Suore orsoline di San Girolamo

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Le Suore Orsoline di San Girolamo sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione, dette Orsoline Gerolimiane o di Somasca, pospongono al loro nome la sigla S.O.S.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione trae origine da una libera scuola privata fondata a Somasca da Caterina Cittadini (1801-1857), già maestra elementare presso le scuole pubbliche, con l'aiuto di sua sorella Giuditta: all'istituto delle Cittadini vennero presto affiancati un educandato e un orfanotrofio.[2]

Dopo la morte di Giuditta (1840), nel 1844 Caterina pensò di affidare la gestione della sua opera a una nuova comunità di suore: il nuovo istituto venne intitolato a san Girolamo Emiliani sia per la particolare devozione che la Cittadini aveva per il santo, che per il fatto che Pier Franco Caucini, che aiutò Caterina a redigere le costituzioni, era religioso dell'ordine dei Chierici Regolari di Somasca, fondato dall'Emiliani. La nuova congregazione non ebbe, però, mai nessun vincolo giuridico con i Somaschi: il 30 ottobre del 1932 l'istituto venne, anzi, aggregato all'Ordine dei Frati Minori.[2]

Le Orsoline di Somasca vennero approvate il 14 dicembre 1857 dal vescovo di Bergamo Pietro Luigi Speranza. Nel 1882 aprirono la loro prima casa fuori Somasca e nel 1964 fondarono le loro prime sedi all'estero (India e Bolivia). La congregazione ottenne il decreto di lode da papa Benedetto XV il 5 agosto 1917 e le sue costituzioni vennero definitivamente approvate dalla Santa Sede il 4 giugno 1835.[2]

La fondatrice è stata beatificata nel 2001.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Orsoline Gerolimiane si dedicano prevalentemente all'istruzione ed educazione cristiana della gioventù.

La congregazione, oltre che in Italia, è presente in Belgio, in Svizzera, in Asia (Filippine, India, Indonesia)[4] e America meridionale (Bolivia, Brasile).[5] La sede generalizia è a Bergamo.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 353 religiose in 59 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1656.
  2. ^ a b c DIP, vol. VI (1980), coll. 903-904, voce a cura di P. Lunardon.
  3. ^ Tabella riassuntiva delle beatificazioni avvenute nel corso del pontificato di Giovanni Paolo II, su vatican.va. URL consultato il 7-9-2009.
  4. ^ Presenza in Asia, su orsolinesomasca.it. URL consultato il 7-9-2009 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2009).
  5. ^ Presenza in America Latina, su orsolinesomasca.it. URL consultato il 7-9-2009 (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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