Coordinate: 40°42′41″N 74°00′45″W

World Trade Center: differenze tra le versioni

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Disambiguazione – Se stai cercando il film, vedi World Trade Center (film).
World Trade Center
Le Torri Gemelle in una foto del marzo 2001. A sinistra la Torre Nord (con l'antenna), a destra la Torre Sud
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
LocalitàNew York
Coordinate40°42′41″N 74°00′45″W
Informazioni generali
CondizioniDemolito
Costruzione19641973
Distruzione11 settembre 2001
Demolizione11 settembre 2001
StileModerno
Usouffici, negozi, ristoranti
Altezza
  • 417,5 m
  • Antenna/guglia: 527,3 m
  • Tetto: 417,5 (torre Nord), 415 (torre Sud) m
Piani110
Area calpestabile800 000 m² (1 & 2)
Ascensori198
Realizzazione
Costo335 milioni di dollari
ArchitettoMinoru Yamasaki, Emery Roth & Sons
IngegnereLeslie Robertson
AppaltatoreTishman Realty & Construction
ProprietarioPort Authority of New York and New Jersey

Il World Trade Center di New York era un complesso di sette edifici per la maggior parte disegnati dall'architetto Minoru Yamasaki e dall'ingegnere Leslie Robertson e sviluppato dall'Autorità Portuale di New York e New Jersey. Il complesso era situato nella parte Sud dell'isola di Manhattan, nel Lower Manhattan ed è famoso in particolare per l'eccezionale evidenza delle Torri Gemelle (Twin Towers) e per gli attentati dell'11 settembre 2001 che le distrussero.[1][2] Con il crollo delle torri (denominate WTC 1 e WTC 2) anche gli edifici minori (WTC 3, WTC 4, WTC 5, WTC 6 e WTC 7) furono distrutti o danneggiati irreversibilmente e quindi abbattuti nei mesi successivi.

Costruzione del complesso

World Trade Center nel 1981
Le Torri Gemelle nell'agosto 2001, quando svettavano ancora sull'orizzonte di Manhattan

Nel 1960 fu istituita la Lower Manhattan Association presieduta da David Rockefeller, che ebbe l'idea di costruire il centro. Numerosi grattacieli furono costruiti nella Midtown. Lower Manhattan invece era stata esclusa fino a che David Rockefeller, grazie all'aiuto di suo fratello Nelson, riuscì a proporre che vi fosse edificato un Centro del commercio mondiale. Il progetto, costruzione e scavi inclusi, veniva a costare 337 milioni di dollari che furono forniti quasi interamente dall'autorità portuale di New York e New Jersey.

Nel marzo 1965 la Port Authority incominciò ad acquistare le proprietà situate sul sito del World Trade Center.[3] In seguito, l'Ajax Wrecking e la Lumber Corporation vennero designate per i lavori di demolizione, che ebbero inizio il 12 marzo 1966 e che avevano come obiettivo la preparazione del sito per la costruzione del complesso.[4]

La posa della prima pietra, con cui ebbe ufficialmente inizio la costruzione del World Trade Center, avvenne il 5 agosto 1966.[5] Nel 1968 incominciò la costruzione della Torre Nord (WTC 1) e dei 4 edifici minori Marriott World Trade Center, WTC 4, WTC 5 e WTC 6. Nel 1969 due gru incominciarono la costruzione della Torre Sud (WTC 2) e un anno dopo il WTC 1 era completo con i suoi 417,5 m; nel 1971 fu completata anche la Torre Sud e contemporaneamente alla costruzione del World Financial Center, cominciò la costruzione dell'edificio WTC 7. Il complesso entrò subito a far parte della World Trade Centers Association come tutti i WTC presenti nel mondo.

Torri Gemelle

Lo stesso argomento in dettaglio: Torre Nord e Torre Sud.
Il sito dove sorgevano gli edifici del WTC
World Trade Center nel 23 settembre 2001 dodici giorni dopo agli attacchi, un'immagine di Ground Zero

Le torri Gemelle furono i due grattacieli che fecero diventare famosa Lower Manhattan. I due edifici furono inaugurati il 4 aprile 1973, avevano 110 piani ciascuno e superavano l'altezza di 415 m occupando entrambe all'interno di Manhattan una superficie di 63,4 m × 63,4 m.

