Wikipedia:Attendibilità di Wikipedia

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Disambiguazione – "Attendibilità" rimanda qui. Se stai cercando la pagina che tratta della necessità che le fonti utilizzate siano attendibili e pubblicate, vedi Wikipedia:Fonti attendibili.
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In questa pagina vengono descritti quei meccanismi che regolano l'accuratezza e l'attendibilità dei testi presenti in it.wiki, oltre alle strategie da adottare per fare in modo che tali meccanismi diventino più efficienti.

Se desideri partecipare al dibattito sull'attendibilità dei testi in Wikipedia vedi Discussioni Wikipedia:Attendibilità dei testi. Per le linee guida di Wikipedia vedi Wikipedia:Verificabilità.

Concetto generale

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Giudicare Wikipedia sui parametri di altre enciclopedie sarebbe un errore di approccio, poiché Wikipedia utilizza un sistema diverso di concepire la condivisione del sapere.

Come previsto dal primo e dal secondo pilastro (5 pilastri), Wikipedia non è una fonte primaria, ma piuttosto uno strumento di divulgazione secondario e terziario, ovvero si basa su quanto fonti attendibili hanno già affermato in precedenza, citandole. Non sono quindi i contenuti di Wikipedia in quanto tali a essere direttamente attendibili, come invece avviene nelle tradizionali enciclopedie, ma piuttosto le fonti citate e le informazioni verificabili utilizzate per scriverli, approccio che, se seguito scrupolosamente e in modo neutrale, rende di conseguenza attendibili anche i testi stessi.

Wikipedia è una fonte a cui chiunque può accedere ma, per sua natura, non può assicurare l'attendibilità dei propri testi: è infatti una fonte dinamica. Questa caratteristica è una delle più notevoli differenze rispetto alle enciclopedie tradizionali e ha degli aspetti positivi e negativi. Un'enciclopedia tradizionale fornisce una informazione (auspicabilmente) attendibile, ma cristallizzata nelle pagine, spesso omologata alla visione dominante (se non altro per ragioni di spazio) e che non ammette discussione, non ammette confronto, né possibilità di correzione (se non nel lungo periodo) in quanto fornisce un sapere che "viene dall'alto", in un approccio cosiddetto top-down.

Wikipedia, al contrario, è una nuova concezione di enciclopedia.[1] Un'enciclopedia rivolta ai lettori e costruita dai lettori (nel solco didattico del "discente attivo"). Wikipedia invita chiunque a modificare le proprie voci, ovvero invita la società a costruire il proprio sapere in modo autonomo, con approccio critico individuale ma anche collegiale, appropriandosi del proprio sapere e delle proprie conoscenze, invece di accettarle passivamente dall'esterno.

L'atteggiamento critico di un wikipediano nella vignetta di Randall Munroe

Wikipedia non può essere considerata un'enciclopedia sempre attendibile nel senso tradizionale: vuole infatti riformulare il concetto stesso di attendibilità, sostituendolo piuttosto con quello di verificabilità. Ogni affermazione deve poter essere controllabile facilmente, affinché il lettore capisca ciò che sta leggendo, chi lo ha scritto, quello che significa e il motivo per cui è stato scritto, invece di limitarsi ad accettarlo acriticamente per corretto. Per questo motivo uno dei motti di Wikipedia è cita le fonti, attendibili, o «citazione necessaria» (in inglese citation needed).

In effetti lo scopo di Wikipedia non è stabilire quale sia la "Verità" assoluta: la finalità è piuttosto quella di dare un quadro completo delle diverse teorie affinché il lettore possa formarsi autonomamente una convinzione, un'idea o un'opinione. Per questo un altro pilastro è che Wikipedia ha un punto di vista neutrale.

Date queste premesse, se vengono seguite le linee guida, è consequenziale che le voci di Wikipedia finiscano per raggiungere una buona dose di attendibilità anche nel senso tradizionale, proprio perché ciascuno può modificare le voci. Nelle parole di John Stuart Mill:

«È sentimentalismo inutile pensare che la verità semplicemente in quanto tale abbia un qualche potere intrinseco, negato all'errore, di prevalere contro le segrete e il rogo. Gli uomini non hanno più zelo per la verità di quanto non ne abbiano spesso per l'errore, e un'adeguata applicazione di sanzioni legali o anche soltanto sociali riuscirà in generale ad arrestare la diffusione di entrambi. Il reale vantaggio della verità è che quando un'opinione è vera la si può soffocare una, due, molte volte, ma nel corso del tempo vi saranno in generale persone che la riscopriranno, finché non riapparirà in circostanze che le permetteranno di sfuggire alla persecuzione fino a quando si sarà sufficientemente consolidata da resistere a tutti i successivi sforzi di sopprimerla.»

