Domenico Secondulfo: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix
m esempio su come sistemare le note
Riga 14: Riga 14:


== Biografia ==
== Biografia ==
Si laurea in Scienze Politiche presso l’[[Università di Bologna]] nell’Anno Accademico 1972/1973 con 110/110 e lode. Nel 1980 diventa ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’[[Università di Napoli]], nella quale resterà per quattro anni, proseguendo in seguito la sua attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’[[Università di Parma]] (1985-1997). Vince il concorso per la qualifica di professore associato nel 1998 alla Facoltà di Economia dell’[[Università del Molise]], nella quale lavorerà per due anni prima di trasferirsi nel 2001 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’[[Università di Verona]], prima come professore associato (2001-2003) e poi come professore ordinario afferendo al Dipartimento di Scienze Umane<ref>[https://www.dsu.univr.it/?ent=persona&id=468&lang=it Università di Verona, pagina personale]</ref>.
Si laurea in Scienze Politiche presso l’[[Università di Bologna]] nell’Anno Accademico 1972/1973 con 110/110 e lode. Nel 1980 diventa ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’[[Università di Napoli]], nella quale resterà per quattro anni, proseguendo in seguito la sua attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’[[Università di Parma]] (1985-1997). Vince il concorso per la qualifica di professore associato nel 1998 alla Facoltà di Economia dell’[[Università del Molise]], nella quale lavorerà per due anni prima di trasferirsi nel 2001 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’[[Università di Verona]], prima come professore associato (2001-2003) e poi come professore ordinario afferendo al Dipartimento di Scienze Umane<ref>{{Cita web|url=https://www.dsu.univr.it/?ent=persona&id=468&lang=it|titolo=Domenico Secondulfo|editore=Università di Verona}}</ref>.


== Ricerche e Teorie ==
== Ricerche e Teorie ==

Versione delle 14:43, 17 dic 2020

Domenico Secondulfo

Domenico Secondulfo (Ravenna, 7 maggio 1950) è un accademico sociologo italiano.


Biografia

Si laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna nell’Anno Accademico 1972/1973 con 110/110 e lode. Nel 1980 diventa ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Napoli, nella quale resterà per quattro anni, proseguendo in seguito la sua attività di ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Parma (1985-1997). Vince il concorso per la qualifica di professore associato nel 1998 alla Facoltà di Economia dell’Università del Molise, nella quale lavorerà per due anni prima di trasferirsi nel 2001 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Verona, prima come professore associato (2001-2003) e poi come professore ordinario afferendo al Dipartimento di Scienze Umane[1].

Ricerche e Teorie

La produzione scientifica di Domenico Secondulfo si articola in cinque macro aree di ricerca e riflessione teorica caratterizzate da una solida attenzione metodologica in ambito qualitativo e quantitativo. I suoi interessi sono rivolti soprattutto alla sociologia dei consumi, alla sociologia della salute e del benessere, alla metodologia della ricerca sociale, alle trasformazioni post-industriali e post-moderne e alla sociologia dell’immaginario. È autore di numerose monografie, saggi e articoli pubblicati in riviste scientifiche nazionali e internazionali e la sua formazione è caratterizzata da periodi di perfezionamento all’estero, soprattutto presso l’Università di Essex, dedicati allo studio delle tecniche di analisi multivariata e ai metodi di campionamento statistico. L'integrazione di tecniche qualitative e quantitative è un aspetto dominante delle sue ricerche empiriche e questa scelta permette alle sue opere di restituire una comprensione approfondita di fenomeni sociali complessi attraverso l’adozione di una prospettiva di indagine socio-antropologica. L’uso ‘critico’ della sociologia visuale, con piena consapevolezza delle sue potenzialità e limiti, assieme alla competenza tecnica che gli deriva dall’essere un fotografo professionista, garantisce alla sua produzione scientifica uno sguardo sempre attuale e originale.

Nella sua carriera sceglie di occuparsi di argomenti d’avanguardia, anticipando così orientamenti che solo successivamente vedranno la luce nel dibattito sociologico. Ne sono un esempio i suoi studi dedicati alla sociologia dei consumi e della moda pubblicati in varie opere – La Danza delle cose. La funzione comunicativa dei beni nella società post-industriale e Ditelo coi fiori. Sociologia del consumo e della cultura materiale[2][3] – tutte orientate a far emergere i legami tra le strutture di relazione sociale e la cultura materiale e a interpretare la rilevanza comunicativa dei processi di consumo. Su questi temi, l’attività scientifica di ricerca si concretizza nell’istituzione dell’Osservatorio sui Consumi delle Famiglie[4][5][6], attivo presso l’Università di Verona, di cui è Presidente.

La stessa passione per la ricerca è visibile nelle sue pubblicazioni dedicate a districare la complessità sociale del rapporto medico-paziente con particolare attenzione ai temi della medicina alternativa – Trasformazioni sociali e nuove culture del benessere, Salute, malattia e malessere nella tarda modernità, Il mondo delle medicine alternative – e alle relazioni di autorità tra terapeuta e paziente. Le sue riflessioni metodologiche vengono divulgate nella comunità scientifica attraverso diverse pubblicazioni – The social meaning of things. A working field for visual sociology ospitata nella prestigiosa rivista Visual Sociology (Taylor and Francis Online) e From the hand to the product: the utensil in handicraft production. A hypertext visual essay experiment visibile nell'autorevole rivista internazionale Italian Sociological Review, fruibile dalla comunità accademica in modalità open access. Lo spirito eclettico e non convenzionale delle sue opere si rispecchia anche nelle sue analisi sulle trasformazioni sociali e valoriali – Per una sociologia del mutamento e La bella età – che restituiscono una piena padronanza dei filoni di ricerca teorica di matrice inglese e francese. Una più recente area di ricerca esplorata da Domenico Secondulfo è la sociologia dell’immaginario[7][8][9] in cui sono centrali le analisi sugli stereotipi[10] e le sue riflessioni sul concetto di simulacro.

Progetti di ricerca e partecipazione a convegni

Fin dall’inizio della sua attività, è coinvolto nella realizzazione di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN), passando da un ruolo esecutivo a quello di coordinatore scientifico. Il suo impegno di ricerca si traduce nella partecipazione a numerosi progetti di ricerca di livello nazionale e locale: Processi formativi e comunità locali (1993-1997); Valori, identità regionali, appartenenza nazionale (1997-2000); Indagine internazionale sul mutamento dei valori (1998-1999); La produzione culturale in Italia: soggetti, professioni, filiere (2000); Il mutamento valoriale inter generazionale nel Molise (2000); I valori degli studenti dell’Ateneo veronese (2003); Ricerca qualitativa e rappresentazioni sociali: il mondo simbolico dei pazienti delle medicine complementari (2004-2005); La sociologia de la alimentaciòn en los paises mediterraneos de la uniòn europea (2002-2007); Ri-pensare il fare: la nuova imprenditoria artigianale nel quadro di un diverso sviluppo locale (2008-2011).

Oltre ad essere impegnato nell’organizzazione di numerosi convegni a carattere nazionale e internazionale di divulgazione scientifica e culturale, dal 1985 svolge un’intensa attività di disseminazione dei risultati della sua ricerca teorica ed empirica in prestigiosi convegni in Italia[11] e all'estero. Sono numerose anche le sue interviste pubblicate su vari mass media riguardanti i seguenti temi: tempi di vita e tempi di lavoro[12], i consumi delle famiglie italiane[13][14], il mondo di seconda mano[15][16], consumo e consumismo[17].

La sua attività di divulgazione culturale attraverso la lente del sociologo-fotografo è disponibile online accedendo ai suoi account Instagram, l'uno dedicato alle foto di Bologna[18] e l'altro a tematiche che seguono i suoi interessi di ricerca[19].

Presso l'Istituto Parri[20] (fondo Paola e Domenico[21]) sono conservate fotografie scatatte a Bologna da Domenico Secondulfo negli anni Settanta. Quelle relative al 1973 fanno parte di una più ampia indagine sociologica visuale sul mondo degli studenti e delle studentesse fuori sede e sulla loro condizione abitativa.

Nel 2019 Domenico Secondulfo presenta i risultati dell'indagine Il centro storico come racconto popolare: Piazza Maggiore[22], promossa dal Centro San Domenico e dal Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna. Si tratta di una selezione di foto raccolte in stile etnografico che tracciano la vita della piazza e di chi la abita dall'alba al tramonto di una giornata-tipo. La rivista I martedì[23] ospita una collezione di scatti still life dedicata prevalentemente al cibo e all'alimentazione.

