Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente
Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente | |
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(EN) United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees (AR) الاونروا-وكالة الأمم المتحدة لإغاثة وتشغيل اللاجئين الفلسطينيين | |
logo dell'UNRWA | |
Abbreviazione | UNRWA |
Tipo | agenzia specializzata dell'Organizzazione delle Nazioni Unite |
Fondazione | 8 dicembre 1949 |
Area di azione | Cisgiordania, Striscia di Gaza, Libano, Giordania, Siria |
Commissario Generale | Philippe Lazzarini da 2020[1] |
Lingue ufficiali | inglese, arabo |
Bilancio | 1,23 miliardi di dollari (2010–11) |
Sito web | |
L'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA, United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) è un'agenzia di soccorso, sviluppo, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e aiuti di emergenza a oltre cinque milioni di rifugiati palestinesi che vivono in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e Striscia di Gaza.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
È stata istituita a seguito della guerra arabo-israeliana del 1948 da parte della Assemblea generale delle Nazioni Unite ai sensi della risoluzione 302 (IV), dell'8 dicembre 1949. È l'unica agenzia dedicata solo ad aiutare i rifugiati provenienti da una regione o conflitto specifico. È separata dall'UNHCR, l'agenzia dell'ONU per i rifugiati, che è l'unica altra agenzia delle Nazioni Unite dedita ad aiutare i rifugiati e si occupa di tutti gli altri rifugiati nel mondo.
Tutti i rifugiati palestinesi (secondo la definizione dell'UNRWA) che sono registrati con l'UNRWA e hanno bisogno di assistenza sono ammissibili di aiuto dall'UNRWA. A inizio 2022 i rifugiati palestinesi registrati dall'UNRWA erano 5,9 milioni (2,4 milioni in Giordania, 1,6 milioni nella Striscia di Gaza, 901 000 in Cisgiordania, 580 000 in Siria e 487 000 in Libano).[2]
Il 26 gennaio 2024 l'UNRWA ha licenziato e aperto un'indagine interna su 12 suoi dipendenti - su un totale di oltre 12.000[3] - dopo aver presentato un dossier relativo al loro coinvolgimento nella attacco del 7 ottobre contro Israele. In seguito alla notizia, Stati Uniti, Regno Unito[4], Italia, Canada, Australia, Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Giappone, Francia, Svizzera, Islanda ed Estonia hanno sospeso i finanziamenti all'agenzia, senza attendere l'esito dell'indagine[5]; mentre Irlanda e Norvegia hanno confermato il loro pieno sostegno all'UNRWA per il suo cruciale lavoro svolto nella crisi umanitaria palestinese.[6]
Svolgimento delle funzioni[modifica | modifica wikitesto]
UNRWA fornisce strutture riconosciute in 59 campi profughi in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
L'UNRWA viene criticata dai governi israeliani, i quali affermano che questa continui ad alimentare tra i profughi palestinesi l'anelito al diritto al ritorno previsto dalla risoluzione 194 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948.[7]
Altri governi, come quelli del Bangladesh[8], Giappone[9], Giordania[10], Paesi Bassi[11], Canada, Malaysia, Norvegia, Sudafrica, Turchia, Vietnam, e l'Autorità Nazionale Palestinese hanno elogiato il suo lavoro.[senza fonte]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) UNRWA Commissioner-General, su United Nations Relief and Works Agency, 18 marzo 2020. URL consultato il 27 gennaio 2024 (archiviato il 1º febbraio 2023).
- ^ (EN) Christopher Heaney, UNRWA In Action - Statistics on UNRWA Response as of 1 January 2022 - Publication, su Question of Palestine. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ (EN) Struttura UNRWA, su unrwa.org.
- ^ Al suo interno, la Scozia ha autonomamente deciso di non avere in programma ulteriori finanziamenti all'Agenzia: No plans for more Scottish aid to UN Gaza agency, BBC news, 28 gennaio 2024.
- ^ Statement by the secretary-general – on UNRWA, su unrwa.org.
- ^ (EN) Palestinians slam suspension of UNRWA funding by some Western nations, su aljazeera.com.
- ^ (EN) Hanin Abou Salem, Why is Netanyahu trying to disband the UNRWA?, su Al Jazeera. URL consultato il 2 dicembre 2023.
- ^ (EN) Statement by Mr. M. Shameem Ahsan, Representative of Bangladesh, su un.int, 5 novembre 2002. URL consultato il 26 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2009).
- ^ (EN) Agenda item 75 : United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East, su United Nations General Assembly, 4 febbraio 2005. URL consultato il 26 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
- ^ (EN) Remarks by Foreign Minister Abdelelah Al-Khatib at the opening of a twoday meeting of UNRWA's donor countries and host authorities (PDF), su carim.org, 11 dicembre 2006. URL consultato il 26 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2012).
- ^ (EN) The Netherlands Support UNRWA Community Centre in Syria, su unispal.un.org, 1º dicembre 2008. URL consultato il 26 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2014).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su UNRWA
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, AR) Sito ufficiale, su unrwa.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 142614632 · ISNI (EN) 0000 0001 2173 1062 · LCCN (EN) n81054184 · GND (DE) 2038711-8 · BNE (ES) XX4575040 (data) · BNF (FR) cb118660440 (data) · J9U (EN, HE) 987007269138805171 · NDL (EN, JA) 00576004 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81054184 |
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