Abell 209

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Abell 209
Ammasso di galassie
Abell 209
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta01h 31m 53.0s
Declinazione-13° 36′ 34″
Distanza2,546 miliardi a.l.  
Redshiftz = 0,209
Velocità radiale61.757 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso di galassie
Altre designazioni
ACO 209, ClG 0129.5-1350, MCXC J0131.8-1336, BAX 022.9895-13.5764, RXC J0131.8-1336, 1RXS J013152.8-133651
Mappa di localizzazione
Abell 209
Categoria di ammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 01h 31m 53s, -13° 36′ 34″

Abell 209 è un ammasso di galassie situato in direzione della costellazione della Balena alla distanza di oltre 2,5 miliardi di anni luce dalla Terra. Inserito nell'omonimo catalogo[1] redatto da George Abell nel 1958, ha una classe di ricchezza 3 (in classe 3 sono gli ammassi costituiti da 130-199 galassie) ed è del tipo II-III secondo la Classificazione di Bautz-Morgan.

È stato uno dei 25 ammassi di galassie studiati con il Telescopio spaziale Hubble nel corso di una campagna di osservazioni denominata Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble (CLASH)[2] nel corso di un periodo di tre anni e mezzo (2010-2013). Il suo redshift è stato ricalcolato, ora stimato z = 0,209 (in precedenza 0,206)[3].

Abell 209 si trova nelle vicinanze di Abell 222 da cui è separato dalla distanza di 19,2 Megaparsec (circa 62,6 milioni di anni luce)[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) George O. Abell, Harold G. e Jr. Corwin, A catalog of rich clusters of galaxies, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 70, 1º maggio 1989, DOI:10.1086/191333. URL consultato il 23 luglio 2016.
  2. ^ Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble (CLASH), su archive.stsci.edu. URL consultato il 23 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
  3. ^ (EN) M. Annunziatella, A. Mercurio e A. Biviano, CLASH-VLT: Environment-driven evolution of galaxies in the z = 0.209 cluster Abell 209, in Astronomy & Astrophysics, vol. 585, 1º gennaio 2016, DOI:10.1051/0004-6361/201527399. URL consultato il 23 luglio 2016.
  4. ^ (EN) F. Durret, T. F. Laganá e C. Adami, The clusters Abell 222 and Abell 223: a multi-wavelength view, in Astronomy and Astrophysics, vol. 517, 1º luglio 2010, DOI:10.1051/0004-6361/201014566. URL consultato il 23 luglio 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Oggetti del profondo cielo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di oggetti non stellari