ETA (azienda): differenze tra le versioni

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Versione delle 16:45, 17 nov 2022

ETA
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Forma societariaSocietà Anonima
Fondazione1793 a Fontainemelon
Sede principaleGrenchen
GruppoSwatch Group
SettoreManifatturiero
ProdottiMovimenti per orologi, al quarzo e meccanici
Sito webwww.eta.ch

ETA è un'azienda svizzera produttrice di movimenti per orologi, al quarzo e meccanici.

Storia

Nascita di FHF, di Eterna e di numerose aziende produttrici di movimenti (1793-1900)

La storia di ETA, agli inizi, è piuttosto frammentata e costellata di numerose collaborazioni.

Movimento FHF 69, datato 1970 circa

Nel 1793 vengono realizzati primi movimenti dalla Fabbrica orologiera di Fontainemelon[1] (frazione di Neuchâtel), la quale si affidò ai fratelli Isaac e David Benguerel e ai loro soci Francois e Juline Humbert-Droz[2]. Nasce così la FHF, acronimo di Fabrique d'Horlogerie de Fontainmelon, che inizia a produrre i primi movimenti attorno al 1815-1816. Nella seconda metà dell'Ottocento FHF diventa una delle aziende costruttrici di movimenti più importanti del mondo.

Nel 1856 viene fondata la Maison orologiera Eterna[3], a Grenchen, la quale, tra il 1922 e il 1923, apre una divisione, di nome ETA, col compito di realizzare calibri. Il marchio ETA viene così registrato a Grenchen da Schild Frères & Cie (fratelli Schild & Co.).

Parallelamente, nei primi trent'anni del Novecento, nascono altre aziende che realizzano movimenti per orologi: è il caso di Valjoux, specializzata nella creazione di calibri cronografici; AS (fondata da Adolph Schild, uno dei fratelli dei fondatori di ETA); Unitas, FEF (Fabrique d'Ebauches de Fleurier), Felsa eccetera.

La nascita di ESA e di ASUAG (1920-1930)

ETA 1010, fine 1940 - inizio 1950

Nel 1925 FHF si fonda con Landeron, un'altra fabbrica orologiera famosa per produrre movimenti cronografici, e, assieme, diventano soci fondatori nel 1926, insieme ad AS, di Ebauches SA (ESA), la cui sede è a Neuchâtel. L'obiettivo di ESA era quella di raggruppare numerose realtà manifatturiere già operanti nel settore per poter fornire loro macchinari più all'avanguardia e dare loro una struttura industriale, migliore per il commercio su larga scala. Ben presto, quindi, ESA diventa una holding, ed inizia ad aggregare numerose aziende del settore, nonostante queste mantengano la propria denominazione nella realizzazione dei propri calibri: nel 1928 viene acquisita Felsa, azienda fondata a Grenchen nel 1918. Per contrastare la crisi economica del 1929, nel 1931, ESA diventa socio fondatore di ASUAG (“Allgemeine Schweizerische Uhrenindustrie AG”), che diventa il più grande gruppo orologiero svizzero del periodo, comprendendo non solo produttori di movimenti, ma anche di spirali e di altre componenti orologiere. Il gruppo, creato anche grazie all'aiuto finanziario delle banche.

ETA viene incorporata in ESA e viene separata da Eterna

Movimento Valjoux 7761, fine 1980 - inizio 1990

Nel 1932 ESA acquisisce Unitas, che passa dalle mani di ARSA a quelle di ESA nel giro di pochi anni. Nel 1933 Eterna diventa parte di ASUAG, e lo stesso anno ESA acquisisce Peseux. Eterna, al suo interno, aveva già il comparto ETA produttore di movimenti, e, per meglio adattare le due anime aziendali nella struttura delle holding, Eterna viene inserita in ASUAG, mentre ETA diventa parte del gruppo ESA. Nel 1944 ESA acquisisce anche Valjoux.

L'avvento del quarzo (anni Settanta)

ETA 2789, 1970 circa
ETA 2671, circa fine anni Settanta

Nel corso degli anni ETA si afferma come produttrice di movimenti di qualità, apprezzati e forniti a moltissime realtà. A fine anni quaranta/inizio Cinquanta debuttano i primi automatici di casa ETA, che portano con sé l'Etarotor, un rotore di carica brevettato. A fine anni Sessanta il gruppo ESA si concentra nella realizzazione di un movimento al quarzo, per cercare di contrastare il successo che Bulova ha avuto a partire dagli anni Sessanta con l'Accutron, il quale prevedeva un movimento a diapason alternativo ai movimenti meccanici in voga fino a quel periodo. ESA concentra le sue forze in CEH, il Centre Electronique Horloger di Neuchâtel, del quale ESA è il maggiore azionista[4]. Vengono così realizzati i prototipi Beta 1 e Beta 2, mentre il movimento definitivo presentato al grande pubblico nel 1970 prende il nome di Beta21. Ciononostante Seiko aveva già presentato, nel dicembre 1969, un suo orologio al quarzo (il Seiko 35 SQ Astron), che, rispetto al calibro Beta21, aveva un meccanismo più economico da realizzare, meno sofisticato, più facile da realizzare, più compatto e meno soggetto a rotture. Ben presto le numerose realtà orologiere svizzere che avevano partecipato alla realizzazione di un meccanismo al quarzo abbandonano il consorzio (fanno così ad esempio Longines e Rolex, per dedicarsi autonomamente allo sviluppo di un proprio calibro a batteria). Nel frattempo ETA continua a realizzare movimenti meccanici sempre apprezzati (alcuni dei quali utilizzati ancora oggi, come il 2824-2[5], il 2836[6] e il 2892).

