Via Toledo
Via Toledo | |
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Nomi precedenti | Via Roma |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Città | ![]() |
Circoscrizione | Municipalità 1 |
Quartiere | San Ferdinando |
Codice postale | 80134, 80132 |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Pavimentazione | porfido |
Collegamenti | |
Intersezioni | piazza Dante |
Mappa | |
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«Dopo cena ho passeggiato per un'ora in via Toledo.
Folle di gente, si può a malapena distinguerla da Broadway»
Via Toledo è una delle arterie principali di Napoli ed è lunga circa 1,2 km.
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]La strada inizia da Piazza Dante e termina in Piazza Trieste e Trento. Nella sequenza della strada si diramano altre arterie di notevole importanza, piazze, chiese e palazzi nobiliari. La via è una delle tappe delle uscite napoletane e della vita culturale della città fin dal XVI secolo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536 su progetto degli architetti regi Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa. La strada correva lungo la vecchia cinta muraria occidentale di epoca aragonese che per gli ampliamenti difensivi proprio di don Pedro fu resa obsoleta e quindi eliminata.
Nel corso dei secoli la sua fama è stata accresciuta tramite i viaggi del Grand Tour e di alcune citazioni nelle canzoni napoletane.
Il 15 maggio 1848 la via fu teatro della repressione messa in atto da Ferdinando II contro i liberali napoletani che difendevano la costituzione da poco ottenuta; vi furono innalzate barricate espugnate dai reparti di mercenari svizzeri dell'esercito con numerosi morti e il successivo saccheggio di Palazzo Cirella.
Tra gli anni trenta e la metà del XX secolo, una zona a oriente della via è stata modificata dagli sventramenti per il "risanamento" del Rione Carità (l'attuale zona dei Guantai Nuovi-via Cervantes) e la successiva costruzione (al posto degli antichi palazzi) di edifici di volumetria eccezionale rispetto alla struttura viaria, ben rappresentativi della speculazione edilizia avvenuta nel periodo dell'amministrazione laurina.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f1/Sommer%2C_Giorgio_%281834-1914%29_-_n._6110_-_Napoli_-_via_Roma_-_ca._1870.jpg/211px-Sommer%2C_Giorgio_%281834-1914%29_-_n._6110_-_Napoli_-_via_Roma_-_ca._1870.jpg)
Dal 18 ottobre del 1870 al 1980 la strada si è chiamata Via Roma in onore della neocapitale del Regno d’Italia (oggi via Roma a Napoli è una strada del quartiere Scampia)[1]. La denominazione via Roma per indicare via Toledo è però in parte sopravvissuta nell'uso popolare.
Nel 2012 viene inaugurata lungo la via la stazione Toledo della Metropolitana di Napoli.
Via Toledo è, a partire da via Armando Diaz fino a piazza Trieste e Trento, interamente adibita a transito pedonale.
Nella cultura
[modifica | modifica wikitesto]Fra i molti viaggiatori italiani ed europei che, impegnati nel Grand Tour, fecero tappa in via Toledo e la descrissero, si annoverano Vittorio Alfieri,[2] Charles Burney e Stendhal. Quest'ultimo in particolare scrisse:[3]
«Parto. non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo.»
Anche Giacomo Leopardi, nei suoi ultimi anni di vita trascorsi proprio a Napoli, era solito passeggiare lungo via Toledo.[4]
Nella celebre canzone napoletana Reginella (1917), il cui testo fu scritto da Libero Bovio, l’accorata contemplazione di un connubio d’amore ormai finito rinasce o è alimentata nell’io narrante dalla visione della figura femminile due giorni prima in via Toledo:
«Fuje ll'autriere ca t'aggio ncuntrata? / Fuje ll'autriere, a Tuleto, gnorsì...»
In un’altra notissima canzone partenopea, Tu vuò fà l'americano (1956) di Renato Carosone, con testo di Nisa, il personaggio satireggiato cammina pavoneggiandosi chiassosamente per via Toledo:
«Passa scampanianno pe Tuleto / comm'a nu guappo, pe se fà guardà.»
Lista degli edifici storici
[modifica | modifica wikitesto]La strada è una delle principali mete turistiche della città offrendo un numero elevato di edifici civili e religiosi monumentali, nonché congiungendo due importanti piazze cittadine.
