From the New World: differenze tra le versioni

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== Analisi ==
== Analisi ==
;Fare Thee Well<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=kc16uMj6rSU|titolo = Fare Thee Well, Alan Parsons - From The New World 2022.|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Brano di apertura dell'album con un incipit elettronico strumentale con cui Parsons presenta le sue credenziali. Il brano, cantato da Todd Cooper, prosegue nel puro stile progressive con cambi di tempo e melodia, assoli di sassofono, ottimi interventi orchestrali e reminiscenze floydiane. Il testo del cantato è infarcito di titoli, anche solo parziali, di brani del repertorio del The Alan Parsons Project e di Alan Parsons.

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;Uroboros<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=nPb58H55A7Q|titolo = Alan Parsons - "Uroboros" ft. Tommy Shaw of @STYX - Official Music Video.|data = 25 maggio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Rilasciato in antemprima, il 25 maggio 2022, come singolo con un video clip di eccellente fattura che esprime appieno il senso del titolo e del cantato. Il brano è cantato da Tommy Shaw degli Styx e manifesta tutta la perfezione maniacale che Parsons ha dedicato nell'album per la fase di ingegneria del suono. Il brano è pervaso da un ritmo rock ed ipnotico con ottime sia la base che gli assoli di chitarra elettrica. L'uroboro, che dà il titolo al brano, è il serpente che si mangia la coda formando un cerchio senza inizio e senza fine. Rappresenta l'energia universale che si consuma e si rigenera di continuo, simboleggiando quindi l'infinito e l'eternità. Un uroboro era comparso sulla copertina dell'album [[Vulture Culture]] del [[The Alan Parsons Project]] del [[1985]].

;Don't Fade Now<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=T4VOBk1CY8c|titolo = Don't Fade Now, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Il brano, cantato da Alan Parsons, trasmette la serenità dell'ovest americano.

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;Give 'em My Love<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=unV1vsSVsxk|titolo = Give 'em My Love, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Cantata da James Durbin, si ricollega alla tranquillità trasmessa dal brano precedente. Durbin modifica abilmente l'espressione del cantato da metà del brano che diviene molto più forte e più rock sostenuto dalla sempre più notevole chitarra elettrica di Joe Bonamassa.

;Obstacles<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=yMxVwlwPy2w|titolo = Obstacles, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Il brano, cantato da Mark Mikel, presenta vivaci collegamenti al vecchio stile dei Pink Floyd.

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;I Won't Be Led Astray<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=fik4SgsAnjM|titolo = Alan Parsons - "I Won't Be Led Astray" ft. David Pack, Joe Bonamassa - Official Music Video|data = 23 giugno 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Secondo singolo rilasciato con un ottimo videoclip, il 23 giugno 2022, prima dell'uscita dell'album. Cantato da David Pack con i cori di Alan Parsons e gli assoli di chitarra di Joe Bonamassa. Il brano è potente ed evocativo, con Pack che interpreta alla perfezione i numerosi cambi di ritmo e tono. David Pack ha cantato in tre brani nel primo album da solista di Alan Parsons, [[Try Anything Once]] del [[1993]], ''The Three Of Me''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=3y_1Y35GTfA|titolo = The Three Of Me, Alan Parsons - Try Anything Once 1993.|data = 28 ottobre 2015|accesso = 29 novembre 2021}}</ref>, ''I'm Talkin' To You''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=PylVxktwfBk|titolo = I'm Talkin' To You, Alan Parsons - Try Anything Once 1993.|data = 26 gennaio 2017|accesso = 27 luglio 2022}}</ref> e ''Oh Life (There Must Be More)''<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=LJNcyRBX6yo|titolo = Oh Life (There Must Be More), Alan Parsons - Try Anything Once 1993.|data = 26 gennaio 2017|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>.

;You Are The Light<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=4YDTEQy6qEM|titolo = You Are The Light, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Cantato da Alan Parsons, è un gradevolissimo brano pop rock di ottima fattura.