Negli anni successivi alla costruzione dei grattacieli insorse la necessità di collocarvi una antenna televisiva. Fu deciso di posizionarla sulla cima della Torre Nord e il 110º piano dell'edificio fu occupato dal servizio pubblico di radio e televisione.

I due imponenti edifici, superando l'altezza di 381 m dell'Empire State Building, diventarono per pochi mesi i fabbricati più alti del mondo, prima di essere superati dalla Sears Tower di Chicago (443 m).

Al 107º piano della Torre Nord si trovava il ristorante Windows on the World (finestre sul mondo), noto per lo slogan "il ristorante più alto del mondo", che affacciava verso l'Empire State Building, mentre negli ultimi piani della Torre Sud era presente un osservatorio.

Gli altri edifici

Oltre alle due Twin Towers, il complesso del World Trade Center comprendeva anche altri 5 edifici minori:

  • l'Hotel, identificato anche come WTC 3 era situato nella parte Sud-ovest del complesso, esattamente tra le due Torri Gemelle. Costruito nel 1981 e rilevato dalla Marriott nel 1995, si sviluppava per 22 piani con 825 camere.
  • L'edificio WTC 4, composto da 9 piani e costruito nel 1975, era situato nell'angolo Sud-orientale. In questo edificio avevano sede alcune compagnie governative.
  • L'edificio WTC 5, costruito insieme alle due Torri Gemelle nel 1972, aveva 9 piani ed era situato a nord-est del complesso. Era la sede del servizio doganale US Commodities Exchange ed era stato costruito sopra la stazione "World Trade Center" della metropolitana.
  • L'edificio WTC 6, anch'esso di 9 piani e altresì completato nel 1975, era la sede di alcune banche (tra le quali Deutsche Bank) e della U.S. Customs House.
  • L'ultimo edificio, il WTC 7, era un grattacielo di 47 piani che occupava il settore Nord del complesso solo dal 1987. Era alto 186 metri e il suo colore rosso granito lo diversificava dagli edifici circostanti. All'interno vi era il NYC Office of Emergency Management, centro emergenze della città di New York, voluto nel 1993 dall'ex sindaco della città Rudolph Giuliani.
  • Nei sotterranei era presente anche un vasto centro commerciale, il World Trade Center Mall.

Questi edifici erano tutti collegati attraverso passaggi sopraelevati o sotterranei. Alcuni di questi passaggi mettevano in comunicazione il World Trade Center con i grattacieli del vicino complesso World Financial Center.

Modifiche successive

Negli anni successivi al completamento delle Torri Gemelle, vennero apportate una serie di modifiche strutturali per soddisfare le esigenze degli inquilini. Queste modifiche, che dovevano essere effettuate in conformità con il Tenant Alteration Review Manual della Port Authority e approvate dalla Port Authority stessa, includevano, per esempio, la realizzazione di nuove scale per collegare i vari piani occupati dagli stessi inquilini, ma anche il rinforzo delle travi d'acciaio nel nucleo per consentire carichi maggiori.[6]

Alcune riparazioni vennero effettuate, invece, sui livelli più bassi della Torre Nord dopo l'attentato del febbraio 1993. I danni più gravi vennero riscontrati nei livelli B1, B2 e, in parte minore, anche nel livello B3;[7] le colonne strutturali primarie non vennero danneggiate, ma le strutture secondarie subirono alcuni danni.[8] I pavimenti che erano stati distrutti dovevano anch'essi essere riparati; infatti, i diaframmi erano in pericolo di crollo, poiché i vari solai non fornivano più supporto contro le acque del fiume Hudson che premevano contro di essi dalla parte opposta.[9] L'impianto di refrigerazione, situato nel livello B5, venne pesantemente danneggiato e sostituito con un impianto temporaneo per l'estate di quell'anno;[9] anche l'impianto di allarme incendio doveva essere completamente sostituito; ci vollero diversi anni per completare la sostituzione, infatti, alcuni lavori erano ancora in corso nel settembre 2001.[10]

Vita ed eventi nel World Trade Center

In un ordinario giorno feriale al WTC erano presenti nelle due torri e nei 5 edifici minori, più di 50 000 persone che lavoravano, cui si deve aggiungere il contingente giornaliero dei più di 200 000 visitatori settimanali.

