Content management system

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In informatica un content management system, in acronimo CMS (sistema di gestione dei contenuti in italiano), è uno strumento software, installato su un server web, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web, svincolando il webmaster da conoscenze tecniche specifiche di programmazione Web[1][2][3].

Un tema del CMS Drupal con un CSS.

I content management system sono nati negli Stati Uniti e sono stati inizialmente sviluppati, per uso interno, da alcune organizzazioni che producevano notevoli quantità di pubblicazioni. Nel 1995 la CNET rese pubblici gli studi e i prodotti sviluppati internamente, distribuendoli con l'etichetta Vignette. La compagnia cominciò a mettere a disposizione il proprio software come sistema di gestione dei contenuti via web. Per la prima volta un utente poteva creare il proprio sito direttamente dal Web, usando l'interfaccia CNET[4].

Nel 1998, la Pencom Web Works, una compagnia di consulenza aziendale, introdusse il server di trasformazione dati (DTS - Data Transformation Services) Metaphoria, che permetteva agli sviluppatori Java di scrivere applicazioni che si potevano collegare ai contenuti e permettevano di distribuire tali contenuti su canali diversi. Il prodotto non ebbe successo, ma il concetto che era stato introdotto costituì le basi di ciò che è diventato il CMS odierno[5][6].

Il CMS è uno strumento usato dai webmaster per gestire il contenuto di un sito web evitando di dover programmare dinamicamente l'intero software lato server che gestisce il sito. Generalmente offre un'interfaccia di amministrazione (admin console cioè console di amministrazione) con cui l'amministratore può gestire ogni aspetto del sito web, senza il bisogno di possedere conoscenze tecniche particolari di programmazione Web[7].

Esistono CMS specializzati, cioè appositamente progettati per un tipo preciso di contenuti (una wiki, un blog, un forum, un giornale online, ecc.) e CMS generici, che tendono a essere più flessibili per consentire la pubblicazione di diversi tipi di contenuti.

Quando si parla di "contenuti" si intendono dati, informazioni, conoscenze, in qualsiasi forma (testo, immagine, video, musica, software, ecc.). Quando si parla di "struttura" s'intende: impaginazione, formattazione, architettura, sezioni, gestione delle modifiche e delle versioni, gerarchia e privilegi dei ruoli, ecc.

Tecnicamente, un CMS è un'applicazione lato server che generalmente si appoggia su un database per l'archiviazione dei contenuti; l'applicazione è suddivisa in due parti[8]:

  • una sezione di amministrazione (back end), che serve ad organizzare e supervisionare la produzione dei contenuti;
  • una sezione applicativa (front end), che l'utente web usa per fruire dei contenuti e delle applicazioni del sito. L'amministratore del CMS gestisce tramite un pannello di controllo i contenuti da inserire o modificare.

I CMS possono essere realizzati tramite programmazione in vari linguaggi web tra cui, più comunemente, ASP, PHP, Microsoft .NET; il tipo di linguaggio adoperato è indifferente a livello di funzionalità.

Alcuni linguaggi rendono il CMS multipiattaforma, mentre altri lo rendono usufruibile solo su piattaforme proprietarie.

Il problema della gestione dei contenuti

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In un approccio sistematizzato al problema della gestione dell'informazione si affrontano le seguenti fasi:

  • Identificazione degli utenti di back-end e dei relativi ruoli di produzione o fruizione dell'informazione, di controllo e coordinamento.
  • Assegnazione di responsabilità e permessi a differenti categorie di utenti per distinti tipi di contenuti (in un progetto complesso il prodotto finito non è frutto del lavoro del singolo, che pertanto non ha possibilità o esigenza di intervenire in tutti gli ambiti).
  • Definizione delle attività di flusso di lavoro, cioè formalizzazione di un percorso per l'assemblaggio del prodotto finale che, in quanto frutto di produzione frammentaria, deve acquisire la sua unitarietà sottostando a opportune procedure di supervisione. In altre parole, per poter rendere efficiente la comunicazione tra i vari livelli della gerarchia, è necessaria un'infrastruttura di messaggistica, con la quale i gestori del contenuto possono ricevere notifica degli avvenuti aggiornamenti.
  • Tracciamento e gestione delle versioni del contenuto.
  • Pubblicazione del contenuto.
  • Definizione del palinsesto editoriale.

