Musica country

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Country music)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Country
Origini stilisticheFolk
Blues
Gospel
Origini culturaliStati Uniti del sud, anni 1900
Strumenti tipiciVoce
Steel guitar
Banjo
Violino
Chitarra folk
Pianoforte
Armonica a bocca
Batteria
Contrabbasso o Basso
mandolino
PopolaritàMolto popolare negli Stati Uniti dagli anni venti fino agli Anni 1970, popolarità costante e moderata dagli Anni 2000 in poi negli Stati Uniti d'America.
Sottogeneri
Traditional Country - Western - Americana - Cowboy - Rodeo - Outlaw country - Close Harmony - Honky Tonk - Bluegrass - Country rock - Country blues - Country Boogie - Progressive Country - Alternative country - Country pop - Country folk - Country Gospel - Country Rap - Lubbock sound - Neo Traditionalist Country
Generi derivati
Rock and roll - Rockabilly - Roots rock - Swamp rock - Southern rock - Cowpunk
Generi correlati
Folk - Blues - Rock & roll

Il country, anche detto country music, country and western o country-western, è il risultato dell'unione di forme popolari della musica americana sviluppatasi nel sud degli Stati Uniti. Viene spesso identificato come un genere musicale a sé stante.[1][2]

Si sviluppa grazie agli influssi della musica tradizionale del sud (caratterizzata da violino e banjo, anche chiamata Old Time Music), dei tradizionali duos, gruppi musicali formati da fratelli (e caratterizzati dalla presenza di chitarra, mandolino e di una affascinante affinità vocale) e della musica folk degli immigrati anglo-irlandesi.

Questo genere musicale si compone di molti filoni artistici; i principali tra essi sono:

  • il bluegrass, caratterizzato dal classico ritmo boom-chick e da veloci assoli di mandolino, banjo e violino.
  • la musica western, caratterizzata da tradizionali ballate.

Altri generi che derivano o originano dalla country music sono il Western swing, il Bakersfield sound, l'outlaw country, il Cajun e l'Honky tonk.

Vernon Dalhart fu il primo cantante country ad avere successo nazionale (maggio 1924 con The Wreck of Old 97). Altri artisti famosi di quell'epoca furono i Blue Sky Boys, Riley Puckett, Don Richardson, Fiddling John Carson, Ernest Stoneman, Charlie Poole and the North Carolina Ramblers e Gid Tanner & The Skillet Lickers.

Alcuni tracciano le origini della country music moderna a due influenti gruppi: il cantante country Jimmie Rodgers e la Carter Family. Le loro canzoni furono le prime ad avere un riconoscimento nazionale, come le famose Sessions di Bristol in Tennessee, il 1º agosto 1927, nelle quali Ralph Peer fu il talent scout e registratore di suono.

L'influenza di Jimmie Rodgers

[modifica | modifica wikitesto]

Jimmie Rodgers contribuì in maniera decisiva allo sviluppo della musica country, e in particolare del country folk. Costruendo le sue ballate tradizionali sulle influenze musicali del Sud, Jimmie scrisse e cantò canzoni in cui la gente comune poteva rispecchiarsi. Vi incluse tra l'altro le sue esperienze nelle aree del Meridian e Mississippi, e quelle della gente che incontrò sui treni, nei bar e sulle strade. Per creare le sue melodie, s'ispirò alle ballate tradizionali e alla musica folk. A Meridian, dal 1953, ogni anno nel mese di maggio, si svolge il Jimmie Rodgers Memorial Festival, per commemorare l'anniversario della morte di Rodgers. Il primo festival fu celebrato per la prima volta il 26 maggio 1953.

Pathos, divertimento, donne, whiskey, omicidi, morti, malattie e povertà sono presenti nelle sue canzoni. Temi che in seguito saranno ripresi e sviluppati da artisti come Hank Williams, Merle Haggard, Waylon Jennings, Willie Nelson, George Jones, Townes Van Zandt, Kris Kristofferson e Johnny Cash. Jimmie Rodgers cantò della vita e della morte da una prospettiva maschile e questo punto di vista ha prevalso in diverse aree della musica country. Sarebbe ingiusto non ricordare l'influenza che Rodgers ebbe nello sviluppo dell'honky tonk, del rockabilly e del Bakersfield sound.

Hank Williams

[modifica | modifica wikitesto]

Jimmie Rodgers è una pietra miliare nella struttura della musica country, ma l'artista più influente dopo di lui è stato indubbiamente Hank Williams. Nella sua breve carriera (aveva solo 29 anni quando morì), dominò la scena del country: le sue canzoni sono state cantate praticamente da ogni altro artista country, sia uomo che donna. Inoltre, le sue canzoni furono interpretate anche da artisti jazz, pop e rhythm and blues già agli inizi della sua carriera. Canzoni come Cold Cold Heart e I'm So Lonesome I Could Cry sono da tempo dei classici del pop.

Williams interpretava due personaggi: Hank Williams, il cantante-compositore ed intrattenitore e Luke the Drifter (Luke il vagabondo) personaggio moralista e dispensatore di buoni consigli. La complessità del suo carattere si rifletteva nelle canzoni introspettive in cui si parlava di cuori spezzati, felicità e amore (per esempio I'm So Lonesome I Could Cry e Your Cheating Heart), ma anche nei pezzi più allegri e ottimisti sulla vita Cajun (Jambalaya) o sugli indiani di legno posti fuori dai negozi di tabacco (Kaw-Liga). Egli innalzò la musica ad un livello diverso e la portò a un pubblico sempre più vasto.

Diversi artisti country hanno incluso Williams nelle loro composizioni. Waylon Jennings nel suo brano Are You Sure Hank Done It This Way si chiedeva se la sua carriera fosse all'altezza di quella di Hank, mentre Hank Williams Jr, in Family Tradition, racconta dettagliatamente i burrascosi trascorsi delle sue band e di quelle del padre. David Allen Coe, nella canzone Longhaired Redneck, si vanta: "So cantare tutte le canzoni che Hank Williams abbia mai scritto".

Sia Hank Williams Jr che suo figlio Hank Williams III hanno portato innovazioni nella musica country, Hank Jr spingendosi verso sonorità rock e verso l'outlaw country mentre Hank III è andato parecchio oltre fino a raggiungere il death metal e il soul psychobilly.

L'influenza dalla Carter Family

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: The Carter Family.

L'altra scoperta di Ralph Peer, la Carter Family, consisteva in A.P. Carter, sua moglie Sara e la loro cognata Maybelle. Questo gruppo costruì una lunga carriera discografica grazie alla sonora voce bassa di A.P., alla bellissima voce di Sara e al particolarissimo stile chitarristico di Maybelle. Il maggior contributo di A.P. fu la collezione di canzoni e ballate da lui raccolte nelle sue spedizioni nella campagna collinosa attorno alla loro casa a Maces Springs (Virginia). Inoltre, la sua presenza maschile, fece sì che Sara e Maybelle potessero esibirsi senza tema di macchiare la loro reputazione. Le due donne arrangiavano le canzoni che A.P. raccoglieva ma scrivevano anche canzoni proprie. Esse furono le antesignane di una serie di cantanti country femminili di notevole talento come Kitty Wells, Patsy Cline, Loretta Lynn, Skeeter Davis, Tammy Wynette, Dolly Parton e June Carter Cash, figlia di Maybelle e moglie di Johnny Cash.

Il bluegrass porta avanti la tradizione della vecchia String Band Music, eseguita da gruppi musicali composti solamente da strumenti a corda, e fu inventata, nella sua forma pura, da Bill Monroe. Il nome "BlueGrass" fu preso direttamente dalla band di Monroe, i Blue Grass Boys. La prima incisione con la formazione classica fu fatta nel 1945: Bill Monroe voce e mandolino, Lester Flatt voce e chitarra, Earl Scruggs al banjo 5 corde, Chubby Wise al violino e Cedric Rainwater al contrabbasso. Questa band stabilì lo standard per tutte le formazioni bluegrass che seguirono; molti dei primi e più famosi musicisti bluegrass hanno fatto parte dei Blue Grass Boys, come ad esempio Lester Flatt & Earl Scruggs, Jimmy Martin e Del McCoury, o hanno suonato con Monroe occasionalmente, come Sonny Osborne, Ralph & Carter Stanley (i Stanley Brothers) e Don Reno. Monroe ha influenzato anche artisti come Ricky Skaggs, Alison Krauss, Rhonda Vincent e Sam Bush che propongono la tradizione del folk e della ballata nello stile bluegrass.

