Liquido interstiziale: differenze tra le versioni
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⚫ | == Funzioni del liquido interstiziale. Le cellule di un tessuto non sono direttamente a contatto con i capillari sanguigni che lo vascolarizzano in modo più o meno abbondante. Gli scambi tra il sangue e le cellule sono mediati dal liquido interstiziale, permettendo quindi il passaggio di elettroliti, sostanze nutritive e di scarto, nonché [[ormoni]]. Il liquido interstiziale in eccesso viene drenato dal [[sistema linfatico]]; una volta entrato nei capillari linfatici esso prende il nome di [[Linfa (zoologia)|linfa]] e portato ai [[Linfonodo|linfonodi]] per essere depurato da eventuali batteri. Nel passaggio attraverso i linfonodi si arricchisce di [[linfociti]] e [[anticorpi]], formando un liquido più denso che verrà infine reimmesso nel circolo sanguigno attraverso la [[vena cava superiore]]. == |
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== Funzioni del liquido interstiziale == |
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Le cellule di un tessuto non sono direttamente a contatto con i capillari sanguigni che lo vascolarizzano in modo più o meno abbondante. Gli scambi tra il sangue e le cellule sono mediati dal liquido interstiziale, permettendo quindi il passaggio di elettroliti, sostanze nutritive e di scarto, nonché [[ormoni]]. |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 19:18, 8 mag 2024
In istologia, per liquido interstiziale si intende la soluzione acquosa presente fra le cellule di un tessuto. La principale funzione è quella di mediare gli scambi fra le componenti cellulari dei vasi sanguigni e le cellule di un determinato tessuto. Costituisce, insieme al plasma (la componente liquida del sangue), il liquido extracellulare (LEC).
Distinzione tra liquido interstiziale e matrice extracellulare
I termini liquido interstiziale e matrice extracellulare non devono essere confusi, in quanto hanno funzioni e composizioni differenti. La matrice extracellulare è tutto il materiale che è presente fra una cellula e l'altra; ha quindi funzioni di collegamento, ancoraggio delle cellule (attraverso interazioni con il citoscheletro). È composta principalmente da glicoproteine e proteoglicani, e può costituire anche la componente principale di un tessuto, come nel caso del connettivo. Il liquido interstiziale è invece una soluzione acquosa presente fra le cellule strettamente legata alla vicinanza di vasi sanguigni e linfatici.
Funzioni del liquido interstiziale. Le cellule di un tessuto non sono direttamente a contatto con i capillari sanguigni che lo vascolarizzano in modo più o meno abbondante. Gli scambi tra il sangue e le cellule sono mediati dal liquido interstiziale, permettendo quindi il passaggio di elettroliti, sostanze nutritive e di scarto, nonché ormoni. Il liquido interstiziale in eccesso viene drenato dal sistema linfatico; una volta entrato nei capillari linfatici esso prende il nome di linfa e portato ai linfonodi per essere depurato da eventuali batteri. Nel passaggio attraverso i linfonodi si arricchisce di linfociti e anticorpi, formando un liquido più denso che verrà infine reimmesso nel circolo sanguigno attraverso la vena cava superiore.
Un eccesso di liquido interstiziale in una zona confinata dell'organismo può dare origine a un linfedema.
Bibliografia
- Valerio Monesi, Istologia, Piccin, 2002, ISBN 978-88-299-1639-9.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Liquido interstiziale
Collegamenti esterni
- (EN) interstitial fluid, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.