Sofia (AFI: ˈsɔfja;[1][2] in bulgaroСофия?, Sofija, AFI: ['sɔfija]) è la capitale e la più grande città della Bulgaria. È il principale centro amministrativo, industriale, culturale e dei trasporti di tutto il Paese, di cui costituisce un distretto a sé stante. Con una popolazione di 1 221 785 abitanti, a cui se ne aggiungono altrettanti considerando l'area metropolitana,[3] è anche la città più estesa e densamente popolata della Bulgaria.
Cinque passi montani portano alla città, il Vladajski, il Dragomanski, il Petrohanski, il Botevgradski e Vitinya. Attraverso di loro nell'antichità passavano importanti vie di comunicazione che collegavano il mare Adriatico e l'Europa centrale con il mar Nero, il mar Egeo e il Medio Oriente. Grazie alla sua posizione centrale nella penisola balcanica, Sofia è stata anche nel passato una città grande e florida.
Attraverso Sofia scorrono alcuni torrenti, i più importanti dei quali sono il Vladajska, il Bojanska ed il Perlovska. Attraverso i quartieri orientali scorre il fiume Iskăr, ma in questo suo tratto non ha ancora una grande portata. Sofia è famosa dall'antichità per le sue numerose fonti termali (di cui 15 hanno una portata comune di 130 litri/s), mentre negli ultimi 60 anni sono stati costruiti anche laghi e bacini artificiali. Sofia ha una superficie di 492 km² e si trova a circa 560 metri sopra il livello del mare.
Sofia ha un clima continentale con notevoli escursioni termiche. Il mese più caldo è agosto, mentre il più freddo è gennaio. Al 1936 la temperatura media annuale era di +10,0 °C e da allora si è alzata di +0,5 °C.[4] La città riceve circa 650 mm di precipitazioni con un massimo d'estate e un minimo in autunno.
Fondata nel VII secolo a.C. Ha avuto molti nomi nel corso della sua storia e i resti della città antica sono visibili ancora oggi. Sofia fu in origine un insediamento dei Traci chiamato Sardica. Venne conquistata dai Romani nel 29 a.C. e divenne la capitale della Dacia. Venne distrutta dagli Unni nel 447. La città fu ricostruita dall'imperatore bizantinoGiustiniano I e ribattezzata Triadiza. Nota come Srědec’ (Срѣдецъ) sotto i Bulgari, venne rinominata Sofia (che significa "saggezza" in greco) nel 1376. Sofia venne conquistata dall'Impero ottomano nel 1382 e divenne la capitale della provincia turca di Rumelia. Liberata dai Russi nel 1878, divenne la capitale della Bulgaria indipendente nello stesso anno. Durante la seconda guerra mondiale i Russi occuparono nuovamente Sofia e la Bulgaria, deponendo il governo filo-tedesco.
Cattedrale di Aleksandăr Nevski.Particolare della Cattedrale dedicata ad Aleksandăr Nevski, Sofia
La Cattedrale di Santa DomenicaLa cattedrale di Aleksandăr Nevski (in bulgaroХрам-паметник Свети Александър Невски?, Hram-pametnik Sveti Aleksandăr Nevski) è la cattedrale ortodossa di Sofia. Costruita in stile neo-bizantino in memoria dei 200 000 soldati russi caduti nella guerra turco-russa (1877–1878), fu progettata dall'architetto russo Aleksandăr Pomerancev (in bulgaroАлександър Померанцев?), con l'aiuto di Aleksandăr Smirnov (in bulgaroАлександър Cмирнов?) e Aleksandăr Jakovlev (in bulgaroАлександър Яковлев?), che iniziarono col progetto base del 1884-1885 di Ivan Bogomolov (in bulgaroИван Богомолов?). Il disegno fu finito nel 1898 e a costruire e a dipingere la chiesa furono famosi scultori, pittori e artisti provenienti da tutta l'Europa.
La cattedrale di Aleksandăr Nevski è alta 45 metri; col campanile, che contiene 12 campane, misura 50,52 metri. La cattedrale occupa un'area di 3170 m² e può contenere al suo interno più di 5 000 persone. L'interno della cattedrale è in stile italiano, decorato con alabastro e molti altri materiali pregiati. La costruzione della cattedrale di Aleksandăr Nevski iniziò nel 1882 (anche se i progetti finirono nel 1880), ma i lavori s'interruppero improvvisamente. Ricominciò poi nel 1904 e finì nel 1912. La dedica originale della cattedrale era in onore dei santi Cirillo e Metodio; tale nome le rimase tra il 1916 e il 1920; il nome che ha oggi le fu dato nel 1924. Una parte della cattedrale è riservata a un museo di icone provenienti da tutta la Bulgaria, e fa parte della Galleria Nazionale. Quest'ultima è la prima in Europa per grandezza che contenga icone bulgare. Al mercato delle pulci, nella piazza antistante la chiesa, si possono comprare icone dipinte a mano.
La chiesa di San Giorgio (in bulgaroРотонда „Свети Георги“?, Rotonda “Sveti Georgi”) è una chiesa a pianta circolare di epoca paleocristiana. Costruita in laterizio rosso, è considerata il più antico edificio della capitale bulgara. Fu costruita nel IV secolo e venne decorata con affreschi nel X secolo e poi ancora nel XII secolo. Durante il periodo ottomano fu convertita in moschea. Oggi è un museo, e si trova circondata dai resti dell'antica Serdica e da un albergo. Degli affreschi di 22 profeti, risalenti al XII-XIV secolo, ricoprono la cupola.
La moschea Banja Baši, costruita dal celebre architetto ottomano Sinān nel XVI secolo, è la principale testimonianza della dominazione turca sulla città.