;Halos<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=jIFA1cJad2I|titolo = Halos, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Brano cantato da P.J. Olsson che risulta molto ritmico ed in cui Parsons esprime l'apoteosi della sua maestria coniugando alla perfezione melodia, cantato ed elettronica. Quasi al secondo minuto del brano ne comincia uno interamente strumentale, vecchio marchio di fabbrica del Project, che è stato definito da standing ovation da alcuni critici musicali. In un minuto di crescendo di elettronica parsoniana, il maestro riesce a ricreare atmosfere cinematografiche che portano alla memoria il minuto strumentale di Psychobabble<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=DQi8-QQ3_aU|titolo = Psychobabble, Eye in the Sky, The Alan Parsons Project 1982.|data = 26 febbraio 2017|accesso = 16 maggio 2021}}</ref>
dall'album [[Eye in the Sky]] del [[1982]], dove venne ricreato un crescendo strumentale di tensione e terrore cinematografico.

;Goin' Home<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=duQUQp5Tsz4|titolo = Goin' Home, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Brano cantato da Parsons.

[[File:Phil Spector 2000.jpg|thumb|300px|Phil Spector nel 2000. Scrittore e produttore nel 1963 del brano ''Be My Baby'', di cui Tabitha Fair canta la cover.]]
;Be My Baby<ref>{{Cita web|url = https://www.youtube.com/watch?v=Nqw6Z8Whhzo|titolo = Be My Baby, Alan Parsons - From The New World, 2022|data = 14 luglio 2022|accesso = 27 luglio 2022}}</ref>: Brano interpretato da Tabitha, figlia della seconda moglie di Parsons, è la cover del brano anni '60 delle [[The Ronettes]], scritta e prodotta da Phil Spector nel 1963, che fu definito da Brian Wilson, il più grande pezzo pop mai realizzato.


== Formazione ==
== Formazione ==

Versione delle 01:41, 27 lug 2022

From the New World
album in studio
ArtistaAlan Parsons
Pubblicazione15 luglio 2022
Durata44:31
Dischi1
Tracce11
GenereRock progressivo
EtichettaFrontiers Records
ProduttoreAlan Parsons
FormatiCD, LP, DVD, download digitale, streaming
Alan Parsons - cronologia
Album precedente
(2019)
Album successivo
Singoli
  1. Uroboros
    Pubblicato: 25 maggio 2022
  2. I Won't Be Led Astray
    Pubblicato: 23 giugno 2022

From the New World è il sesto album in studio da solista di Alan Parsons, pubblicato il 15 luglio 2022 dalla Frontiers Records.

Descrizione

Tra il novembre del 2021 ed il marzo del 2022 Parsons, assieme ai membri della sua band, ha registrato presso il ParSonics i brani per il nuovo album che è stato poi pubblicato dalla Frontiers Records il 15 luglio.

L'album prende il titolo dalla sinfonia n°9 in mi minore, intitolata appunto Dal nuovo mondo, del compositore Boemo[1] Antonin Dvorak, che Parsons ascoltava da piccolo in quanto il padre la suonava spesso sul giradischi che avevano in casa[2]. Il titolo si riferisce al Nuovo Mondo, ossia il continente americano, poiché fu composta negli Stati Uniti d'America quando Dvořák era direttore del National Conservatory of Music of America di New York. La cultura locale stimolò e arricchì il compositore, che propose una sinfonia di matrice classica europea, ma contaminata dalla musica autoctona, come gli spiritual afroamericani e la musica dei nativi americani. Neil Armstrong portò l'opera sulla Luna durante la missione Apollo 11 nel 1969[3].

Nella realizzazione di From the New World sono coinvolti Todd Cooper, Guy Erez, Danny Thompson, Tom Brooks, Doug Powell, Jeff Kollman, Dan Tracey e P.J. Olsson, che fanno parte dell'Alan Parsons Live Band. Come guest star sono convocati il cantante Mark Mikel, il chitarrista Joe Bonamassa, il cantante degli Styx Tommy Shaw, l'ex cantante degli Ambrosia David Pack e James Durbin. Parsons oltre che il produttore è co-autore di tutti i brani, ingegnere del suono, cantante e corista.

