Ettore De Corti: differenze tra le versioni
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ) |
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} |
||
Riga 47: | Riga 47: | ||
== Biografia == |
== Biografia == |
||
Ettore De Corti nacque a Feletto Umberto, attuale frazione del comune di [[Tavagnacco]], il 19 novembre 1919<ref name="ANPI">{{Cita|ANPI}}.</ref>. Dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|armistizio]], lasciò il [[Friuli-Venezia Giulia|Friuli]] e giunse in [[Abruzzo]], unendosi alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] di [[Partigiano|partigiani]] in azione sui monti della [[Maiella]]<ref name="ANPI"/>. Il 18 ottobre 1943, mentre cercava di superare la [[Linea Gustav|linea del fronte]] con altri combattenti, si imbatté in alcuni tedeschi al Guado di Coccia, all'interno del territorio comunale di [[Palena]], e li affrontò uccidendo con la sua pistola un nemico e riuscendo a coprire la fuga dei propri compagni<ref name="ANPI"/>. Rimasto gravemente ferito a causa di tale azione, cadde a terra e poco dopo, all'arrivo di rinforzi nemici, venne trucidato, spirando così all'età di 24 anni<ref name="ANPI"/>. Lo stesso giorno, dopo lo scontro, venne insignito della medaglia d'argento alla memoria, poi convertita in [[medaglia d'oro al valor militare]] con [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 20 ottobre 1990<ref name="onorificenza">{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/311643|titolo=Ettore De Corti}}</ref |
Ettore De Corti nacque a Feletto Umberto, attuale frazione del comune di [[Tavagnacco]], il 19 novembre 1919<ref name="ANPI">{{Cita|ANPI}}.</ref>. Dopo l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|armistizio]], lasciò il [[Friuli-Venezia Giulia|Friuli]] e giunse in [[Abruzzo]], unendosi alla [[Resistenza italiana|Resistenza]] di [[Partigiano|partigiani]] in azione sui monti della [[Maiella]]<ref name="ANPI"/>. Il 18 ottobre 1943, mentre cercava di superare la [[Linea Gustav|linea del fronte]] con altri combattenti, si imbatté in alcuni tedeschi al Guado di Coccia, all'interno del territorio comunale di [[Palena]], e li affrontò uccidendo con la sua pistola un nemico e riuscendo a coprire la fuga dei propri compagni<ref name="ANPI"/>. Rimasto gravemente ferito a causa di tale azione, cadde a terra e poco dopo, all'arrivo di rinforzi nemici, venne trucidato, spirando così all'età di 24 anni<ref name="ANPI"/>. Lo stesso giorno, dopo lo scontro, venne insignito della medaglia d'argento alla memoria, poi convertita in [[medaglia d'oro al valor militare]] con [[Decreto del presidente della Repubblica|D.P.R.]] del 20 ottobre 1990<ref name="ANPI"/><ref name="onorificenza">{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/311643|titolo=Ettore De Corti}}</ref>. Al termine della [[seconda guerra mondiale]] una delegazione guidata dal colonnello Gianfilippo Cangini pose una [[Lapide|lapide commemorativa]] nel punto esatto in cui cadde Ettore De Corti, poi restaurata e ricollocata nel 2006<ref>{{Cita|CdG}}.</ref>. Inoltre la città di [[Sulmona]] gli intitolò una via<ref name="ANPI"/>. La sosta al cippo in suo ricordo al Guado di Coccia e la visita al sacrario della [[Brigata Maiella]] a [[Taranta Peligna]] costituiscono oggi momenti significativi del cosiddetto "sentiero della libertà". |
||
== Onorificenze == |
== Onorificenze == |
||
Riga 65: | Riga 65: | ||
== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
||
* {{Collegamenti esterni}} |
|||
* {{Cita web|url=https://www.anpi.it/donne-e-uomini/327/ettore-de-corti|titolo=Ettore De Corti|cid=ANPI}} |
|||
* {{Cita web|url=https://www.movm.it/decorato/de-corti-ettore/|titolo=Ettore De Corti|cid=MOVM}} |
* {{Cita web|url=https://www.movm.it/decorato/de-corti-ettore/|titolo=Ettore De Corti|cid=MOVM}} |
||
* {{Cita web|url=https://www.comunecampodigiove.it/it-it/Turismo/Arte-e-Storia|titolo=Lapide commemorativa|cid=CdG}} |
* {{Cita web|url=https://www.comunecampodigiove.it/it-it/Turismo/Arte-e-Storia|titolo=Lapide commemorativa|cid=CdG}} |
Versione delle 19:44, 21 set 2023
Ettore De Corti | |
---|---|
Tomba nel cimitero di San Vito a Udine | |
Nascita | Feletto Umberto, 19 novembre 1919 |
Morte | Palena, 18 ottobre 1943 |
Cause della morte | Trucidazione |
Dati militari | |
Forza armata | Partigiani |
Grado | Sottotenente pilota dell'aeronautica militare |
Decorazioni | Medaglia d'oro al valor militare |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Ettore De Corti (Feletto Umberto, 19 novembre 1919 – Palena, 18 ottobre 1943) è stato un militare italiano, sottotenente pilota dell'aeronautica militare[1].
Biografia
Ettore De Corti nacque a Feletto Umberto, attuale frazione del comune di Tavagnacco, il 19 novembre 1919[2]. Dopo l'armistizio, lasciò il Friuli e giunse in Abruzzo, unendosi alla Resistenza di partigiani in azione sui monti della Maiella[2]. Il 18 ottobre 1943, mentre cercava di superare la linea del fronte con altri combattenti, si imbatté in alcuni tedeschi al Guado di Coccia, all'interno del territorio comunale di Palena, e li affrontò uccidendo con la sua pistola un nemico e riuscendo a coprire la fuga dei propri compagni[2]. Rimasto gravemente ferito a causa di tale azione, cadde a terra e poco dopo, all'arrivo di rinforzi nemici, venne trucidato, spirando così all'età di 24 anni[2]. Lo stesso giorno, dopo lo scontro, venne insignito della medaglia d'argento alla memoria, poi convertita in medaglia d'oro al valor militare con D.P.R. del 20 ottobre 1990[2][3]. Al termine della seconda guerra mondiale una delegazione guidata dal colonnello Gianfilippo Cangini pose una lapide commemorativa nel punto esatto in cui cadde Ettore De Corti, poi restaurata e ricollocata nel 2006[4]. Inoltre la città di Sulmona gli intitolò una via[2]. La sosta al cippo in suo ricordo al Guado di Coccia e la visita al sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna costituiscono oggi momenti significativi del cosiddetto "sentiero della libertà".
Onorificenze
— 18 ottobre 1943[3]
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ettore De Corti
Collegamenti esterni
- Ettore De Corti, in Donne e Uomini della Resistenza, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.
- Ettore De Corti, su movm.it.
- Lapide commemorativa, su comunecampodigiove.it.