Attualità (1980-oggi)

A fine anni Settanta ETA diventa la più grande azienda produttrice di movimenti.

Nel 1983 la holding ASUAG viene unita ad un altro grande gruppo orologiero, l'SSIH nato, negli anni Trenta, da Omega e Tissot. Questa unione è stata realizzata al fine di contrastare la crisi dell'orologeria tradizionale elvetica. Dalla fusione tra ASUAG e SSIH nasce così SMH. Nello stesso periodo, l'imprenditore e appassionato Nicolas Hayek crea Swatch, la quale avrà un ruolo centrale nel salvare l'orologeria svizzera tradizionale grazie alle sue massicce vendite di orologi al quarzo in plastica e dall'aspetto giocoso.

ETA 9362, primi anni Ottanta

Negli anni Ottanta si diffondono i movimenti al quarzo della famiglia 955[7], che progressivamente sostituiscono i più obsoleti ETA 9360[8] e derivati.

ETA 955.132 incassato in un Pryngeps
Movimento Unitas 6365N, 1970 circa

Nel 1998 SMH cambia nome in Swatch Group, ed ETA diventa il marchio centrale in ambito di fornitura di movimenti. Attualmente ETA fa parte dello Swatch Gruop e realizza calibri esclusivamente per le aziende facenti parte dello stesso gruppo. Al suo interno ci sono anche altre realtà orologiere, come Valgrange e Unitas, le quali producono calibri a loro nome, ma sotto la direzione di ETA. Oltre ai già citati 2824-2, 2836 e 2892, tra i vari calibri di largo utilizzo c'è anche l'ETA-Valjoux 7750[9] (e i suoi derivati), ininterrottamente prodotto da metà anni Settanta, e molti altri, incassati in buona parte dei marchi facenti parte del gruppo Swatch (Swatch, Longines, Omega, Tissot, Mido, Hamilton e molti altri brand), adottando il silicio in molti suoi calibri (come il Powermatic80 montato su Hamilton, Mido e Tissot) per la realizzazione di spirali antimagnetiche.

Swatch Group acquisisce anche Nivarox-far, azienda specializzata nella realizzazione di componenti per movimenti di orologi[10]. Nel 2003 è stato realizzato un nuovo dispositivo anti-urto, chiamato Nivashock[11].

Nel 2018 Nivarox (come membro del Gruppo Swatch) e Audemars Piguet hanno congiunto i propri sforzi per realizzare una nuova spirale antimagnetica, chiamata Nivachron, e prodotta in lega di titanio[12] al fine di eliminare l'utilizzo del silicio cosicché possa essere montata sui calibri ETA.

Note

  1. ^ History | Manufacture Horlogère Suisse | ETA SA, su www.eta.ch. URL consultato il 17 novembre 2022.
  2. ^ admin, Movimento ETA: I migliori calibri 2824-2, 2836 e 7750, su www.recensioniorologi.it, 16 dicembre 2020. URL consultato il 17 novembre 2022.
  3. ^ (EN) THE BRAND, su Eterna-watches. URL consultato il 17 novembre 2022.
  4. ^ History | Manufacture Horlogère Suisse | ETA SA, su www.eta.ch. URL consultato il 17 novembre 2022.
  5. ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: ETA 2824-2, su www.ranfft.de. URL consultato il 17 novembre 2022.
  6. ^ Movimento Eta: guida completa alle referenze più famose, su adilo.it. URL consultato il 17 novembre 2022.
  7. ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: ETA-ESA 955.031, su www.ranfft.de. URL consultato il 17 novembre 2022.
  8. ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: ETA-ESA 9360, su www.ranfft.de. URL consultato il 17 novembre 2022.
  9. ^ bidfun-db Archive: Watch Movements: Valjoux 7750, su www.ranfft.de. URL consultato il 17 novembre 2022.
  10. ^ (FR) Nivarox-far – Les régulateurs du temps, su nivarox.com. URL consultato il 17 novembre 2022.
  11. ^ (EN) Nivashock Watch Movement | Caliber Corner, su calibercorner.com, 10 aprile 2021. URL consultato il 17 novembre 2022.
  12. ^ Augusto Veroni, Nasce la spirale Nivachron. Addio al silicio?, su Il Giornale degli Orologi, 3 settembre 2018. URL consultato il 17 novembre 2022.