Aino Aalto

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Aino Maria Aalto

Aino Maria Aalto, cognome da nubile Marsio, fino al 1906 Mandelin (Helsinki, 25 gennaio 1894Helsinki, 13 gennaio 1949), è stata un architetto e designer finlandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Helsinki, completò la sua istruzione nel 1913 presso la Helsingin Suomalainen Tyttökoulu (scuola finlandese per ragazze di Helsinki). Iniziò a studiare architettura lo stesso anno presso la Helsinki University of Technology e si laureò nel 1920. Quello stesso anno andò a lavorare per l'architetto Oiva Kallio di Helsinki. Nel 1923 si spostò nella città di Jyväskylä per lavorare nello studio dell'architetto Gunnar A. Wahlroos, ma l'anno seguente cambiò e iniziò a lavorare con Alvar Aalto che era da poco diventato suo marito. I coniugi Aalto trascorsero la loro luna di miele nel Nord Italia. Era piuttosto comune all'epoca per i giovani architetti scandinavi andare in Italia a studiare l'architettura vernacolare e questo ebbe una profonda influenza sull'architettura scandinava durante gli anni venti, inclusi quindi i coniugi Aalto, sviluppando lo stile definito come classicismo nordico.

Gli Aalto spostarono il loro ufficio a Turku nel 1927 e cominciarono a collaborare con l'architetto Erik Bryggman. Nel 1933 traslocarono ancora, questa volta per tornare a Helsinki. Gli Aalto progettarono e costruirono una casa-ufficio (1935-36) per loro stessi a Munkkiniemi, un suburbio di Helsinki, ma dopo la sua morte, soprattutto per motivi di spazio, Alvar Aalto progettò un ufficio distaccato dall'abitazione, costruito nei dintorni (1954-55).

Il ruolo di Aino Aalto nella progettazione delle opere architettoniche attribuite ad Alvar Aalto non è mai stato completamente chiarito. I loro primi lavori furono piccoli edifici, come le ville estive in stile nordico classico. Tra queste spicca la villa estiva che gli Aalto progettarono per loro stessi, Villa Flora, sita in Alajärvi e costruita a partire dal 1926 (poi ampliata nel 1938).
Si sa che nella fase di progettazione Aino si concentrasse soprattutto nel design degli interni (come per la famosa Villa Mairea a Noormarkku del 1937-39), ma anche dell'arredamento (come per il Sanatorio di Paimio del 1927-29). Nel 1935 gli Aalto, insieme a Maire Gullichsen (loro cliente per Villa Mairea) e Nils-Gustav Hahlin, fondarono la Artek, una società che vendeva impianti di illuminazione e arredamento disegnati dagli Aalto. A metà degli anni venti gli Aalto furono i primi architetti in Finlandia ad adottare uno stile razionalista, proveniente dall'Europa centrale. Nel lavoro di Aino Aalto questo coincise con il suo ingresso nel padiglione finlandese della Esposizione universale di New York del 1939, il cui primo premio, tuttavia, venne vinto da Alvar Aalto.

il bicchiere disegnato per Iittala

Aino Aalto inoltre disegnò molti oggetti in vetro per l'azienda finlandese Iittala. Il suo più famoso bicchiere è tuttora in vendita e alcune varianti più grossolane sono state create da altre aziende (come ad esempio IKEA). Ha anche collaborato col marito nella creazione del celebre Vaso Savoy nel 1936.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Erkki Helamaa e Jari Jetsonen, Alvar Aalto Summer Houses, Rakennustieto, Helsinki, 2007
  • Ulla Kinnunen (ed), Aino Aalto, Alvar Aalto Museum, Jyväskylä, 2004
  • Renja Suominen-Kokkonen, Aino and Alvar Aalto. A shared journey: Interpretations of an everyday modernism. Jyväskylä, Alvar Aalto Museum, 2007
  • Antonello Alici, “Aino e Alvar Aalto risonanze italiane”, Palermo, Edizioni Caracol, 2018

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