Cloruro di niobio(V)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Pentacloruro di niobio)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Cloruro di niobio(V)
Schema della struttura dimera del cloruro di niobio(V)
Schema della struttura dimera del cloruro di niobio(V)
Modello a sfere e bastoncini del cloruro di niobio(V) solido
Modello a sfere e bastoncini del cloruro di niobio(V) solido
Nomi alternativi
pentacloruro di niobio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareNbCl5
Massa molecolare (u)270,17
Aspettosolido giallo deliquescente
Numero CAS10026-12-7
Numero EINECS233-059-8
PubChem24818 e 10199297
SMILES
Cl[Nb](Cl)(Cl)(Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,74
Solubilità in acquasi decompone
Temperatura di fusione205 °C (478 K)
Temperatura di ebollizione254 °C (527 K)
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−797
S0m(J·K−1mol−1)214
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)1400 ratto orale
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
corrosivo irritante
Frasi H302, 314
Consigli P260, 301+330+331, 303+361+353, 305+351+338, 405, 501

Il cloruro di niobio(V) o pentacloruro di niobio è il composto inorganico di formula NbCl5. In condizioni normali è un solido cristallino giallo deliquescente, che si idrolizza rapidamente a contatto con l'acqua. In questo composto il niobio è nello stato di ossidazione +5. Viene usato come precursore di altri composti di niobio.

Campione di cloruro di niobio(V)

Allo stato solido la struttura è costituita da dimeri con ponti a cloro. Sono noti vari polimorfi.[1] Nella struttura cristallina del polimorfo α ogni centro di niobio è esacoordinato, con una geometria ottaedrica significativamente distorta. Sul piano equatoriale le distanze di legame niobio-cloro terminali sono di 225 pm, mentre quelle a ponte sono di 256 pm. Le distanze assiali niobio-cloro sono 229,2 pm, e gli assi sono inclinati all'indentro formando un angolo di 83,7° rispetto al piano equatoriale della molecola. L'angolo Nb–Cl–Nb del ponte è di 101,3°. La distanza Nb–Nb è 398,8 pm, troppo lunga perché sia possibile una qualche interazione tra i due metalli.[2] NbBr5, TaCl5 e TaBr5 sono isostrutturali con NbCl5; NbI5 e TaI5 hanno invece strutture differenti.

Allo stato gassoso NbCl5 è monomerico, con struttura di bipiramide trigonale e simmetria molecolare D3h.[3]

Aspetto del cloruro di niobio(V) liquido e vapore

Industrialmente NbCl5 si ottiene per clorurazione diretta a 500-600 °C del niobio metallico o di leghe ferro/niobio (che possono contenere anche tantalio e altri metalli). NbCl5 viene isolato e purificato per distillazione.[4]

In laboratorio NbCl5 si prepara spesso dall'ossido Nb2O5; il problema principale è la reazione incompleta con formazione di ossialogenuri come NbOCl3. La conversione si può effettuare con cloruro di tionile.[5] NbCl5 si può preparare anche per clorurazione di Nb2O5 in presenza di carbone a 300 °C, ma anche in questo caso i prodotti possono contenere NbOCl3. Sono possibili anche altre procedure.[6] Alla fine NbCl5 si può purificare per sublimazione.[1]

NbCl5 è un composto stabile, ma igroscopico e deliquescente. È un acido di Lewis forte, ma meno del corrispondente fluoruro NbF5. In acqua si idrolizza rapidamente formando l'ossido idrato e acido cloridrico. Si scioglie in solventi organici non coordinanti come etere e CCl4 mantenendo la struttura dimera. In solventi coordinanti forma addotti tipo NbCl5L e NbCl5L2. Con cloruri dei metalli alcalini (MCl) reagisce formando M+NbCl6.[1][3]

NbCl5 è il precursore più usato per la sintesi di altri composti di niobio, tra i quali gli alcossidi, che trovano un utilizzo di nicchia nei processi sol-gel. In chimica organica è un acido di Lewis di uso specialistico, utile per attivare gli alcheni nella reazione carbonile-ene e nella reazione di Diels-Alder.

Indicazioni di sicurezza

[modifica | modifica wikitesto]

NbCl5 è disponibile in commercio. Il composto è nocivo se ingerito, inalato o per contatto con la pelle. Per contatto provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni agli occhi. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Viene considerato poco pericoloso per le acque e l'ambiente.[7]

  1. ^ a b c Cotton et al. 1999, p. 899.
  2. ^ Cotton et al. 1991
  3. ^ a b Hubert-Pfalzgraf 2006
  4. ^ Eckert 2002
  5. ^ Brown 1957
  6. ^ Brauer 1965, p. 1302.
  7. ^ Alfa Aesar, scheda di dati di sicurezza di NbCl5.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia