia di Brera, ove ha come maestri Cesare Tallone e Mentessi.

Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, riprende la sua attività, esponendo dal 1920 alle Biennali di Venezia (nel 1942, ricevendo il Gran Premio per la pittura). Altre esposizioni: l’Internazionale di Barcellona, 1929; l’Internazionale di Budapest, 1936; la Mostra dell'Istituto Carnegie di Pittsburg, 1936; l'Esposizione mondiale di Parigi, 1937; la II e III Quadriennale Roma; la mostra La Bella Italiana, a Milano, nel 1952; il Premio Marzotto, nel 1955 e 1956; il Premio Garzanti nel 1957; il Premio del Comune di Milano nel 1959; la medaglia d'oro a Firenze, al Premio del Fiorino, nel 1961; la XXII Biennale d'Arte alla Permanente di Milano, nel 1961, il premio Bagutta-Vergani.

Salietti è fra i pittori che l'imprenditore Giuseppe Verzocchi contatta per la sua grande raccolta di quadri sul tema del lavoro: Salietti realizza così La vendemmia (1949-1950), quadro che, insieme all'Autoritratto, è oggi conservato nella Collezione Verzocchi, presso la Pinacoteca Civica di Forlì.

È uno dei fondatori del Novecento Italiano, movimento del quale ha ricoperto il ruolo di segretario. I suoi principali soggetti sono paesaggi, ritratti e nature morte. Ha opere in pubbliche gallerie: a Roma (Galleria nazionale d'arte moderna), Firenze, Milano, Torino, Berlino, Zurigo, Monaco, Berna, Montevideo, Cleveland, Mosca, Parigi, Varsavia. Dopo la sua morte, una mostra commemorativa gli venne dedicata a Milano, nel 1964, al Palazzo della Permanente; nel 1967, a Milano, alla Galleria Gian Ferrari; nuovamente alla Gian Ferrari, nel 1969, per le tempere; nel 1970, a La Panchetta di Bari; nel 1971, ancora a Milano, alla Galleria Cortina, per le opere grafiche. Una mostra postuma venne pure organizzata dall'Azienda di Soggiorno e Turismo di Chiavari, nel 1972, a Palazzo Torriglia, con una selezione di opere pittoriche e grafiche.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nebbia U., Alberto Salietti, Milano 1925;
  • Il Pittore Alberto Salietti, Galleria Pesaro, Milano, 1931
  • Torriano P., Alberto Salietti, Hoepli, Milano, 1934
  • Nebbia U., Alberto Salietti, Hoepli, Milano, 1942
  • Negro S., Pietre di Roma: dipinti di Alberto Salietti: tempere, All'insegna del pesce doro, Milano, 1946
  • Salietti alla Galleria Barbaroux, Galleria Barbaroux, Milano, 1950
  • Titta Rosa G., Alberto Salietti, Hoepli, Milano, 1952
  • Salietti, Imprimart, Milano, 1956 (?)
  • Alberto Salietti, Galleria L'Annunciata, Milano, 1957
  • D'Aloisio da Vasto C., Vedute di Roma di Alberto Salietti - Palazzo delle Esposizioni, Esperia, Milano, 1958
  • Vergani O., Alberto Salietti, EPI, Milano, 1960
  • Alberto Salietti: nature morte, Galleria Gian Ferrari, Milano, 1967
  • Alberto Salietti: tempere, Galleria Gian Ferrari, Milano, 1969
  • Valsecchi M., Alberto Salietti - opere grafiche, Sansoni, Milano, 1971
  • Mostra postuma di Alberto Salietti - Palazzo Torriglia - Chiavari, Ist. Grafico S. Basile, Genova, 1972
  • Ghilardi M., Alberto Salietti (1892-1961), Galleria Ponte Rosso, Milano, 1977
  • Ghilardi M., Salietti 100 disegni, Consonni, Milano, 1987
  • Gian Ferrari C., Alberto Salietti. Un artista di "Novecento". Catalogo della mostra Genova, Villa Croce, 16 gennaio - 27 marzo 1997, Skira, Milano, 1997
  • De Stasio M., Alberto Salietti : una collezione in mostra, Anfiteatro Arte, Milano, 2000

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