Gennaro Manna (senatore): differenze tra le versioni

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Versione delle 12:05, 2 lug 2019

Gennaro Manna

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXIX, XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV
CoalizioneSinistra
CollegioAquila I, Aquila

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato11 dicembre 1919 –
LegislaturaXXV
Gruppo
parlamentare
Liberale democratico, poi Unione democratica

Dati generali
Partito politicoSinistra storica
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Roma
ProfessioneAvvocato, docente

Agostino Gennaro Manna (L'Aquila, 26 aprile 1861Roma, 27 maggio 1932) è stato un avvocato, docente e politico italiano.

Biografia

Figlio del medico Cesare Manna e della baronessa Amalia Antonelli, compì gli studi nella sua città e frequentò la facoltà di giurisprudenza all'Università degli Studi di Roma.[1] Avvocato civilista, sempre nella capitale aprì il proprio studio legale ed iniziò una contemporanea attività di studioso in materie giuridiche, dando il via ad una intensa produzione pubblicistica.[1] Fu docente alle università di Roma e Ferrara.

Attività politica

Liberale di orientamento progressista, già consigliere provinciale all'Aquila, si candidò una prima volta deputato nel 1892 per poi ritirarsi per favorire l'elezione dell'amico Mansueto De Amicis. Si ripresentò quindi alle elezioni politiche italiane del 1895 venendo eletto per la XIX legislatura con 1 004 preferenze.[1] Con le numerose relazioni nel frattempo costruite negli ambienti politici della capitale, diventò in breve tempo un notabile tra i più potenti dell'Abruzzo, di fatto trasformando il collegio aquilano in un feudo elettorale per le successive cinque legislature.[1]

Della sua attività alla Camera si ricordano numerosi interventi per la riforma del codice penale italiano — che sarà attuata solo nel 1930 — una lunga maratona oratoria in favore del rivoluzionario anarchico Amilcare Cipriani e reiterate proposte per la tutela degli infortuni sul lavoro con una maggiore responsabilità a carico dei datori. Si è anche occupato della riforma del casellario giudiziale, delle carriere dei magistrato e degli istituti per la rieducazione dei detenuti. Più volte relatore sul bilancio del Ministero della pubblica istruzione, ne è stato sottosegretario durante il secondo governo di Luigi Pelloux. Ha inoltre posto grande cura al suo collegio elettorale, favorendo l'impianto della prima linea telefonica L'AquilaRoma e la costruzione della filovia dell'Aquila.[1]

Inizialmente vicino a Giovanni Giolitti, se ne discostò a partire dal 1911 schierandosi contro il progetto del monopolio dello stato sulle assicurazioni vita tramite l'istituzione dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni.[1]

Nel 1919 fu nominato senatore del Regno d'Italia per la XXV legislatura.

Onorificenze

Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b c d e f Gennaro Manna (PDF), su cultura.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo.

Bibliografia

  • Gennaro Manna, su treccani.it. URL consultato il 17 dicembre 2015.

Collegamenti esterni