Nei due mesi precedenti la pubblicazione del disco vengono rilasciati due singoli: Uroboros[4] il 25 maggio e I Won't Be Led Astray[5] il 23 giugno.

All'interno dell'album viene inserita anche la cover del famoso brano delle Ronettes intitolato Be My Baby, fortemente voluto da Parsons, quale esempio perfetto del cosiddetto Wall of Sound inventato negli anni '60 dal produttore Phil Spector. Il brano viene cantato da Tabitha Fair[6].

(EN)

«A new acquaintance, Tabitha Fair, did a fantastic job on our remake of The Ronettes hit, Be My Baby which has fulfilled a career-long desire of mine to acknowledge the work of Phil Spector, who despite his poor reputation in later life, had a huge influence on American pop.»

(IT)

«una nuova conoscenza, Tabitha Fair, ha fatto un lavoro fantastico nel nostro remake del successo di The Ronettes, Be My Baby, che ha soddisfatto il mio desiderio di tutta la carriera di riconoscere il lavoro di Phil Spector, che nonostante la sua scarsa reputazione in età avanzata, aveva una grande influenza sul pop americano.»

[7]

Copertina e grafica

La grafica dell'album è curata dalla Dangerous Age del designer e art director greco Ioannis, altamente specializzato nella realizzazione di grafiche per album discografici.[8]. La copertina rappresenta un uomo di spalle, evidentemente Parsons stesso, nel classico abito elegante utilizzato dai prestigiatori, su di un sentiero che si affaccia su di un corso d'acqua al di là del quale vi è lo skyline di New York, a rappresentare il nuovo mondo cercato da Antonin Dvorak, una piramide tecnologica che richiama il passato[9] di Parsons che si fa futuro, ed una serie di pianeti e mondi che rappresentano la ricerca odierna del nuovo mondo.

Tracce

Edizioni musicali Frontiers Records.

  1. Fare Thee Well – 4:33 (Todd Cooper, Doug Powell, Alan Parsons)Voce, sassofono, tastiere e cori: Todd Cooper • Tastiere, chitarre e cori: Doug Powell • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Chitarre: Jeff Kollman, Dan Tracey • Arrangiamento orchestrale e direzione d'orchestra: Tom Brooks
  2. The Secret – 4:13 (Mark Mikel, Guy Erez, Jeff Kollman, Alan Parsons)Voce, swarmandel e cori: Mark Mikel • Cori: Chris Shutters • Basso: Guy Erez • Batteria e percussioni: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
  3. Uroboros – 4:05 (Todd Cooper, Doug Powell, Alan Parsons)Voce e cori: Tommy Shaw • Tastiere, chitarre e cori: Doug Powell • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
  4. Don't Fade Now – 4:12 (Guy Erez, Andy Ellis, Alan Parsons)Voce: Alan Parsons • Voce e cori: P.J. Olsson • Cori: Todd Cooper • Chitarre e cori: Dan Tracey • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks e Andy Ellis • Chitarre: Jeff Kollman
  5. Give 'Em My Love – 3:17 (James Durbin, Julian Colbeck, Alan Parsons)Voce, chitarre e cori: James Durbin • Chitarra solista: Joe Bonamassa • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Marshall
  6. Obstacles – 3:32 (Mark Mikel, Jeff Kollman, Alan Parsons)Voce e cori: Mark Mikel • Cori: Scott Hunt • Basso: Guy Erez • Percussioni: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
  7. I Won't Be Led Astray – 4:36 (David Minasian, Kim Bullard, Alan Parsons)Voce: David Pack • Cori: Alan Parsons • Chitarra solista: Joe Bonamassa • Violoncello: Mika Larson • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Km Bullard • Chitarre: Jeff Kollman e Tim Pierce
  8. You Are The Light – 4:22 (Dan Tracey, Keith Howland, Alan Parsons)Voce: Alan Parsons • Voce, chitarre e cori: Dan Tracey • Cori: Todd Cooper • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman e Doug Powell
  9. Halos – 4:14 (P.J. Olsson, Dan Tracey, Alan Parsons)Voce, basso, tastiere, programmazione e cori: P.J. Olsson • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Chitarre: Dan Tracey e Jeff Kollman
  10. Goin' Home – 4:45 (Antonin Dvorak, William Arms Fisher - reinventato da Tom Brooks, Alan Parsons)Voce: Alan Parsons • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Matt McCarrin • Chitarre: Jeff Kollman • Arrangiamento e direzione orchestrale: Tom Brooks
  11. Be My Baby – 2:42 (Jeff Barry, Ellie Greenwich, Phil Spector)Voce e cori: Tabitha Fair • Basso: Guy Erez • Batteria e percussioni: Danny Thompson • Tastiere, arrangiamento e direzione orchestrale: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman e Dan Tracey