Le Torri Gemelle furono scelte per l'ambientazione di numerosi film, tra cui I tre giorni del Condor, King Kong, 1997: fuga da New York, The Walk, Una poltrona per due, Mamma, ho riperso l'aereo: mi sono smarrito a New York e Spider-Man.[11][12] Di quest'ultimo film fu lanciato il primo trailer prima dell'11 settembre 2001, dove si vedevano dei criminali in elicottero intrappolati dalla ragnatela di Spider-Man proprio in mezzo alle Torri Gemelle. Poiché il film venne ultimato dopo gli attentati e la distribuzione avvenne l'estate dell'anno successivo, il teaser trailer fu ritirato e la scena in questione venne rimossa dal film. Le Torri Gemelle appaiono però come sfondi anche in diversi prodotti cinematografici realizzati dopo gli attentati grazie a immagini d'archivio o più comunemente come realistiche ricostruzioni digitali o comunque perché il film era girato prima del settembre 2001. Si ricordano Cop Land[13], Glitter, Vanilla Sky, Natale con i Muppet, Gangs of New York, Miracle, Rent, United 93, World Trade Center, Watchmen, la serie televisiva fantascientifica Fringe, Remeber Me e X-Men - Apocalisse. Anche nel video Crosstown Traffic di Jimi Hendrix si intravedono le Torri Gemelle a pochi secondi dall'inizio del video.

Nel 1974, l'acrobata francese Philippe Petit passò da una torre all'altra camminando su un filo all'altezza di 417,5 metri senza sistemi di sicurezza (a questo evento sono stati dedicati il film documentario Man on Wire - Un uomo tra le Torri e il film The Walk). Tre anni dopo George Willig scalò la Torre Sud.

John Carta, pilota e paracadutista italo-americano, pioniere del Base jumping, soprannominato the Birdman, effettuò per primo un lancio con paracadute con atterraggio sulla piattaforma della Torre Sud il 10 settembre del 1981, dunque vent'anni e un giorno prima del tragico attentato. Ogni 11 settembre durante il "Patriot Day" vengono collocati nell'area due fari che proiettano due fasci di luce blu verso il cielo.

Il World Trade Center apparve anche in innumerevoli videoclip musicali ma è stato coinvolto in particolare in due video, quello promozionale per Enjoy the Silence dei Depeche Mode nel 1990 e poi dai Limp Bizkit per Rollin' (Air Raid Vehicle), nel 2000; entrambi i gruppi nei loro rispettivi video suonano sulla cima della Torre Sud. Il 7 settembre 2001 venne girato il videoclip di "New York, New York" di Ryan Adams e pubblicato nel novembre dello stesso anno. Adams suona vicino al ponte di Brooklyn con le Torri Gemelle e il resto di Lower Manhattan alle spalle sullo sfondo.

Attentati ed eventi straordinari

13 febbraio 1975

Il 13 febbraio del 1975 un vasto incendio interessò la Torre Nord. Originatesi all'undicesimo piano, le fiamme si propagarono anche ad alcuni piani superiori. L'incendio venne domato qualche ora dopo e non si registrarono significativi danni alla struttura. Sino a quel momento, il World Trade Center non era dotato di impianto antincendio automatico[14][15].

26 febbraio 1993

Lo stesso argomento in dettaglio: Attentato al World Trade Center del 1993.

In questa data il World Trade Center fu danneggiato gravemente alle fondamenta dall'esplosione di un furgone imbottito di circa 680 kg (1500 libbre) di esplosivo[16]. L'esplosione fece sei vittime e provocò il ferimento di altre 1042 persone. Gli edifici interessati furono le Torri Gemelle (le quali furono danneggiate) e il Marriott World Trade Center (WTC 3). Tutti gli edifici circostanti furono comunque evacuati e tra il 1998 e il 1999 venne smantellata la cellula terroristica che aveva pianificato e attuato l'attacco.

11 settembre 2001

Lo stesso argomento in dettaglio: Attentati dell'11 settembre 2001.
Le Torri Gemelle durante l'attentato
Una palla di fuoco si alza immediatamente dopo il volo 175 della United Airlines che colpisce la Torre Sud durante 11 settembre.

