Carrefour
Carrefour | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | Società anonima |
Borse valori | |
ISIN | FR0000120172 |
Fondazione | 1959 a Annecy |
Fondata da |
|
Sede principale | Boulogne Billancourt |
Settore | Grande distribuzione organizzata |
Prodotti | Alimentari e beni di largo consumo |
Fatturato | 81,02 miliardi € (2019) |
Utile netto | 1,314 miliardi € (2019) |
Dipendenti | 99 800 (2020) |
Slogan | «Tutti meritiamo il meglio» |
Sito web | www.carrefour.com/ e www.carrefour.it/ |
Carrefour S.A. (termine francese per "snodo", "incrocio") è una catena di supermercati e ipermercati francese, fondata ad Annecy nel 1959.
Carrefour è il quarto più grande gruppo di vendita al dettaglio nel mondo in termini di reddito e vendite e il secondo a livello europeo, dopo la tedesca Schwarz Gruppe.[1] È presente in 30 paesi, principalmente nell'Unione europea, Brasile e Argentina, oltre che in Nord Africa e in Asia.
La rete di vendita è formata da ipermercati, centri commerciali, market di prodotti alimentari, propri format commerciali, marchi affiliati. In Italia Carrefour è presente con l'apertura del primo punto vendita presso l'Euromercato a Carugate (oggi Ipermercato "Carosello"), inaugurato il 6 settembre 1972; attualmente, su suolo italiano, vi sono presenti 1.479 punti vendita Carrefour, suddivisi in: Ipermercati Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash and Carry (Docks Market e GrossIper).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo è stato creato da Marcel Fournier e Louis Defforey.
Il primo supermercato Carrefour apre nel 1959 ad Annecy in Francia, poi diventato il punto di vendita Carrefour più piccolo al mondo.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e9/Carrefour_world_map.svg/400px-Carrefour_world_map.svg.png)
Punti operativi
In via di chiusura
Tramite marchi affiliati
Dopo essersi espansa in diversi paesi, tra gli anni 2000 e 2014, la catena ha iniziato a disinvestire in Portogallo (cedendo alla società Sonae gli ipermercati ma non i supermercati), in Svizzera (dismettendo l'intera rete di vendita a favore di Coop Svizzera) ed altri Paesi (Cile, Corea del Sud).
In contemporanea alle dismissioni, Carrefour ha deciso di investire in paesi dell'Est europeo (Romania e Bulgaria in primis) e in Cina, arrivando a oltre 100 negozi e ha avviato aperture in Russia e Cina con la consulenza strategica di banca Citigroup.[2]
Il progetto di espansione in Russia è stato tuttavia accantonato nel 2009, dopo l'apertura del megastore a Mosca, area che vantava un reddito pro-capite pari al doppio della media nazionale, ma nello stesso tempo in un mercato ormai al limite delle proprie potenzialità.[3]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/2/22/Carrefour-Logo2.png/220px-Carrefour-Logo2.png)
In Italia Carrefour, dopo aver rilevato nel 2000 la rete a marchio Generale Supermercati (GS) e DìPerDì, di cui ha progressivamente soppiantato le insegne; dal 2009 ha iniziato a focalizzarsi nell'area centrosettentrionale del paese. La presenza nel meridione avviene principalmente tramite franchising[4][5].
Nel primo semestre 2018, Carrefour ha concluso tre accordi di partenariato strategico e di durata pluriennale, che si prevedono operativi entro la fine dell'anno[6]:
- con la cinese Tencent, preceduta dall'accordo di Alibaba con Auchan SA[7], in merito a big data, pagamenti e servizi mobili;
- con la statunitense Google: per l'integrazione di Google Shopping, Google Home e Google Assistant[8] e lo sviluppo di nuove applicazioni. Nel 2019 è programmato a circa 1 000 dipendenti e alla rete distributiva francese;
- con la britannica Tesco: per portare dal 25% al 33% la quota dei prodotti a marchio proprio, che per la seconda si aggira intorno al 50% nel Regno Unito[6]. L'accordo si propone di estendere in Francia il cosiddetto sistema di etichettatura a semaforo dei generi alimentari, considerato da Coldiretti penalizzante per le DOP italiane[9].
Il 95% dei centri della grande distribuzione britannica adotta questo sistema di etichettatura, per il quale la Commissione Europea nel 2014 ha presentato vari rilievi e aperto una procedura di infrazione nei confronti degli Stati membri interessati[10][11], che nel 2017 sembrava destinata all'archiviazione[11].