Durata totale: 44:31

Analisi

Fare Thee Well[10]
Brano di apertura dell'album con un incipit elettronico strumentale con cui Parsons presenta le sue credenziali. Il brano, cantato da Todd Cooper, prosegue nel puro stile progressive con cambi di tempo e melodia, assoli di sassofono, ottimi interventi orchestrali e reminiscenze floydiane. Il testo del cantato è infarcito di titoli, anche solo parziali, di brani del repertorio del The Alan Parsons Project e di Alan Parsons.
The Secret[11]
Brano molto gradevole con sonorità anni '80.
Tommy Shaw nel 2008. Canta il brano Uroboros.
Uroboros[12]
Rilasciato in antemprima, il 25 maggio 2022, come singolo con un video clip di eccellente fattura che esprime appieno il senso del titolo e del cantato. Il brano è cantato da Tommy Shaw degli Styx e manifesta tutta la perfezione maniacale che Parsons ha dedicato nell'album per la fase di ingegneria del suono. Il brano è pervaso da un ritmo rock ed ipnotico con ottime sia la base che gli assoli di chitarra elettrica. L'uroboro, che dà il titolo al brano, è il serpente che si mangia la coda formando un cerchio senza inizio e senza fine. Rappresenta l'energia universale che si consuma e si rigenera di continuo, simboleggiando quindi l'infinito e l'eternità. Un uroboro era comparso sulla copertina dell'album Vulture Culture del The Alan Parsons Project del 1985.
Don't Fade Now[13]
Il brano, cantato da Alan Parsons, trasmette la serenità dell'ovest americano.
Joe Bonamassa nel 2014. Chitarrista in due brani Give 'Em My Love e I Won't Be Led Astray.
Give 'em My Love[14]
Cantata da James Durbin, si ricollega alla tranquillità trasmessa dal brano precedente. Durbin modifica abilmente l'espressione del cantato da metà del brano che diviene molto più forte e più rock sostenuto dalla sempre più notevole chitarra elettrica di Joe Bonamassa.
Obstacles[15]
Il brano, cantato da Mark Mikel, presenta vivaci collegamenti al vecchio stile dei Pink Floyd.
David Pack nel 2000. Canta il brano I Won't Be Led Astray.
I Won't Be Led Astray[16]
Secondo singolo rilasciato con un ottimo videoclip, il 23 giugno 2022, prima dell'uscita dell'album. Cantato da David Pack con i cori di Alan Parsons e gli assoli di chitarra di Joe Bonamassa. Il brano è potente ed evocativo, con Pack che interpreta alla perfezione i numerosi cambi di ritmo e tono. David Pack ha cantato in tre brani nel primo album da solista di Alan Parsons, Try Anything Once del 1993, The Three Of Me[17], I'm Talkin' To You[18] e Oh Life (There Must Be More)[19].
You Are The Light[20]
Cantato da Alan Parsons, è un gradevolissimo brano pop rock di ottima fattura.
Halos[21]
Brano cantato da P.J. Olsson che risulta molto ritmico ed in cui Parsons esprime l'apoteosi della sua maestria coniugando alla perfezione melodia, cantato ed elettronica. Quasi al secondo minuto del brano ne comincia uno interamente strumentale, vecchio marchio di fabbrica del Project, che è stato definito da standing ovation da alcuni critici musicali. In un minuto di crescendo di elettronica parsoniana, il maestro riesce a ricreare atmosfere cinematografiche che portano alla memoria il minuto strumentale di Psychobabble[22]