Attività didattica

Durante la sua carriera svolge attività didattica in numerosi corsi di studio afferenti a diverse Facoltà e Dipartimenti (Lettere e Filosofia, Giurisprudenza, Scienze Economiche e Aziendali e Scienze della Formazione). Di seguito un elenco delle Università e dei singoli corsi:

  • Università di Parma: Metodologia della ricerca sociale I, Teorie e tecniche delle comunicazioni di massa, Sociologia delle comunicazioni di massa e Sociologia dei consumi
  • Università del Molise: Analisi delle classi e dei gruppi sociali e Sociologia e metodologia delle scienze sociali
  • Università di Trieste: Sociologia
  • Università di Verona: Sociologia generale e sociologia dei processi culturali, Sociologia dei consumi e della comunicazione, Sociologia delle comunicazioni di massa, Sociologia del giornalismo, Sociologia generale e Sociologia e psicologia dei consumi.

Incarichi istituzionali

Partecipa attivamente alle attività dell’Associazione Italiana di Sociologia (AIS) ed è uno dei principali promotori scientifici della nascita della recente sezione dedicata alla sociologia dell’immaginario, di cui è coordinatore. Sin dalla sua fondazione è membro del Gruppo Analisi Dati (GAD), un'associazione scientifica sorta nell'ambito del Consorzio di Calcolo dell'Italia Nord - Orientale (CINECA) e partecipa alle attività scientifiche della Società Italiana di Antropologia Medica (SIAM) e dell’International Visual Sociology Association[24] (IVSA). Dal 1988 al 1991 è consulente dell'Istituto Regionale di Ricerca Sperimentazione e Aggiornamento Educativi (IRRSAE) dell'Emilia Romagna. Dirige le collane Sociologia e Ricerca Sociale[25] della casa editrice QuiEdit di Verona e Strutture e Culture Sociali[26] della casa editrice FrancoAngeli di Milano.

Fa parte dei comitati scientifici di Laboratorio Sociologico (FrancoAngeli) e della rivista Italian Sociological Review[27] (QuiEdit). Da sempre attivo nei comitati di autovalutazione dell’Università di Verona, è stato referee di numerosi progetti PRIN e membro del gruppo di lavoro Riviste e Libri Scientifici dell’ANVUR. È stato membro di tre collegi di Dottorato: Sociologia, Servizio Sociale e Scienze della formazione (Università di Trieste) e Psicologia dell'Organizzazione e del Lavoro (Università di Verona). Nel 2004 istituisce il Dottorato di Ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale, presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Verona, diventando il coordinatore. Dal 2005 al 2007 è Direttore vicario del Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale dell’Università di Verona, in seguito assume la carica di coordinamento della Sezione di Sociologia del Dipartimento Tesis (Tempo, Spazio, Immagine e Società) e di membro del Consiglio di Amministrazione della medesima università.

Selezione di Opere

  • I volti del simulacro. Realtà della finzione e finzione della realtà, QuiEdit, Verona 2007 (curatela)
  • Mente, Mano, Utensile. Immagini della cultura materiale dell'artigiano, QUuiEdit, Verona, 2013 (volume fotografico)
  • Consumate strategie. Le famiglie italiane a fronte della crisi economica e della contrazione del potere di acquisto, Sociologia del lavoro, n. 132, 2013 (articolo)
  • Born to buy. The socialization of young consumers, Italian journal of sociology of education, vol. 6, n. 3, 2014 (articolo)
  • Lo studio degli stereotipi e delle rappresentazioni sociali attraverso la sociologia visuale. Un esperimento di integrazione tra tecniche visuali e tecniche quantitative, Sociologia, n. 3, 2015 (articolo)
  • Primo rapporto dell'Osservatorio sui consumi delle famiglie. Una nuova normalità, FrancoAngeli, Milano 2017 (con Luigi Tronca e Lorenzo Migliorati, volume)
  • L'eredità di Jean Baudrillard a dieci anni dalla sua morte, Sociologia, n. 3, 2017 (con Debora Viviani, articolo)
  • Le famiglie veronesi oltre la crisi economica, FrancoAngeli, Milano, 2018 (con Sandro Stanzani e Debora Viviani, volume)
  • Secondo rapporto dell'Osservatorio sui consumi delle famiglie. Il consolidamento dei nuovi profili di consumo, FrancoAngeli, 2019 (con Luigi Tronca, curatela)
  • Scuola e coesione sociale: impegno civico e accettazione delle diversità in Italia, FrancoAngeli, 2020 (con Luigi Tronca e Sergio Cecchi, capitolo di libro).

Note