La descrizione appena data è perfettamente applicabile anche a MediaWiki, il software di gestione di Wikipedia.

Web Content Management System

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L'utilizzo più diffuso dei CMS è rivolto alla gestione di siti web, soprattutto se sono di grandi dimensioni e richiedono un frequente aggiornamento[9].

Una delle applicazioni più utili dei sistemi di Web Content Management System (WCMS) è infatti la gestione dei portali (Intranet, Extranet, community, siti di E-commerce, social media, ecc.), dove vengono impiegati come strumento di pubblicazione flessibile e multiutente. Ad esempio: gestione di contenuti testuali (notizie, articoli ecc.), link, immagini, liste di discussione, forum, materiale scaricabile. Può essere modificata anche la struttura stessa delle pagine in numero ed organizzazione. A volte i WCMS danno la possibilità di gestire anche più versioni dello stesso sito (ad esempio, HTML o WAP)[10].

I WCMS consentono di definire utenti, gruppi e diritti in modo da poter permettere una distribuzione del lavoro tra più persone. Per esempio, è possibile definire una classe di utenti abilitati esclusivamente all'inserimento delle notizie, mentre si può riservare la scrittura di articoli ad un altro gruppo, e limitare tutti gli altri alla sola consultazione.

L'introduzione di un web content management system in azienda (ad esempio, una rete sociale interna) richiede la definizione di chiari processi interni di approvazione dei contenuti. La scelta di un software di WCMS è strategica per le aziende che generano la maggior parte di volume d'affari su Internet, ma anche per il libero professionista che vuole utilizzare Internet per farsi conoscere.

In letteratura esistono numerosi modelli che aiutano a valutare il ritorno sull'investimento di un WCMS. I costi di adozione sono spesso elevati, quindi non sono sostenibili per i professionisti o i privati che non fanno del Web la loro competenza di base.

Per rispondere a questa necessità di mercato sono nati alcuni application service provider (ASP) che offrono questo servizio direttamente via Web, senza richiedere alcun investimento hardware o software. Gli ASP costano ai loro clienti un canone annuale per il servizio di WCMS erogato[11].

Dynamic content management system

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Come evoluzione applicativa, il Dynamic Content Management System (DCMS), oltre alle funzioni tipiche del CMS, offre la possibilità di generazione e di riutilizzo di un intero flusso documentale, permettendo così con un unico programma applicativo la realizzazione di documenti tipo cataloghi, manuali, listini e tutto ciò che è composto da immagini, tabelle e testi. Il DCMS trova applicazione soprattutto nell'ambito industriale, come strumento interno di produzione e gestione della documentazione (document management system)[12].

Learning management system

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Lo stesso argomento in dettaglio: Learning management system.

I learning management system e i learning content management system (LMS e LCMS) sono dei particolari gestori di contenuti web rivolti alla didattica. Permettono l'erogazione dei corsi in modalità e-learning al fine di contribuire a realizzare le finalità previste dal progetto educativo dell'istituzione proponente. Il learning management system gestisce la distribuzione dei corsi on-line, l'iscrizione degli studenti e il tracciamento delle attività on-line[13].

CMS liberi e proprietari

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Difficoltoso è stabilire se sia meglio utilizzare un CMS Open source o uno proprietario poiché dipende dalle esigenze del cliente[14][15].