Nel 2001, alcuni terroristi islamici dirottarono il Volo 11 dell'American Airlines, facendo schiantare l'aereo sulla facciata nord della Torre Nord alle 8:46. L'aereo colpì la torre tra il 93º e il 99º piano. Diciassette minuti dopo, alle 9:03, un secondo aereo dirottato, il volo 175, si schiantò contro la facciata sud della Torre Sud, tra il 77º e l'85º piano.[17] Il danno causato alla Torre Nord dal volo 11 distrusse qualsiasi mezzo di fuga al di sopra della zona d'impatto, intrappolando 1.344 persone.[18] Il volo 175 ebbe un impatto molto più decentrato rispetto al volo 11, e una sola tromba delle scale rimase intatta; tuttavia, solo poche persone riuscirono a superarlo con successo prima che la torre crollasse. Anche se la Torre Sud fu colpita più in basso della Torre Nord, bloccando così più piani, un numero inferiore, meno di 700, furono uccisi istantaneamente o intrappolati.[19]

Alle 9:59, la Torre Sud crollò dopo aver bruciato per circa 56 minuti. L'incendio causò il cedimento degli elementi strutturali in acciaio, già indeboliti dall'impatto aereo. La Torre Nord crollò alle 10:28, dopo aver bruciato per circa 102 minuti.[20]

World Trade Center site dopo gli attacchi dell'11 settembre, visti dall'alto con i luoghi di costruzione originali delineati in giallo

Il Marriott World Trade Center, un hotel, fu distrutto durante il crollo delle due torri. I tre edifici rimanenti nella piazza del WTC furono gravemente danneggiati dai detriti e successivamente vennero demoliti.[21] Il processo di pulizia e recupero nella zona del World Trade Center richiese otto mesi.[22] L'edificio appartenente alla Deutsche Bank attraverso Liberty Street dal complesso del World Trade Center fu poi condannato a causa delle inabitabili condizioni di tossicità all'interno; venne demolito, con lavori completati all'inizio del 2011.[23][24] Subito dopo gli attacchi, i resoconti dei media suggerirono che decine di migliaia di persone avrebbero potuto essere state uccise negli attacchi, poiché oltre 50.000 persone sarebbero potute essere all'interno del World Trade Center, anche se National Institute of Standards and Technology (NIST) ha stimato che circa 1700 occupanti erano nelle torri al momento degli attacchi.[25]

Alla fine si registrarono 2.753 certificati di morte (esclusi quelli per dirottatori) relativi agli attacchi dell'11 settembre a New York City, di cui una presentata per Felicia Dunn-Jones, che fu aggiunta al bilancio ufficiale delle vittime nel maggio 2007; Dunn-Jones morì cinque mesi dopo da una condizione polmonare legata all'esposizione alla polvere durante il crollo del World Trade Center.[26] Altre tre vittime furono aggiunte al casellario giudiziario ufficiale dall'ufficio del medico legale della città: Dr. Sneha Anne Philip, che fu vista l'ultima volta il giorno prima degli attacchi; Leon Heyward, un uomo che ha sviluppato il linfoma e successivamente è morto nel 2008 a causa dell'ingestione di polveri durante gli eventi successivi agli attacchi alle Twin Towers;[27][28] e Jerry Borg, morto nel dicembre 2010 di sarcoidosi polmonare determinato nel giugno 2011 come risultato della polvere degli attacchi.[29] 2.192 civili morirono nel e intorno al World Trade Center, inclusi 658 dipendenti di Cantor Fitzgerald LP (una banca d'investimento sul 101º-105º piano del One World Trade Center). Oltre alle morti civili, 343 vigili del fuoco di York City (FDNY) rimasero uccisi negli attacchi, così come 71 membri forze dell'ordine, inclusi 37 membri del Dipartimento di Polizia dell'Autorità Portuale (PAPD) e 23 membri del New York City Police Department (NYPD).[30][31][32] Dieci anni dopo gli attacchi, sono stati identificati i resti di solo 1.629 vittime.[33] Di tutte le persone che erano ancora nelle torri quando sono crollate, solo 20 vennero estratte vive.[34]

Ricostruzione

Il "Patriot Day" del 2004.
Le fondamenta delle torri Gemelle trasformate nel National September 11 Memorial & Museum

La ricostruzione del World Trade Center è stata affidata all'architetto polacco-americano Daniel Libeskind e al suo Master Plan for the New World Trade Center. L'edificio principale del New World Trade Center è il One World Trade Center, un edificio di 541 metri (cioè 1776 piedi, un riferimento simbolico alla data della rivoluzione americana e della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti), ragione per cui il grattacielo è conosciuto non ufficialmente come Freedom Tower. Nel novembre 2013 è stato inaugurato il Four World Trade Center, mentre il 3 novembre 2014 è stato inaugurato il One World Trade Center. Nel 2018 è stato inaugurato il Three World Trade Center, nel 2020 sarà inaugurato il Performing Arts Center e nel 2021 il Two World Trade Center e il Five World Trade Center.