Altre influenze

[modifica | modifica wikitesto]

Tra le poche star di colore della musica country, spiccano Deford Bailey e Charley Pride. Nonostante quest'ultimo avesse vinto un Grammy Award nel 1967 con la canzone Just Between You and Me, la sua carriera non fu facile. Gli artisti di colore non godevano di buona fama nell'ambiente musicale ed erano considerati quasi "indegni" di cantare il country. Nel 1967 Pride fu il secondo artista di colore ad esibirsi al Grand Ole Opry; il primo fu Deford Bailey nel 1925.

Nonostante l'esiguo numero di artisti di colore nel country, non si può certo negare l'influenza che la musica nera ha avuto sui musicisti country. D'altra parte, anche nelle canzoni dei musicisti di colore come Ray Charles e Keb'Mo' sono rintracciabili delle ispirazioni country[senza fonte].

Il suono di Nashville

[modifica | modifica wikitesto]
Panorama di Nashville, città del Tennessee, è considerata la capitale della musica country; vi si tiene un famoso festival denominato Fan Fair[3]. A questa città sono intitolati il film Nashville di Robert Altman, girato nel 1975, che è stato assolutamente mal visto dalla città di Nashville, per la rappresentazione "falsata" di un ambiente dedito solo al business, e l'album di Bob Dylan Nashville Skyline (1969), il cui brano guida è un rag in puro stile country.

Durante gli anni sessanta, la country music divenne un'industria, centrata a Nashville nel Tennessee, capace di procurare milioni di dollari. Sotto la direzione di produttori come Chet Atkins, uno degli inventori del genere, Owen Bradley e più tardi Billy Sherrill, il Nashville sound portò la country music a un pubblico diverso. Questa sonorità prese a prestito elementi dello stile pop degli anni cinquanta: vocalità rilevanti e "lisci" accompagnate da steel guitar (che divenne lo strumento caratterizzante del genere) e cori vocali. Agli assoli strumentali fu data secondaria importanza per dar spazio a fraseggi e abbellimenti caratteristici. Tra i principali artisti di questo genere troviamo Patsy Cline, Jim Reeves, e più tardi Tammy Wynette e Charlie Rich. Sebbene la musica country abbia una grande varietà stilistica, alcuni critici sostengono che questa diversità fu soffocata da un approccio troppo rigido da parte dei produttori del Nashville Sound; secondo altri, invece, le cause sono da ricercarsi nella necessità di reinventare il country di fronte al predominio del rock'n'roll anni cinquanta e della successiva invasione britannica. Persino oggigiorno, la grande varietà della musica country non viene ben rappresentata nelle trasmissioni radio e la percezione popolare della musica country fuori dagli USA è piena di stereotipi di ballate hillbilly suonate con il mandolino, che è presente nel bluegrass ma non certo nella Country Music attualmente in classifica, dove a parte coretti (refrain) orecchiabili melodie in rima, Pedal Steel Guitar, Violino, Pianoforte e sonorita computerizzate non vi sono strumenti acustici tradizionali, se non "corretti" in sala di registrazione.

Reazioni al suono di Nashville

[modifica | modifica wikitesto]

I suoni all'apparenza poco particolari che provenivano da Nashville sotto l'influenza di Chet Atkins e dei suoi colleghi produttori suscitarono la reazione dei musicisti fuori Nashville, che pensavano ci fosse ben altro nel genere country che non "le solite vecchie arie con il violino e la chitarra…" (Waylon Jennings).