Pro Contro
Proprietario
  • soddisfazione di esigenze specifiche, prodotto su misura
  • possono essere più focalizzati sull'utente che sullo sviluppatore. Tendono ad essere meno personalizzabili e quindi più semplici
  • si sa esattamente chi è responsabile in caso di problemi, quindi c'è un intervento veloce da parte della web agency
  • molto difficile e potenzialmente costoso cambiare web agency
  • più limitazioni e meno scelta di temi (aspetto grafico)
  • copyright del CMS di proprietà di una sola web agency
Libero
  • ampia base di sviluppatori, costante elaborazione ed aggiornamento con codice, temi e moduli in continuo miglioramento
  • è più facile per i clienti cambiare web agency
  • si risparmiano i costi associati a un sistema proprietario
  • molti CMS sono più adatti agli sviluppatori che agli utenti finali
  • più vulnerabili agli attacchi poiché chiunque può vedere il codice, quindi è più facile per gli hacker sfruttarlo
  • intervento non sempre immediato da parte della comunità di supporto in caso di problemi

Vantaggi dei CMS

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Un CMS permette di costruire e aggiornare un sito dinamico, anche molto grande, senza necessità di scrivere in HTML e senza dover conoscere linguaggi di programmazione lato server (come PHP) o progettare un apposito database. L'aspetto esteriore delle pagine può essere personalizzato scegliendo un foglio di stile CSS appositamente progettato per un determinato CMS. In genere, poi, le modifiche alle pagine web generate dai CMS devono seguire precise regole, che sono dettate (almeno nel caso dei CMS open source) dalla documentazione per sviluppatori della stessa. La community degli informatici è in parte scettica su questi vantaggi, dato che possono sembrare limitati e non sembrano lasciare le mani libere, almeno in apparenza, al programmatore. Ma i CMS sono programmabili a tutti gli effetti, basta seguire la documentazione di ognuno e si potranno, più o meno facilmente, modificare e farli diventare qualsiasi sito si desideri, anche con l'integrazione di API esterne. È sconsigliabile, in conclusione, modificare i file di un CMS senza seguire le procedure richieste per effettuare personalizzazioni, pena il malfunzionamento del sito soprattutto nel medio-lungo periodo[16].

I flat file CMS, altrimenti noti come text-based CMS, sono dei content management system che si basano su file di testo (il più delle volte file XML) e che perciò non necessitano di alcun database come MySQL, PostgreSQL, ecc. Questi CMS sono facilmente installabili e dunque sono particolarmente adatti per siti personali o per piccole comunità.

Limiti dei CMS

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Un CMS è tanto più efficiente quanto più è specializzato.

Molti piccoli portali fanno ricorso a CMS di tipo generico, scritti da altri e messi a disposizione gratuitamente o a pagamento; per quanto un CMS possa essere flessibile, un sito basato su questa struttura presenta un aspetto poco personalizzato se non è possibile intervenire direttamente sul codice sorgente del prodotto per modificarlo. Analogamente i contenuti saranno sempre ancorati a quanto previsto da chi ha progettato il CMS e non alle esigenze di chi pubblica il sito.

Problemi di gestione possono derivare dal fatto che chi pubblica o gestisce il sito può usare il CMS per intervenire sui contenuti e sull'aspetto, ma generalmente (caso del software proprietario) non è in grado di intervenire direttamente (o far intervenire) sulla struttura del CMS stesso; questo è un limite strettamente connesso al vantaggio primario dei CMS (backend e database): pubblicare un portale senza doverne progettare la struttura o senza possedere le conoscenze tecniche (o le risorse finanziarie) per uno sviluppo personalizzato. Tuttavia esistono anche CMS particolarmente evoluti che permettono di scrivere direttamente sul database. È il caso per esempio di alcuni CMS proprietari.

Questi problemi sono risolvibili utilizzando software open source: la possibilità di accedere al codice sorgente del prodotto permette di personalizzare il software sulla base delle proprie esigenze a patto di non avere necessità di apportare modifiche al prodotto adottato. Anche in questo caso, vanno messi in conto i costi per lo sviluppo di moduli personalizzati o funzioni particolari, a meno di non possedere in proprio o nella propria struttura aziendale le conoscenze tecniche per intervenire nel codice sorgente.

Esistono anche programmi e database progettati su misura, ovvero "CMS personalizzati" e dunque necessariamente specializzati; in questo modo la struttura e la presentazione vengono realizzate tenendo presenti i contenuti che il sito dovrà ospitare e potranno essere modificati in seguito a nuove esigenze.