Critiche e modalità di risoluzione

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Non problemi

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  • Copertura: la copertura di molti argomenti è ancora insufficiente (per esempio vi è una buona copertura per ciò che riguarda fisica, matematica ed informatica, molto minore per altre materie).
    • Non avere una copertura completa significa semplicemente che non si può usare Wikipedia come tuttologo, ma non è un problema: chi non trova quello che cerca si rivolgerà a qualche altra fonte (cercando, per esempio, nelle altre sezioni linguistiche di Wikipedia, o altrove, come nei collegamenti esterni o nelle fonti cartacee indicate nella voce). Inoltre è possibile che col passare del tempo ogni lacuna informativa, se considerata enciclopedica, verrà colmata.
  • Disomogeneità: mancanza di omogeneità, a voci esaurienti in tutto se ne possono affiancare altre molto meno ricche.
    • La risposta è più o meno simile alla precedente, con la differenza che a volte è meglio avere poco piuttosto che nulla: da qui il concetto di abbozzo di voce (stub).
  • Mediocrità: l'approfondimento delle voci tende a non superare un livello medio o medio-alto (ovvero non si entra mai nella grande specializzazione).
    • È un limite intrinseco di Wikipedia, come del resto di una qualunque enciclopedia generalista, cartacea o elettronica che sia, che sono opere divulgative non specialistiche.
  • Errori: l'ignoranza dei contributori può implicare l'inserimento di informazioni sbagliate.
    • In genere gli errori vengono risolti a medio termine, perché prima o poi qualcuno che conosce l'argomento passa e corregge. Nel breve termine, alcuni ritengono che Wikipedia sia più autorevole dei quotidiani (che spesso contengono errori marchiani) ma meno di un'enciclopedia, almeno per le voci con una cronologia scarsa. Si può girare la cosa in positivo, ricordando che si deve sempre vagliare un'informazione senza accettare ogni cosa acriticamente.

Problemi aperti

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  • Oggettività: molte voci, per esempio sulla storia d'Italia, sembrano spesso mantenersi in equilibrio precario e sembra che difficilmente, anche con il passare del tempo, si arriverà a una posizione condivisa e in qualche modo "oggettiva".
    • Questo è il punto più difficile da gestire, non tanto perché la Treccani sia necessariamente più oggettiva, quanto perché un'enciclopedia "classica" ha un gruppo di persone che supervisiona tutto, e quindi al limite si può intuire quale sia la tendenza di questo gruppo. In Wikipedia, le pagine più frequentate sono probabilmente abbastanza oggettive, poiché le "lotte di modifica", in genere, portano a un equilibrio delle pagine. Bisogna però considerare che l'utente medio non si accorge del continuo lavoro di revisione, visto che di solito non controlla la cronologia. Ci potrebbe essere un miglioramento nel caso ci fosse un gruppo di persone ufficialmente curatrice di specifiche sezioni, e una maggiore fruibilità della cronologia, mettendo così in evidenza la storia della pagina.
  • Vandalismi: Cosa fare contro la malafede o malizia dei contributori?
    • Con quello dell'oggettività, questo è il punto più debole del modello di Wikipedia. Mentre le parolacce aggiunte alle pagine sono poco importanti (perché vengono facilmente notate e cancellate), esistono vandalismi più sottili, che riguardano informazioni molto specifiche e che per questo potrebbero passare inosservati per molto tempo. Al momento non vi sono soluzioni definitive al problema. Vedi anche: Wikipedia:Gestione del vandalismo, Wikipedia:Contenuti promozionali o celebrativi.
  1. ^ Anche quando Diderot e d'Alembert iniziarono a scrivere l'Encyclopédie nel periodo illuminista non lo fecero alla stessa maniera di come si faceva alla loro epoca, perché alla base della loro opera c'era una diversa visione del pensiero.

Pagine correlate

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