Eurovision Choir
Eurovision Choir | |
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Luogo | ![]() |
Anni | 2017 – 2019 |
Frequenza | biennale |
Genere | musicale |
Organizzazione | UER |
Sito ufficiale | eurovisionchoir.tv/ |
L'Eurovision Choir (precedentemente noto anche come Eurovision Choir of the Year) è stata una competizione corale biennale, ispirata ai World Choir Games, creata e organizzata dall'Unione europea di radiodiffusione (UER) e dall'Interkultur Foundation nel 2017, aperta a tutti i membri dell'unione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'idea di un contest basato su canti corali internazionali era già stata proposta nel 2014 dall'emittente televisiva lettone LTV e da Arte, un network televisivo internazionale, seguendo il concetto di "Nato a Riga", la capitale lettone, vista come una delle città più attive dal punto di vista corale e luogo perfetto dunque per l'origine di una competizione musicale di questo genere.[1]
Le idee delle emittenti si sarebbero realizzate tre anni dopo, quando furono ufficialmente scelte la data del 22 luglio 2017[2] (confermata già nel novembre 2016) e la capitale lettone come sede della prima edizione dell'Eurovision Choir of the Year.[1]
Nel 2017 viene quindi inaugurato l'Eurovision Choir of the Year, al quale prendono parte nove paesi: Austria, Belgio, Danimarca, Galles, Germania, Slovenia, Ungheria, Lettonia ed Estonia. Questa edizione è stata ospitata all'Arena Riga, dove trionfa la Slovenia, rappresentata dalle Carmen Manet che si sono esibite con tre brani diversi (in lingua slovena) e con abiti tradizionali.
Il 3 agosto 2019 è stata la seconda città svedese per abitanti, Göteborg, ad ospitare la seconda edizione della manifestazione, alla quale hanno preso parte dieci nazioni, tra cui quattro debuttanti: Norvegia, Scozia, l'ospitante Svezia e la Svizzera, i cui cori, insieme a quelli di Belgio, Galles, Germania, Lettonia e Slovenia si sono esibiti presso la Partille Arena.
Dopo un'edizione cancellata per ragioni dovute alla pandemia di COVID-19,[3] l'evento è stato rinviato al 2023, con la Lettonia confermata nuovamente come nazione ospitante del concorso.[4]
Format
[modifica | modifica wikitesto]Ogni paese partecipante propone un coro non professionale di qualsiasi genere che può eseguirsi dai 3 ai 5 minuti sul palco, presentando uno o più brani (dal genere libero e che può rispecchiare la tradizione nazionale o regionale). Sono ammessi strumenti musicali, purché suonati dai coristi, e solisti che però non devono dominare durante la performance.
Alla fine dei brani in gara la Giuria Internazionale, formata da esperti musicali e conduttori/coristi, è determinante: dopo aver commentato la performance appena conclusa, ciascun membro decide all'unanimità chi sia il gruppo corale vincitore.[2][5]
Partecipanti
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2e/Eurovision_Choir_Participants.svg/400px-Eurovision_Choir_Participants.svg.png)
Paesi che hanno partecipato almeno una volta
Paesi che non hanno mai partecipato ma potrebbero
Paesi che avrebbero dovuto debuttare ma che si sono ritirati prima della finale
Di seguito sono riportati i paesi partecipanti in ordine d'esordio:
Anno | Paese debuttante |
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2017 | ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
2019 | ![]() ![]() ![]() ![]() |
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Città e paese ospitanti | Partecipanti | Vincitore | Coro | Brano/i | Lingua |
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2017 | ![]() |
9 | ![]() |
Carmen Manet | Ta na Solbici | Sloveno |
Adrca | ||||||
Aj, zelena je vsa gora | ||||||
2019 | ![]() |
10 | ![]() |
Vocal Line | True North | Inglese |
Viola | Danese | |||||
Evento cancellato[6] |
Vincitori
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d2/ECY_Winners_map.svg/400px-ECY_Winners_map.svg.png)
# | Paese | Anno |
---|---|---|
1 | ![]() |
2017 |
![]() |
2019 |
Presentatori
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Città e paese ospitanti | Presentatrice/i-Presentatore/i |
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2017 | ![]() |
Eva Johansone e Eric Whitacre |
2019 | ![]() |
Ella Petersson e Petroc Trelawny |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b EBU: TO LAUNCH “CHOIR OF THE YEAR” CONTEST, su eurovoix.com, 8 agosto 2016.
- ^ a b EUROVISION CHOIR OF THE YEAR, su ebu.ch.
- ^ (EN) James Washak, Eurovision Choir 2021 Has Been Canceled, su Eurovoix, 28 giugno 2021. URL consultato il 15 dicembre 2022.
- ^ (EN) Anthony Granger, Eurovision Choir Planning to Return in 2023, su Eurovoix, 4 ottobre 2022. URL consultato il 15 dicembre 2022.
- ^ (EN) Eurovision Choir of the Year to Return in 2019 - Eurovoix, in Eurovoix, 4 febbraio 2018. URL consultato il 6 ottobre 2018.
- ^ Eurovision Choir of the Year, cancellata l'edizione 2021, su Eurofestivalnews.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eurovision Choir of the Year
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su eurovisionchoir.tv.