Luigi Baldan: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
=== Servizio militare e detenzione nei lager nazisti ===
=== Servizio militare e detenzione nei lager nazisti ===
[[File:Luigi Baldan 25 4 2008.jpg|sinistra|miniatura|upright|Luigi Baldan nel 2008]]
Caposquadra manutenzioni presso l'industria Vetrocoke di [[Venezia]] [[Marghera]], è stato motorista navale nella [[Regia Marina]], durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]].
Caposquadra manutenzioni presso l'industria Vetrocoke di [[Venezia]] [[Marghera]], è stato motorista navale nella [[Regia Marina]], durante la [[Seconda guerra mondiale|Seconda Guerra Mondiale]].


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Come la maggioranza di tutti gli internati militari italiani, nonostante la fame, le privazioni, le umiliazioni, le sofferenze e il massacrante lavoro nelle fabbriche belliche, respinge le continue proposte di aderire al nazifascismo. La sua è un’audace lotta quotidiana per sopravvivere, con tutti gli espedienti possibili, sabotando anche la produzione bellica tedesca e creando nei lager una rete clandestina di informazioni e amicizie tra i prigionieri di varie nazionalità. In questa drammatica situazione riesce a far rivivere la solidarietà e l’amore verso chi soffre più di lui: rischiando la propria vita, aiuta e sfama, con le poche risorse alimentari trovate e il vestiario, le ragazze ebree del campo di lavoro di Sackisch Kudowa in Polonia.
Come la maggioranza di tutti gli internati militari italiani, nonostante la fame, le privazioni, le umiliazioni, le sofferenze e il massacrante lavoro nelle fabbriche belliche, respinge le continue proposte di aderire al nazifascismo. La sua è un’audace lotta quotidiana per sopravvivere, con tutti gli espedienti possibili, sabotando anche la produzione bellica tedesca e creando nei lager una rete clandestina di informazioni e amicizie tra i prigionieri di varie nazionalità. In questa drammatica situazione riesce a far rivivere la solidarietà e l’amore verso chi soffre più di lui: rischiando la propria vita, aiuta e sfama, con le poche risorse alimentari trovate e il vestiario, le ragazze ebree del campo di lavoro di Sackisch Kudowa in Polonia.
[[File:Luigi Baldan 1941.jpg|miniatura|301x301px|Luigi Baldan, marinaio della Regia Marina nel 1941.]]


=== La testimonianza dei lager nazisti ===
=== La testimonianza dei lager nazisti ===
[[File:Foto Luigi Baldan (31.5.2014).jpg|thumb|upright|Luigi Baldan nel 2014]]
[[File:Luigi Baldan 25 4 2008.jpg|sinistra|miniatura|upright|Luigi Baldan nel 2008]]
Ritorna in Italia nel 1945, dopo quasi due anni passati nei lager nazisti, consapevole che il suo rifiuto a collaborare con il nazifascismo e la sua personale lotta di “Resistenza senza armi” nei lager nazisti, hanno contribuito a portare la libertà e la democrazia in Italia.
Ritorna in Italia nel 1945, dopo quasi due anni passati nei lager nazisti, consapevole che il suo rifiuto a collaborare con il nazifascismo e la sua personale lotta di “Resistenza senza armi” nei lager nazisti, hanno contribuito a portare la libertà e la democrazia in Italia.


Nel dopoguerra, nel 1951, inizia a scrivere il manoscritto, raccolta di memorie, ''Lotta per sopravvivere. La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo'', relativo al periodo passato nei lager nazisti. Viene successivamente stampato a [[Venezia]], dalla casa Editrice Cafoscarina, nel 2007, corredato da indicazioni e riferimenti storici a cura del figlio Sandro.
Nel dopoguerra, nel 1951, inizia a scrivere il manoscritto, raccolta di memorie, ''Lotta per sopravvivere. La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo'', relativo al periodo passato nei lager nazisti. Viene successivamente stampato a [[Venezia]], dalla casa Editrice Cafoscarina, nel 2007, corredato da indicazioni e riferimenti storici a cura del figlio Sandro.


Il libro, per la sua storia di solidarietà verso la popolazione ebraica nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia, tradotto parte in [[Lingua inglese|inglese]], è depositato presso lo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]], in [[Israele]], nello [[United States Holocaust Memorial Museum]] di [[Washington]] negli [[Stati Uniti]] e nel Museo del lager di Gross Rosen, a [[Rogosnizza]], in Polonia. È stato tradotto inoltre, in [[Lingua ceca|ceco]], per le sue vicende storiche che lo hanno visto presente durante la Liberazione nella cittadina di Dvur Kralove, attualmente nella [[Repubblica Ceca]]. Nel 2016 il libro è stato inoltre tradotto in [[Lingua francese|francese]] da Ginette Mabille, figlia di una ex internata nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia.
Il libro, per la sua storia di solidarietà verso la popolazione ebraica nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia, tradotto parte in [[Lingua inglese|inglese]], è depositato presso lo [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]], in [[Israele]], nello [[United States Holocaust Memorial Museum]] di [[Washington]] negli [[Stati Uniti]] e nel Museo del lager di Gross Rosen, a [[Rogosnizza]], in Polonia. È stato tradotto in parte inoltre, in [[Lingua ceca|ceco]], per le sue vicende storiche che lo hanno visto presente durante la Liberazione nella cittadina di Dvur Kralove, attualmente nella [[Repubblica Ceca]]. Nel 2016 il libro è stato inoltre tradotto in [[Lingua francese|francese]] da Ginette Mabille, figlia di una ex internata con Luigi Baldan nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia.

Luigi Baldan ha pubblicato numerosi articoli nei quotidiani locali veneziani, per sensibilizzare la pubblica opinione, in merito alle vicende storiche degli ex internati militari italiani. Ha raccontato la sua storia nelle scuole ed in alcuni incontri pubblici. Nel 2010 la sua storia è stata oggetto di una tesi di Laurea in Storia presso l'Università Cà Foscari di Venezia, a cura di Marco Chiarelli.[[File:Foto Luigi Baldan (31.5.2014).jpg|thumb|Luigi Baldan nel 2014|alt=|263x263px]]È vissuto a [[Mirano]], dove ha continuato la sua opera di testimonianza delle vicende nei lager nazisti, fino alla sua morte nel 3 febbraio 2017, qualche mese prima di compiere 100 anni.<ref>{{Cita news |autore=Filppo De Gaspari |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/02/04/news/si-e-spento-luigi-baldan-combatte-hitler-senz-armi-1.14818477 |titolo=Si è spento Luigi Baldan, combattè Hitler senz’armi |data=3 febbraio 2017 |pubblicazione=[[la Nuova di Venezia e Mestre|La Nuova Venezia]]}}</ref>
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Luigi Baldan ha pubblicato numerosi articoli nei quotidiani locali veneziani, per sensibilizzare la pubblica opinione, in merito alle vicende storiche degli ex internati militari italiani. Ha raccontato la sua storia nelle scuole ed in alcuni incontri pubblici. Nel 2010 la sua storia è stata oggetto di una tesi di Laurea in Storia presso l'Università Cà Foscari di Venezia, a cura di Marco Chiarelli.


È vissuto a [[Mirano]], dove ha continuato la sua opera di testimonianza delle vicende nei lager nazisti, fino alla sua morte nel 3 febbraio 2017, qualche mese prima di compiere 100 anni.<ref>{{Cita news |autore=Filppo De Gaspari |url=http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2017/02/04/news/si-e-spento-luigi-baldan-combatte-hitler-senz-armi-1.14818477 |titolo=Si è spento Luigi Baldan, combattè Hitler senz’armi |data=3 febbraio 2017 |pubblicazione=[[la Nuova di Venezia e Mestre|La Nuova Venezia]]}}</ref>


== Libri ==
== Libri ==

Versione delle 09:36, 12 set 2020

Luigi Baldan
Luigi Baldan nel 2010
NascitaDolo, 5 settembre 1917
MorteMirano, 3 febbraio 2017
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Regia Marina
GuerreSeconda guerra mondiale
voci di militari presenti su Wikipedia

Luigi Baldan (Dolo, 5 settembre 1917Mirano, 3 febbraio 2017) è stato un militare e operaio italiano. Ex internato militare italiano nei lager nazisti e testimone della Shoah.

Biografia

Servizio militare e detenzione nei lager nazisti

Caposquadra manutenzioni presso l'industria Vetrocoke di Venezia Marghera, è stato motorista navale nella Regia Marina, durante la Seconda Guerra Mondiale.