Dalla California si sviluppò il Bakersfield sound; uno dei primi gruppi esponenti di questo sound furono i leggendari Maddox Brothers and Rose il cui miscuglio selvaggio ed eclettico di country vecchio stile, swing hillbilly e gospel rappresentava, negli anni quaranta e cinquanta, uno spettacolo di grande richiamo nelle sale da ballo e nei locali honky-tonk. Agli inizi degli anni sessanta, Buck Owens e Merle Haggard, tra gli altri, fecero conoscere il Bakersfield Sound a un pubblico più vasto ed esso divenne presto uno dei generi più popolari della musica country. Negli anni ottanta Dwight Yoakam aiutò a rilanciare il Bakersfield Sound e Brad Paisley a tutt'oggi lo utilizza ampiamente nella sua musica.

Nella Nashville degli anni ottanta, Randy Travis, Ricky Skaggs e altri proposero un ritorno ai valori tradizionali. La loro abilità musicale di compositori e produttori aiutarono a far rivivere il genere per un breve periodo. Tuttavia, anche loro e altri grandi e longevi autori come Jones, Cash e Merle Haggard persero popolarità allorché le case discografiche imposero nuovamente la loro formula e si rifiutarono di promuovere tali artisti pur di grande fama. La Capitol Records fece piazza pulita di quasi tutti i suoi artisti country negli anni sessanta.

Sviluppi della country music

[modifica | modifica wikitesto]

I due filoni della musica country hanno proseguito il loro sviluppo fino agli anni novanta. L'influenza di Jimmie Rodgers può essere individuata nell'immagine predominante di operaio e lavoratore presentata da cantanti come Brooks & Dunn e Garth Brooks. Invece cantanti come Iris Dement e Nanci Griffith, dallo stile simile alla Carter Family, hanno scritto canzoni dalle tematiche più tradizionali, sebbene da un punto di vista più contemporaneo.

Nella metà degli anni novanta, la musica country western fu influenzata dalla popolarità delle danze in linea, in cui solitamente si balla in gruppo ma senza un partner. Questa influenza era davvero notevole e si dice che Chet Atkins abbia così commentato: "Penso che la musica sia caduta parecchio in basso. Non c'è altro che quel dannato ballo in linea".

Negli anni novanta emerse un nuovo tipo di musica country, definito da alcuni "country alternativo", da altri "country neotradizionale" o "country rivoluzionario". Eseguito generalmente da musicisti più giovani ed ispirato sia dal country tradizionale che dal country reazionario, sfuggì al modello annacquato e tendente al pop dettato da Nashville e prese in prestito sonorità dal rock e dal punk.

Ci sono almeno tre reti via cavo dedicate al country negli Stati Uniti: Country Music Television (di proprietà Viacom), VH-1 Country (anche questa di proprietà Viacom) e GAC (di proprietà The E.W.Scripps Company).

Ulteriori letture

[modifica | modifica wikitesto]
  • In the Country of Country: A Journey to the Roots of American Music,
    Nicholas Dawidoff, Vintage Books, 1998, ISBN 0-375-70082-X
  • Are You Ready for the Country: Elvis, Dylan, Parsons and the Roots of Country Rock,
    Peter Dogget, Penguin Books, 2001, ISBN 0-14-026108-7
  • Dreaming Out Loud: Garth Brooks, Wynonna Judd, Wade Hayes and the changing face of Nashville,
    Bruce Feiler, Avon Books, 1998, ISBN 0-380-97578-5
  • Roadkill on the Three-Chord Highway,
    Colin Escott, Routledge, 2002, ISBN 0-415-93783-3
  • Guitars & Cadillacs,
    Sabine Keevil, Thinking Dog Publishing, 2002, ISBN 0-9689973-0-9
  • Country Music USA,
    Bill C. Malone, University of Texas Press, 1985, ISBN 0-292-71096-8

Primi innovatori

[modifica | modifica wikitesto]

Stelle del country contemporaneo (1980-)

[modifica | modifica wikitesto]
Il "re del country" George Strait.
Taylor Swift, la "Regina del Country Pop".
  1. ^ (EN) AllMusic Genres, su allmusic.com. URL consultato il 4 giugno 2016.
  2. ^ Treccani - Country, su treccani.it. URL consultato il 4 giugno 2016.
  3. ^ Il sito ufficiale del Fan Fair Festival

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàThesaurus BNCF 2196 · LCCN (ENsh85033470 · GND (DE4138030-7 · BNF (FRcb11965103m (data) · J9U (ENHE987007531103705171