Ecco un elenco quasi esaustivo degli edifici d'interesse storico e artistico che si ammirano da Piazza Trieste e Trento, passando per Piazza Carità, fino a Piazza Dante):
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4f/Via_Toledo_in_Napoli.jpg/220px-Via_Toledo_in_Napoli.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6f/Via_Toledo%2C_Naples%2C_Campania%2C_Italy%2C_South_Europe-7.jpg/220px-Via_Toledo%2C_Naples%2C_Campania%2C_Italy%2C_South_Europe-7.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bf/Palazzo_Doria.jpg/220px-Palazzo_Doria.jpg)
- Palazzo D'Alessandro di Pescolanciano (ingresso in via Nardones);
- Palazzo Cirella;
- Galleria Umberto I;
- Palazzo Berio;
- Palazzo Barbaja;
- Palazzo De Sinno;
- Palazzo del Banco di Napoli;
- Palazzo Zevallos;
- Palazzo in via Trinità degli Spagnoli n.5 (ingresso nell' omonima strada)
- Palazzi Pandone;
- Palazzo in vico Tre Re a Toledo n.60;
- Palazzo Monaco di Lapio;
- Palazzo Cordua (ingresso in vico Giardinetto)
- Palazzo in via Emanuele De Deo n.4 (ingresso nella sopracitata strada)
- Palazzo Lieto;
- Palazzo Valcarcel;
- Palazzo Tocco di Montemiletto;
- Palazzo Alchemia;
- Palazzo Ciaravella;
- Palazzo della Banca Nazionale del Lavoro;
- Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Toledo;
- Palazzo Buono;
- Palazzo Tagliavia;
- Palazzo Cavalcanti;
- Palazzo del Nunzio Apostolico;
- Palazzo Trabucco (ingresso in via San Liborio);
- Palazzo Mastelloni;
- Palazzo INA;
- Palazzo Della Porta;
- Chiesa di San Nicola alla Carità;
- Palazzo in via Toledo n.380
- Palazzo Medici Acquaviva;
- Palazzo Frattapiccola;
- Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo;
- Palazzo Carafa di Maddaloni (ingresso in vico Maddaloni);
- Palazzo Doria d'Angri;
- Basilica dello Spirito Santo;
- Palazzi Brunasso;
- Palazzo in via Toledo n.16
- Palazzo De Rosa di Carosino;
- Palazzo Petagna (ingresso in via Cisterna dell'Olio);
- Palazzo Bruno (ingresso in via Tarsia).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fu il Sindaco Paolo Emilio Imbriani a deliberarlo, decisione impopolare che suscitò numerose reazioni contrarie, a cominciare da quella dello storico Bartolommeo Capasso che, nonostante fosse dichiaratamente a favore dell'unità d'Italia, definì la scelta «una denominazione che non ha guari, disconoscendosi la storia si è voluta in altro mutare». In città si diffuse una strofetta che recitava: «Nu ritto antico, e 'o proverbio se noma, rice: tutte 'e vie menano a Roma; Imbriani, 'a toja è molto diversa, non mena a Roma ma mena a Aversa» (ad Aversa si trovava infatti la prima struttura manicomiale in Italia, la Real Casa dei matti aperta nel 1813).
- ^ Damiano D'Ascenzi, Alfieri e Leopardi a Napoli tra resoconto autobiografico e cronaca epistolare, in Rivista di letteratura italiana, 2021. URL consultato il 28 marzo 2022.
- ^ Stendhal, Rome, Naples et Florence, a cura di H. Martineau, III, Paris, Le Divan, 1927, p. 22. URL consultato il 19 agosto 2014.«citazione dell'8 marzo 1817»
- ^ Antonio Ranieri, Notizia intorno alla vita ed agli scritti di Giacomo Leopardi, Napoli, 1845, p. 21
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Romualdo Marrone, Le strade di Napoli, vol. 2, Roma, Newton & Compton, 2004, ISBN 88-541-0068-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Strade di Napoli
- Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga
- Toledo (metropolitana di Napoli)
- Monumenti di Napoli
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikiquote contiene citazioni di o su via Toledo
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su via Toledo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chi ha ucciso Via Roma… pardon, Via Toledo?, su napoli.com.
- Via Toledo e le sue ricchezze - Vesuviolive.it, su vesuviolive.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315170752 |
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