Alberto I di Vermandois

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Alberto I
Conte di Vermandois
In carica943 - 987
PredecessoreErberto II
EredeErberto III
SuccessoreErberto III
Nome completoAdalberto
Altri titolisignore di San Quintino
Nascitaca. 916
Morte8 settembre 987
Dinastiacarolingia
PadreErberto II
MadreAdele
ConiugiErsinda
Gerberga
FigliErberto
Ottone
Liudolfo e
Eleonora, di secondo letto
Religionecattolica

Alberto o Adalberto di Vermandois detto il Pio (916 circa – 8 settembre 987) fu conte di Vermandois e signore di San Quintino, dal 943 alla sua morte.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Come ci conferma il cronista Flodoardo nei suoi Flodoardi Annales Alberto o Adalberto era il figlio (maschio quartogenito) del conte di Vermandois, di Meaux, di Soissons e di Madrie[1] e di Vexin, signore di Peronne, Senlis e San Quintino e futuro conte di Troyes, Erberto II[2](880943) (discendente del re d'Italia, Bernardo, nipote di Carlo Magno) e di Adele (ca. 895- ca. 931), l'unica figlia del marchese di Neustria e futuro re di Francia, Roberto I, e di Adele del Maine, come è indicato nelle Europäische Stammtafeln[3], vol II, cap. 10 (non consultate). La Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, citandoli nell'anno 920, conferma la parentela tra Erberto II e Roberto I.[4]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Quando suo padre, Erberto II, fondatore della prima casa di Champagne, morì il 23 febbraio 943[5], la divisione dei titoli e dei domini tra i figli avvenne sotto la guida del loro zio[6], Ugo il Grande[7]:

Nella sua Histoire de la ville de Guise, l'abate Pécheur, ricorda il conte Alberto come un buon cristiano che, con la moglie Ersinda, si dedicò a riparare monasteri e abbazie (tra cui quella di Homblières) e a costruirne di nuovi (Mont-Saint-Quentin)[8]. L'abate Pécheur ricorda inoltre che Alberto costruì, nel 945, l'abbazia di Saint-Michel a Rochefort, mentre la moglie Ersinda, nel 947, vicino a Bucilly fondò un monastero benedettino[8]. Secondo il Dictionnaire historique des communes de l'Aisne, invece il monastero fu fondato dalla seconda moglie di Alberto, Gerberga[9]

Secondo Christian Settipani, sostenne suo fratello Ugo nel tentativo di conservare l'arcidiocesi di Reims[10], anche dopo che Ugo, nel 946, secondo gli Annales Remenses, era stato costretto a lasciare la diocesi di Reims[11] e lottò contro il re dei Franchi occidentali, Luigi IV d'Oltremare[12].
Solo dopo che Ugo, nel 948, era stato dichiarato, da un sinodo illegittimo arcivescovo e scomunicato da papa Agapito II[13], Alberto rinunciò alla lotta e, nel 949, sempre secondo il Settipani giurò fedeltà al re Luigi IV e divenne uno dei suoi sostenitori[10].

Alla morte del re di Francia, Luigi V, nel 987, sempre secondo Settipani, cercò di opporsi all'elezione di Ugo Capeto, ma dovette sottomettersi[10]. Infatti Ugo venne proclamato e incoronato re a Noyon, il 3 luglio 987.

Poco dopo questi avvenimenti, Alberto morì[10];Francia; secondo lo storico francese Christian Settipani specializzato nella genealogia dei personaggi dell’Antichità e dell'Alto Medioevo, Alberto morì nel 987.

Matrimoni e discendenza[modifica | modifica wikitesto]

In prime nozze Alberto aveva sposato Ersinda, di cui si hanno testimonianze[8], ma non si conoscono gli ascendenti e dalla quale Alberto non ebbe figli.

Verso il 950 sposò Gerberga (935- dopo il 7 settembre 978), figlia di Gilberto di Lotaringia e di Gerberga di Sassonia, che, in seconde nozze, aveva sposato il re dei Franchi occidentali, Luigi IV d'Oltremare. Che Gerberga fu moglie di Alberto, risulta dall'elenco dei membri della casa di Vermandois che si trova nella cattedrale di Parigi (nell'ordine "Albertus comes, Girberga comitissa, Harbertus, Otto, Lewultus, etc...)[14]. Da Gerberga Alberto ebbe quattro figli[10]:

  • Erberto come risulta dall'elenco dei membri della casa di Vermandois che si trova nella cattedrale di Parigi (nell'ordine "Albertus comes, Girberga comitissa, Harbertus, Otto, Lewultus, ecc....) (ca. 9531015), Conte di Vermandois,
  • Ottone come risulta dall'elenco dei membri della casa di Vermandois che si trova nella cattedrale di Parigi (nell'ordine "Albertus comes, Girberga comitissa, Harbertus, Otto, Lewultus, ecc....)[10] (ca. 955-986/7), conte di Ivois e fondatore della contea di Chiny,
  • Liudolfo come risulta dall'elenco dei membri della casa di Vermandois che si trova nella cattedrale di Parigi (nell'ordine "Albertus comes, Girberga comitissa, Harbertus, Otto, Lewultus, ecc....)[10] (957- prima del 9 novembre 986), vescovo di Noyon, dal 978 (consacrato nel 979[10])
  • Eleonora, che, secondo l'abate Pécheur, aveva sposato Gualtiero di Saint-Aubert (Gauthier de Saint-Aubert aveva sposato una sorella del conte di Vermandois[15] e poche righe dopo la nomina: Eleonora[15]).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Pipino I di Vermandois Bernardo d'Italia  
 
Cunegonda  
Erberto I di Vermandois  
 
 
 
Erberto II di Vermandois  
 
 
 
Liutgarda di Morvois  
 
 
 
Alberto I di Vermandois  
Roberto il Forte Roberto III di Hesbaye  
 
Wiltrude di Orléans  
Roberto I di Francia  
Adelaide d'Alsazia Ugo di Tours  
 
Ava/Bava  
Adele di Neustria  
 
 
 
Adele del Maine  
 
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La contea di Madrie, tra il VI ed il X, secolo occupava un territorio corrispondente all'attuale Nord-Est del dipartimento dell'Eure
  2. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Flodoardi Annales, anno 950, Pag 399 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  3. ^ Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  4. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontiums, anno 920, pag. 756 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Flodoardi Annales, anno 943, Pag 389 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2014).
  6. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Flodoardi Annales, anno 943, Pag 390 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
  7. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà della Francia del nord-HERIBERT II.
  8. ^ a b c (FR) L'abbé Pécheur, Histoire de la ville de Guise, pag. 47.
  9. ^ (FR) Melleville, Dictionnaire historique des communes de l'Aisne, pag. 167.
  10. ^ a b c d e f g h (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della Francia del nord-ADALBERT.
  11. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XIII, Annales Remenses, anno 932, Pag 82.
  12. ^ Settipani (1993), pag. 236
  13. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus III, Flodoardi Annales, anno 948, pag. 395 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2014).
  14. ^ (LA) Obituaires de Sens Tome I.2, Eglise cathedrale de Paris, pag. 1015.
  15. ^ a b (FR) L'abbé Pécheur, Histoire de la ville de Guise, pag. 51.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Vermandois Successore
Erberto II 943-987 Erberto III