dall'album Eye in the Sky del 1982, dove venne ricreato un crescendo strumentale di tensione e terrore cinematografico.

Goin' Home[23]
Brano cantato da Parsons.
Phil Spector nel 2000. Scrittore e produttore nel 1963 del brano Be My Baby, di cui Tabitha Fair canta la cover.
Be My Baby[24]
Brano interpretato da Tabitha, figlia della seconda moglie di Parsons, è la cover del brano anni '60 delle The Ronettes, scritta e prodotta da Phil Spector nel 1963, che fu definito da Brian Wilson, il più grande pezzo pop mai realizzato.

Formazione

Leader

  • Alan Parsonsvoce (traccia 4,8,10), cori (traccia 7), autore testi e musiche (traccia 1,2,3,4,5,6,7,8,9), riadattamento testo e musica (traccia 10), ingegnere del suono, produttore

Altri collaboratori

Cantanti

  • P.J. Olsson - voce (traccia 4,9), cori (traccia 4,9), basso (traccia 9), tastiere (traccia 9), programmazione (traccia 9), autore testo e musica (traccia 9)
  • Mark Mikel - voce (traccia 2,6), cori (traccia 2,6), swarmandel (traccia 2), autore testo e musica (traccia 2,6)
  • Todd Cooper - voce (traccia 1), cori (traccia 1,4,8), sassofono (traccia 1), autore testo e musica (traccia 1,3)
  • Dan Tracey - voce (traccia 8), cori (traccia 4,8), chitarre (traccia 1,4,8,9,11), autore testo e musica (traccia 8,9)
  • James Durbin - voce (traccia 5), cori (traccia 5), chitarre (traccia 5), autore testo e musica (traccia 5)
  • Tommy Shaw - voce (traccia 3), cori (traccia 3)
  • David Pack - voce (traccia 7)
  • Tabitha Fair - voce (traccia 11), cori (traccia 11)
  • Doug Powell - cori (traccia 1,3), tastiere (traccia 1,3), chitarre (traccia 1,3,8), autore testo e musica (traccia 1,3)
  • Chris Shutters - cori (traccia 2)
  • Scott Hunt - cori (traccia 6)

Musicisti

  • Guy Erez - basso (traccia 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11), autore testo e musica (traccia 2,4)
  • Danny Thompson - batteria (traccia 1,2,3,4,5,7,8,9,10,11), percussioni (traccia 2,6,11)
  • Jeff Kollman - chitarre (traccia 1,2,3,4,6,7,8,9,10,11), autore testo e musica (traccia 2,6)
  • Tom Brooks - tastiere (traccia 2,3,4,5,6,8,11), riadattamento testo e musica (traccia 10)
  • Joe Bonamassa - chitarra solista (traccia 5,7)
  • Kim Bullard - tastiere (traccia 7), autore testo e musica (traccia 7)
  • Andy Ellis - tastiere (traccia 4)
  • Matt McCarrin - tastiere (traccia 10)
  • Jeff Marshall - chitarre (traccia 5)
  • Tim Pierce - chitarre (traccia 7)
  • Mika Larson - violoncello (traccia 7)
  • Julian Colbeck - autore testo e musica (traccia 5)
  • David Minasian - autore testo e musica (traccia 7)
  • Keith Howland - autore testo e musica (traccia 8)
  • Antonin Dvorak - autore testo e musica (traccia 10)
  • William Arms Fisher - autore testo e musica (traccia 10)
  • Jeff Barry - autore testo e musica (traccia 11)
  • Ellie Greenwich - autore testo e musica (traccia 11)
  • Phil Spector - autore testo e musica (traccia 11)