Le cause principali per un sito lento fatto con un CMS sono[17][18]:

  • Hosting: quando il server di web hosting non è configurato correttamente può danneggiare la velocità del sito web
  • Configurazione: se il sito non usa pagine memorizzate nella cache sovraccaricherà il server, causando la lentezza o il blocco del sito web
  • Immagini pesanti: a una risoluzione alta (adatta per la stampa ma non per il web) e/o una dimensione ampia e/o mancato uso degli Sprite CSS per evitare molte chiamate al server[19]
  • Riproduzione automatica dei video all'arrivo dell'utente e video ospitati sul proprio server anziché incorporato da YouTube, Vimeo o altri servizi esterni[20]
  • Plugin non validi e/o non aggiornati: se si utilizzano plug-in mal codificati e/o obsoleti il sito Web può rallentare notevolmente
  • Script esterni: annunci, caricatori di caratteri, ecc. possono avere un enorme impatto sulle prestazioni del sito web. Ad esempio utilizzare troppi font incorporati con Google Fonts[21] o altri plugin di incorporazione[22] font può rallentare il sito[23]

Vulnerabilità

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Secondo uno studio di Sucuri[24], WordPress è il CMS più vulnerabile, seguito da Joomla e Drupal.

I sistemi di gestione dei contenuti basati su un framework open source hanno i loro vantaggi come ad esempio l'ambiente collaborativo, la condivisione e la modifica del codice sorgente. Ma poiché sono gratuiti nessuno si assume la responsabilità di trovare e correggere tempestivamente le vulnerabilità in materia di sicurezza. Alcune di queste vulnerabilità vengono rilevate sia dai ricercatori di sicurezza che dagli stessi aggressori[25].

È tuttavia possibile rendere più sicure le piattaforme di CMS adottando una serie di accorgimenti, fra i quali l'aggiornamento continuo delle ultime versioni, l'aggiornamento dei plugin e l'utilizzo di tecniche anti-malware e anti intrusione, in special modo su WordPress (la piattaforma attualmente più utilizzata)[26].

CMS "senza testa"

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L'ultima frontiera dei CMS è basata sul concetto di headless CMS (letteralmente "senza testa") o Decoupled CMS architecture (letteralmente "architettura di CMS disgiunti"). L'idea è quella di creare un CMS del tutto separato dalla produzione di codice HTML, che consentirebbe la creazione di un sito web senza template, in cui la parte visibile all'utente (front end) è separata dal codice di programmazione (back end). Ad esempio, la Built.io di Neha Sampat ha annunciato di avere aggiornato il proprio sistema Contentstack con un nuovo set di SDK mobili per Android e iOS, che al momento consentiranno l'integrazione nativa nelle applicazioni mobili[29].
In un futuro non troppo lontano, si potrebbe prospettare per gli sviluppatori l'ideazione di un CMS "senza testa", basato sull'integrazione di API native.