La sinagoga di Sofia, costruita nei primi anni del XX secolo è la più grande sinagoga sefardita d'Europa.
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Ci sono inoltre altre istituzioni nazionali (l'Istituto statistico nazionale, l'amministrazione centrale della viabilità e altre), varie istituzioni economiche (Българска стопанска камара, Bălgarska stopanska kamara, la Camera dell'Economia Bulgara) ed altri organi, il cui compito principale è l'attuazione del processo di riforma del Paese (Agenzia per la privatizzazione, Agenzia per la privatizzazione di massa, Agenzia per gli investimenti stranieri). A Sofia si trovano le sedi della maggior parte delle banche locali e internazionali del paese, le sedi di molte organizzazioni non governative, fondazioni.
Qui si trova il Santo Sinodo del Patriarcato Ortodosso Bulgaro, l'Organizzazione Principale dei musulmani bulgari, il rabbinato principale del culto ebraico, ed altri culti ufficialmente registrati.
Sofia è suddivisa in 24 quartieri dotati ciascuno di un proprio consiglio e di un sindaco locale, che godono dei poteri che l'amministrazione comunale intende delegargli. 16 dei 24 distretti dell'obština della capitale sono composti solo da aree urbanizzate:
Tutti i distretti hanno un proprio sindaco (in bulgaroкмет?, kmet), che viene eletto dal consiglio circoscrizionale e risolve i problemi che nascono dalle necessità quotidiane della popolazione sul modo di vivere del posto, l'assistenza amministrativa ai cittadini e i lavori pubblici.
Il distretto di Sofia invece, che pure prende il nome e ha la propria sede nella capitale, non comprende la città stessa, che gode di poteri provinciali oltre che comunali.
Il comune della capitale viene amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale, eletti ogni 4 anni. L'ex sindaco di Sofia, Stefan Sofijanski, ricoprì questa funzione dal 19 novembre 1995 e ebbe il terzo mandato alle elezioni locali del 2003. Alle elezioni parlamentari del 2005 venne eletto come deputato. Nelle seguenti elezioni del mese di ottobre e nel ballottaggio del 5 novembre 2005 venne eletto sindaco Bojko Borisov. Dal 23 novembre 2009 il sindaco di Sofia è Jordanka Fandăkova, la prima donna a ricoprire la carica di sindaco della capitale[8], eletta dopo aver sconfitto Georgi Kadiev rappresentante del Partito socialista. Il 6 novembre 2023 dopo quattordici anni di governo del GERB, viene eletto sindaco Vasil Terziev, figlio di un ex funzionario della DS bulgara durante l'epoca comunista, milionario ed esponente della coalizione locale di stampo liberale tra Continuiamo il cambiamento, Bulgaria Democratica e il movimento locale Spasi Sofia (Salva Sofia).[9]
Nel territorio di Sofia ci sono circa 800 grandi imprese. A Sofia è concentrato il 75% della metallurgia pesante, il 50% dell'industria grafica, il 15% di quella elettrotecnica ed elettronica, il 14% delle concerie e dell'industria calzaturiera del paese. Notevole è anche la produzione chimica, tessile e alimentare. Le branche dell'edilizia, del commercio e del trasporto, che collegano il materiale e le infrastrutture, sono molto sviluppati. Il settore privato del territorio dell'obština della capitale è concentrato soprattutto nelle sfere del commercio e dei servizi. A Sofia ci sono sia la Borsa della Bulgaria sia la Borsa di Sofia. Come conseguenza dell'economia centralizzata di pianificazione, circa il 50% del PIL si produce nella capitale. Qui sono concentrate le sedi centrali delle istituzioni finanziarie. Lo stipendio lavorativo medio a Sofia è il più alto per il Paese, circa 530 leva, ma secondo i dati statistici può raggiungere facilmente in settori più rilevanti una media di 680 leva.
Nella città di Sofia hanno sede numerose società sportive. Le due più importanti squadre di calcio sono il CSKA Sofia e il Levski Sofia che danno vita al cosiddetto "derby eterno" di Bulgaria. Si tratta dei club più titolati del paese: il Cska ha vinto 31 campionati nazionali e 20 coppe di Bulgaria, mentre il Levski ha vinto 26 campionati nazionali e 26 coppe di Bulgaria. Altre squadre presenti in città sono lo Slavia, fondato nel 1913, il Lokomotiv Sofia, nel 1929, il Septemviri Sofia, fondato nel 1944, L'FK Sofia, nata nel 2006 per una disputa interna al CSKA Sofiamentre nell'hinterland cittadino il Vitosha Bistrica, in passato chiamato come Vitosha Sofia, vincitore di 1 Coppa Bulgara dilettanti, fondato nel 1958. Fino al 2012 esisteva un settimo club, l'Akademik Sofia vincitrice di 1 Coppa dei Balcani, dissolto per motivi per finanziari. Il Levski gioca le sue partite allo stadio Georgi Asparuhov, mentre il Cska gioca presso lo stadio dell'Esercito Bulgaro.
Altro sport molto popolare nella capitale bulgara è la pallacanestro; la squadra cestistica di Sofia più celebre è l'Akademik, due volte finalista nella Coppa dei Campioni.
A Sofia si trovano numerosi impianti sportivi, il principale stadio è lo stadio nazionale Vasil Levski, il più grande di tutta la Bulgaria, capace di ospitare 46 340 spettatori. In questo impianto gioca le sue partite la nazionale di calcio della Bulgaria. Viene usato anche per giocare alcuni match di campionato di cartello come il derby Cska-Levski.