Orchestra

  • Tom Brooks - Arrangiamento orchestrale e direzione d'orchestra (traccia 1,10,11)

Masterizzazione

Masterizzato da Dave Donnelly presso il DNA Mastering.[7]

Registrazione

From The New World è stato registrato presso il ParSonics, lo studio di registrazione personale di Alan Parsons, a Santa Barbara in California.[7]

Videoclip

  • Uroboros,[25] pubblicato il 26 maggio 2022.
  • I Won't Be Led Astray,[26] pubblicato il 23 giugno 2022.

Note

  1. ^ La Boemia è l'attuale Repubblica Ceca
  2. ^ Dal Booklet del CD From the New World
  3. ^ J. R. Hansen, a cura di Simon e Schuster Staff, First Man: The Life of Neil A. Armstrong, Simon and Schuster, 2005, p. 423. ISBN 9780743281713
  4. ^ Alan Parsons - "Uroboros" ft. Tommy Shaw of @STYX - Official Music Video, su youtube.com, 25 maggio 2022. URL consultato il 24 luglio 2022.
  5. ^ Alan Parsons - "I Won't Be Led Astray" ft. David Pack, Joe Bonamassa - Official Music Video, su youtube.com, 23 giugno 2022. URL consultato il 24 luglio 2022.
  6. ^ Tabitha è figliastra di Alan Parsons, in quanto è figlia di Lisa Parsons, nata dal precedente matrimonio di questa, e vive da oltre venti anni con la famiglia di Alan
  7. ^ a b c Dal booklet dell'album From the New World.
  8. ^ Ioannis, su dangerousage.com. URL consultato il 25 luglio 2022.
  9. ^ Il terzo album del The Alan Parsons Project, del 1978, si chiama Pyramid
  10. ^ Fare Thee Well, Alan Parsons - From The New World 2022., su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  11. ^ The Secret, Alan Parsons - From The New World 2022., su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  12. ^ Alan Parsons - "Uroboros" ft. Tommy Shaw of @STYX - Official Music Video., su youtube.com, 25 maggio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  13. ^ Don't Fade Now, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  14. ^ Give 'em My Love, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  15. ^ Obstacles, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  16. ^ Alan Parsons - "I Won't Be Led Astray" ft. David Pack, Joe Bonamassa - Official Music Video, su youtube.com, 23 giugno 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  17. ^ The Three Of Me, Alan Parsons - Try Anything Once 1993., su youtube.com, 28 ottobre 2015. URL consultato il 29 novembre 2021.
  18. ^ I'm Talkin' To You, Alan Parsons - Try Anything Once 1993., su youtube.com, 26 gennaio 2017. URL consultato il 27 luglio 2022.
  19. ^ Oh Life (There Must Be More), Alan Parsons - Try Anything Once 1993., su youtube.com, 26 gennaio 2017. URL consultato il 27 luglio 2022.
  20. ^ You Are The Light, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  21. ^ Halos, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  22. ^ Psychobabble, Eye in the Sky, The Alan Parsons Project 1982., su youtube.com, 26 febbraio 2017. URL consultato il 16 maggio 2021.
  23. ^ Goin' Home, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  24. ^ Be My Baby, Alan Parsons - From The New World, 2022, su youtube.com, 14 luglio 2022. URL consultato il 27 luglio 2022.
  25. ^ Alan Parsons - "Uroboros" ft. Tommy Shaw of @STYX - Official Music Video, su youtube.com, 25 maggio 2022. URL consultato il 24 luglio 2022.
  26. ^ Alan Parsons - "I Won't Be Led Astray" ft. David Pack, Joe Bonamassa - Official Music Video, su youtube.com, 23 giugno 2022. URL consultato il 24 luglio 2022.
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