Punti vendita
[modifica | modifica wikitesto]Questo è il dettaglio della presenza di Carrefour:[12]
Paese | Prima apertura |
Iper | Super | Prossimità | Cash & Carry |
Soft discount |
Sam's Club | Totale |
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1960 | 253 | 1 039 | 4 472 | 148 | 33 | 0 | 5 945 |
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1969 | 40 | 441 | 313 | 0 | 0 | 0 | 794 |
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1972 | 42 | 439 | 1 024 | 12 | 0 | 0 | 1 517 |
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1973 | 205 | 160 | 1 050 | 0 | 55 | 0 | 1 470 |
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1975 | 170 | 151 | 149 | 343 | 97 | 43 | 953 |
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1982 | 82 | 95 | 432 | 13 | 0 | 0 | 622 |
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1997 | 94 | 155 | 672 | 0 | 7 | 0 | 928 |
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2001 | 43 | 189 | 142 | 0 | 29 | 0 | 403 |
Altri paesi | 199 | 1 173 | 319 | 25 | 0 | 0 | 1 716 | |
Totale | 1 128 | 3 842 | 8 573 | 541 | 221 | 43 | 14 348 |
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Il 10 novembre 2007, un'offerta di olio di colza con lo sconto del 20% ha scatenato una rissa con tre morti e 30 feriti in un negozio Carrefour di Chongqing, in Cina. Le vittime sono state calpestate da una folla gigantesca che premeva per acquistare una bottiglia da 5 litri di olio. L'offerta è inserita nell'ambito dei festeggiamenti per il decimo anniversario della sua prima apertura nel paese ma si è andati oltre tutte le previsioni di successo: centinaia di cinesi si sono messi in fila dalle 4:00 del mattino per accaparrarsi uno sconto su un prodotto che dall'inizio dell'anno ha subito rincari del 30%.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) TOP 50 GLOBAL RETAILERS (Kantar Consulting), su stores.org, STORES - National Retail Federation, 2018. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato il 9 agosto 2019).
- ^ Un articolo sulla vendita degli iper, su gdonews.it. URL consultato il 14 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2008).
- ^ (EN) M.Saltmarsh e Andrew E. Kramer, Catena della distribuzione francese comunica la chiusura del punti vendita russi, su nytimes.com, 16 ottobre 2009. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 19 gennaio 2018).
- ^ Rossetto un iperalimentare all'interno-del-centro comm. Valecenter-a-Marcon, su foodaffairs.it, 14 settembre 2020.
- ^ Dal 2 gennaio i Punti Vendita Carrefour Sicilia sono diventati Famila, su carrefour-sicilia.it, 2 gennaio 2021.
- ^ a b Corriere della Sera-inserto "Economia", 7 Agosto 2018, pag. 28
- ^ (EN) Tencent to Back Carrefour in Challenge to Alibaba Retail, su bloomberg.com, 23 gennaio 2018. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato l'11 agosto 2018).
- ^ (EN) Carrefour and Google Sign Strategic Partnership to Innovate on New Distribution Models and Commerce Experiences, su businesswire.com. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato l'11 agosto 2018).
- ^ Alleanza Tesco-Carrefour boccia il Made in Italy, su coldiretti.it, 2 luglio 2018 (archiviato il 10 agosto 2018).
- ^ M. Rubino, L'Ue boccia l'etichetta 'a semaforo' in Gran Bretagna, su repubblica.it, 1º ottobre 2014. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 19 aprile 2018).
- ^ a b Etichettatura nutrizionale a semaforo, si riapre lo scontro tra Italia e UE, su m.iltirreno.gelocal.it, 9 marzo 2017. URL consultato il 10 agosto 2018 (archiviato il 9 marzo 2017).
- ^ Presentations sales and results 2022 (PDF), su carrefour.com.
- ^ Luca Vinciguerra, Cina, incetta di alimentari, su agi.it, 16 novembre 2007.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gruppo Carrefour
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR) Sito ufficiale, su carrefour.com.
- Sito ufficiale, su carrefour.it.
- Groupe Carrefour (canale), su YouTube.
- (EN) Carrefour SA, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136771878 · GND (DE) 272200-8 · BNF (FR) cb118715431 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-136771878 |
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