  1. ^ Rockley, Ann., Managing enterprise content : a unified content strategy, New Riders, 2003, ISBN 978-0-7357-1306-2, OCLC 52355557. URL consultato il 15 luglio 2022.
  2. ^ White, Martin S., The Content management handbook, Facet Publishing, 2005, ISBN 1-85604-533-1, OCLC 642215505. URL consultato il 15 luglio 2022.
  3. ^ Boiko, Bob Verfasser, Content Management Bible, ISBN 978-0-7645-8364-3, OCLC 899175520. URL consultato il 15 luglio 2022.
  4. ^ Vignette Corporation, su it.upwiki.one. URL consultato il 15 luglio 2022.
  5. ^ CMS - Content management system, su www.blogjoomla.it. URL consultato il 15 luglio 2022.
  6. ^ Federico Sette, Cms, 6 febbraio 2009. URL consultato il 15 luglio 2022.
  7. ^ Cos'è un Content Management System (CMS)?, su Kinsta. URL consultato il 15 luglio 2022.
  8. ^ Vito Lavecchia, Caratteristiche e Differenza tra front-end e back-end per un CMS, su Informatica e Ingegneria Online, 31 marzo 2020. URL consultato il 15 luglio 2022.
  9. ^ Creativemotions, Che cos'è un CMS (Content Management System) ?, su Creativemotions, 28 settembre 2019. URL consultato il 15 luglio 2022.
  10. ^ (EN) Mike Johnston, CMS or WCM - Which is Which?, su CMS Critic, 7 settembre 2011. URL consultato il 15 luglio 2022.
  11. ^ (EN) Mike Johnston, What is a CMS?, su CMS Critic, 28 luglio 2010. URL consultato il 15 luglio 2022.
  12. ^ Sathiamoorthy Manoharan, Dynamic Content Management and Delivery for Mobile Devices, in International Conference on Mobile Ubiquitous Computing, Systems, Services and Technologies (UBICOMM'07), 2007-11, pp. 63–67, DOI:10.1109/UBICOMM.2007.10. URL consultato il 15 luglio 2022.
  13. ^ Wayback Machine, su web.archive.org, 24 agosto 2014. URL consultato il 15 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2014).
  14. ^ (EN) Open Source vs. Proprietary CMS, su Moore-Wilson. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  15. ^ (EN) What is the difference between a proprietary CMS and an open-source CMS?, su Enonic. URL consultato il 30 gennaio 2021.
  16. ^ Salvatore, Cosa sono i CMS, su Gestione Wordpress | Free Wordpress, 2 settembre 2019. URL consultato il 2 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2019).
  17. ^ wpbeginner.com, https://www.wpbeginner.com/wordpress-performance-speed/. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  18. ^ Optimizing your CMS Hub site for performance, su developers.hubspot.com. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  19. ^ (EN) About Colin Newcomer Colin Newcomer is a freelance writer who spends his days inside the WordPress dashboard He lives a life of danger, riding a scooter through the chaos of Hanoi, How to Combine Images Using CSS Sprites in WordPress, su WP Rocket, 11 gennaio 2020. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  20. ^ (EN) Website Usability: YouTube Player vs. Self-Hosted Video, su The latest Voice of Customer and CX trends | Usabilla Blog, 4 agosto 2015. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  21. ^ Come usare i Google Font su WordPress e quali scegliere per il tuo sito, su SOS WP, 7 dicembre 2020. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  22. ^ wpbeginner.com, https://www.wpbeginner.com/wp-themes/how-to-add-custom-fonts-in-wordpress/. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  23. ^ (EN) Web Font Performance - How Your Fonts Affect Page Speed, su MachMetrics Speed Blog, 11 febbraio 2020. URL consultato il 26 gennaio 2021.
  24. ^ (EN) Sucuri - Website Threat Report 2021, su Sucuri. URL consultato il 23 giugno 2022.
  25. ^ (EN) Sooraj V. Nair, CMS Vulnerabilities: Why are CMS platforms common hacking targets?, su CMS Vulnerabilities: Why are CMS platforms common hacking targets?. URL consultato il 24 giugno 2022.
  26. ^ Come Rendere Sicuro un Sito WordPress al 99%, su advertilo.com, 1º maggio 2022. URL consultato il 23 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2022).
  27. ^ Riccardo Esposito, CMS più diffusi: quali sono i migliori per blog, siti ed ecommerce?, su Serverplan Blog, 1º marzo 2021. URL consultato il 15 luglio 2022.
  28. ^ Confronto tra CMS nel 2022: i sistemi più popolari per la gestione dei contenuti, su IONOS Digitalguide. URL consultato il 15 luglio 2022.
  29. ^ (EN) Built.io Challenges Legacy CMS with Updates to its Headless CMS for Enterprise, su prnewswire.com, 10 marzo 2016. URL consultato l'11/03/2016..
  • Ulrich Kampffmeyer, ECM Enterprise Content Management, Hamburg 2006, ISBN 3-936534-09-8. Definitions, Scope, Architecture, Components and ECM-Suites in English, French, and German PDF

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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