Indipendentemente dal Master Plan e da Libeskind, si è ricostruito il Seven World Trade Center, completato e aperto nel 2006, sebbene il nuovo edificio, architettonicamente, non abbia molto a che vedere con l'omonimo originale.

Il One World Trade Center, anche noto come "Freedom Tower"

Oggi, dove prima c'erano le torri, sono state create due fontane quadrate delle stesse dimensioni della base di esse in mezzo a un parco alberato, servendo come monumento in ricordo delle vittime sia del settembre 2001 che di quelle del febbraio 1993: sui pannelli di bronzo ai lati di esse infatti, sono incisi i nomi delle vittime di entrambi gli attentati. A 21 metri sotto il parco è collocato un museo interamente dedicato agli attentati. Il tutto costituisce il National September 11 Memorial & Museum. Le fontane e il parco sono stati completati nel 2011, mentre il museo fu completato nel 2013 e aperto ufficialmente nel 2014. Nel 2003 è stata aperta una stazione della metropolitana provvisoria per sostituire quella danneggiata durante gli attentati del 2001, ma quella ufficiale è stata completata a marzo 2016. Nel giugno dello stesso anno, nei pressi dell'area viene aperto il Liberty Park, un giardino pubblico sopraelevato in Liberty street e ospiterà la chiesa ortodossa di San Nicola, distrutta durante il crollo della Torre Sud. Il 16 agosto infine è stato riaperto il Westfield World Trade Center conosciuto anche come World Trade Center Mall, situato di nuovo sotto il livello della strada e in alcuni piani inferiori del quarto edificio. È prevista l'apertura di ulteriori nuovi negozi anche nei piani inferiori del secondo e del terzo edificio. Nel 2017, dopo anni di permanenza al Battery Park, è stata collocata al centro di Liberty Park la famosa sfera della piazza originale, incredibilmente sopravvissuta al crollo degli edifici.