In servizio nelle officine meccaniche della Regia Marina Militare nel porto di Sebenico in Dalmazia (ora Sibenik in Croazia), subito dopo lo sbandamento seguito dall’annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943, come i circa settecentomila militari italiani dispersi nei vari fronti di guerra, viene catturato dai tedeschi. Dopo un estenuante e disumano viaggio nei carri bestiame, viene così internato prima a Bad Orb e poi a Francoforte sul Meno, in Germania, e infine a Sackisch Kudowa, in Polonia.

Come la maggioranza di tutti gli internati militari italiani, nonostante la fame, le privazioni, le umiliazioni, le sofferenze e il massacrante lavoro nelle fabbriche belliche, respinge le continue proposte di aderire al nazifascismo. La sua è un’audace lotta quotidiana per sopravvivere, con tutti gli espedienti possibili, sabotando anche la produzione bellica tedesca e creando nei lager una rete clandestina di informazioni e amicizie tra i prigionieri di varie nazionalità. In questa drammatica situazione riesce a far rivivere la solidarietà e l’amore verso chi soffre più di lui: rischiando la propria vita, aiuta e sfama, con le poche risorse alimentari trovate e il vestiario, le ragazze ebree del campo di lavoro di Sackisch Kudowa in Polonia.

Luigi Baldan, marinaio della Regia Marina nel 1941.

La testimonianza dei lager nazisti

Luigi Baldan nel 2008

Ritorna in Italia nel 1945, dopo quasi due anni passati nei lager nazisti, consapevole che il suo rifiuto a collaborare con il nazifascismo e la sua personale lotta di “Resistenza senza armi” nei lager nazisti, hanno contribuito a portare la libertà e la democrazia in Italia.

Nel dopoguerra, nel 1951, inizia a scrivere il manoscritto, raccolta di memorie, Lotta per sopravvivere. La mia Resistenza non armata contro il nazifascismo, relativo al periodo passato nei lager nazisti. Viene successivamente stampato a Venezia, dalla casa Editrice Cafoscarina, nel 2007, corredato da indicazioni e riferimenti storici a cura del figlio Sandro.

Il libro, per la sua storia di solidarietà verso la popolazione ebraica nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia, tradotto parte in inglese, è depositato presso lo Yad Vashem di Gerusalemme, in Israele, nello United States Holocaust Memorial Museum di Washington negli Stati Uniti e nel Museo del lager di Gross Rosen, a Rogosnizza, in Polonia. È stato tradotto in parte inoltre, in ceco, per le sue vicende storiche che lo hanno visto presente durante la Liberazione nella cittadina di Dvur Kralove, attualmente nella Repubblica Ceca. Nel 2016 il libro è stato inoltre tradotto in francese da Ginette Mabille, figlia di una ex internata con Luigi Baldan nel campo nazista di Sackisch Kudowa in Polonia.

Luigi Baldan ha pubblicato numerosi articoli nei quotidiani locali veneziani, per sensibilizzare la pubblica opinione, in merito alle vicende storiche degli ex internati militari italiani. Ha raccontato la sua storia nelle scuole ed in alcuni incontri pubblici. Nel 2010 la sua storia è stata oggetto di una tesi di Laurea in Storia presso l'Università Cà Foscari di Venezia, a cura di Marco Chiarelli.

Luigi Baldan nel 2014

È vissuto a Mirano, dove ha continuato la sua opera di testimonianza delle vicende nei lager nazisti, fino alla sua morte nel 3 febbraio 2017, qualche mese prima di compiere 100 anni.[1]

Luigi Baldan, premiato nel 1978 presso la Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Venezia dall'on.Tina Anselmi, allora Ministro del Lavoro.






Libri

Onorificenze

  • Medaglia d'oro "Premio Gruppo Anziani Vetrocoke", 1º maggio 1969, dall'industria Vetrocoke Cokapuania S.p.A.;
  • Medaglia d'oro "Premio di fedeltà al lavoro e di incoraggiamento al progresso economico", 18 febbraio 1978, dalla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Venezia;
  • "Croce al Merito di Guerra", dal Ministero della Difesa - Direzione Generale per il Personale della Marina;
  • Concessione delle "Campagne di guerra" per gli anni 1940-41-42-43-44-45, dal Ministero della Difesa - Direzione Generale per il Personale della Marina;
  • Distintivo di "Volontario della Libertà",dal Ministero della Difesa;
  • "Medaglia d'onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto", D.P.R. del 18 aprile 2008, dal Presidente della Repubblica Italiana;
  • Cavaliere dell'Ordine "Al merito della Repubblica Italiana", D.P.R. del 6 giugno 2009.

Note

Collegamenti esterni

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