Note

  1. ^ (EN) Eric Lipton, Fire, Not Explosives, Felled 3rd Tower on 9/11, Report Says, in The New York Times, 22 agosto 2008 (archiviato il 28 aprile 2009).
  2. ^ (EN) Jim Dwyer, 2 U.S. Reports Seek to Counter Conspiracy Theories About 9/11, in The New York Times, 2 settembre 2006 (archiviato il 30 maggio 2009).
  3. ^ (EN) Joseph C. Ingraham, Port Agency Buys Downtown Tract, in The New York Times, 29 marzo 1965.
  4. ^ (EN) Angus K. Gillespie, Twin Towers: The Life of New York City's World Trade Center, Rutgers University Press, 1999, ISBN 0-7838-9785-5.
  5. ^ (EN) Jackhammers Bite Pavement to Start Trade Center Job, in The New York Times, 6 agosto 1966.
  6. ^ (EN) H.S. Lew, Richard W. Bukowski e Nicholas J. Carino, Design, Construction, and Maintenance of Structural and Life Safety Systems (NCSTAR 1-1) (PDF), National Institute of Standards and Technology, 2005, p. 44.
  7. ^ (EN) H.S. Lew, Richard W. Bukowski e Nicholas J. Carino, Design, Construction, and Maintenance of Structural and Life Safety Systems (NCSTAR 1-1) (PDF), National Institute of Standards and Technology, 2005, p. 45.
  8. ^ (EN) The World Trade Center Bombing: Report and Analysis (PDF), su interfire.org. URL consultato il 18 agosto 2014.
  9. ^ a b (EN) Ennala Ramabhushanam e Marjorie Lynch, Structural Assessment of Bomb Damage for World Trade Center, in Journal of Performance of Constructed Facilities, vol. 8, 1º novembre 1994, pp. 229–242, DOI:10.1061/(ASCE)0887-3828(1994)8:4(229).
  10. ^ (EN) David D. Evans, Richard D. Peacock, Erica D. Kuligowski, W. Stuart Dols e William L. Grosshandler, Active Fire Protection Systems (NCSTAR 1-4) (PDF), National Institute of Standards and Technology, 2005, p. 44.
  11. ^ World Trade Center nei film (anni '70)
  12. ^ World Trade Center nei film (anni '80)
  13. ^ Alla fine del film
  14. ^ (EN) Trade Center Hit by 6-Floor Fire, The New York Times, 14 febbraio 1975. URL consultato l'11 settembre 2008.
  15. ^ (EN) The Emergency Response Operations (PDF), su Federal Building and Fire Safety Investigation of the World Trade Center Disaster, NIST, ottobre 2005. URL consultato l'11 settembre 2008.
  16. ^ (EN) Homemade, Cheap and Dangerous - washingtonpost.com
  17. ^ The 9/11 Commission Report (PDF), su govinfo.library.unt.edu, National Commission on Terrorist Attacks Upon the United States, 27 luglio 2004. URL consultato il 29 settembre 2015 (archiviato l'8 febbraio 2011).
  18. ^ (EN) Jim Dwyer e Lipton, Eric, 102 Minutes: Last Words at the Trade Center; Fighting to Live as the Towers Die, in The New York Times, 26 maggio 2002, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 23 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2008).
  19. ^ (EN) Eric Lipton, Study Maps the Location of Deaths in the Twin Towers, in The New York Times, 22 luglio 2004, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato il 28 maggio 2015).
  20. ^ FEMA 403 -World Trade Center Building Performance Study, Chapter. 5, section 5.5.4 (PDF), su fema.gov. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato il 5 marzo 2008).
  21. ^ World Trade Center Building Performance Study, su fema.gov, FEMA, May 2002. URL consultato il 9 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2011).
  22. ^ (EN) The Last Steel Column, in The New York Times, 30 maggio 2002, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2013).
  23. ^ World Trade Center Building Performance Study – Bankers Trust Building (PDF), su fema.gov, FEMA, May 2002. URL consultato il 12 luglio 2007 (archiviato il 26 agosto 2011).
  24. ^ The Deutsche Bank Building at 130 Liberty Street, su renewnyc.com, Lower Manhattan Construction Command Center. URL consultato il 12 luglio 2007 (archiviato il 26 agosto 2011).
  25. ^ Julie Shapiro, Students Return to Rebuilt Fiterman Hall 11 Years After 9/11, su DNAinfo New York, 27 agosto 2012. URL consultato il 27 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
  26. ^ (EN) Anthony DePalma, For the First Time, New York Links a Death to 9/11 Dust, in The New York Times, 24 maggio 2007, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 23 febbraio 2017 (archiviato il 27 marzo 2017).
  27. ^ Official 9/11 Death Toll Climbs By One, in CBS News, Associated Press, 10 luglio 2008. URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato il 24 agosto 2010).
  28. ^ (EN) Lisa W. Foderaro, 9/11's Litany of Loss, Joined by Another Name, in The New York Times, 11 settembre 2009, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 29 agosto 2010 (archiviato il 1º maggio 2011).
  29. ^ Man's death from World Trade Center dust brings Ground Zero toll to 2,753, in NY Daily News, Associated Press, 18 giugno 2011. URL consultato il 1º settembre 2011.
  30. ^ (EN) Denise Grady e Andrew C. Revkin, Lung Ailments May Force 500 Firefighters Off Job, in The New York Times, 10 settembre 2002, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 23 maggio 2008.
  31. ^ Post-9/11 report recommends police, fire response changes, in USA Today, Washington DC, Associated Press, 19 agosto 2002. URL consultato il 23 maggio 2008 (archiviato il 20 agosto 2011).
  32. ^ Police back on day-to-day beat after 9/11 nightmare, CNN, 21 luglio 2002. URL consultato il 23 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2008).
  33. ^ Jonathan Lemre, Remains of WTC worker Ernest James, 40, ID'd ten years after 9/11, in New York Daily News, 24 agosto 2011. URL consultato il 25 agosto 2011 (archiviato il 24 agosto 2011).
  34. ^ Robert Denerstein, Terror in close-up, in Rocky Mountain News, Denver, CO, 4 agosto 2006. URL consultato il 19 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 30 luglio 2013).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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