Parco internazionale della scultura

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Parco Internazionale della Scultura (Marca Open)
Scorcio del parco. Opere visibili:
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCatanzaro
IndirizzoParco della Biodiversità mediterranea, snc
Caratteristiche
Tipoarte contemporanea, scultura
Istituzione2005
FondatoriAlberto Fiz
ProprietàProvincia di Catanzaro
Sito web

Il Parco Internazionale della Scultura (conosciuto anche come Marca Open)[1] è un museo a cielo aperto, fra i più rilevanti a livello nazionale,[2] situato all'interno del parco della Biodiversità mediterranea, giardino urbano della città di Catanzaro. È costituito da una collezione di 23 sculture concepite da artisti di fama internazionale, acquistate dalla Provincia di Catanzaro nel 2005, anno in cui furono collocate all'interno del parco.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Parco fu inaugurato nel 2005, ed è strettamente correlato con "Intersezioni", rassegna artistica ideata nello stesso anno da Alberto Fiz, direttore artistico del Museo delle arti di Catanzaro (MARCA), e conclusasi nel 2012, che si svolgeva nel parco archeologico di Scolacium; la prima edizione della manifestazione fu l'occasione che accompagnò l'inaugurazione del museo archeologico e del parco, i cui scavi iniziarono nel 1965, allorquando vennero portati alla luce i primi resti dell'antica colonia magno-greca di Skylletion.[4] Il progetto aveva luogo durante i mesi estivi e prevedeva l'esposizione, all'interno del parco archeologico, di numerose sculture di artisti internazionali, alcune delle quali concepite proprio in occasione della rassegna; lo scopo era la promozione dell'arte contemporanea all'interno di un contesto apparentemente distante, in un'ottica di rivalutazione e attualizzazione dell'antico.[5][6]

Nel 2005 l'Amministrazione Provinciale acquistò alcune opere con lo scopo di trovargli una sistemazione permanente e favorire il rinnovamento culturale della città di Catanzaro, tramite un'iniziativa di una portata senza precedenti nel capoluogo calabrese, ovvero l'arricchimento del patrimonio pubblico mediante opere prestigiose.[7] La sede deputata ad ospitare la collezione fu individuata nel Parco della Biodiversità mediterranea, esteso su un'area di oltre 63 ettari. Il parco fu inaugurato nel 2004 e rappresenta un esempio virtuoso di valorizzazione della biodiversità in un contesto fortemente urbanizzato. La spinta propulsiva per la nascita dell'ampio polmone verde fu senz'altro la riqualificazione urbana di un'area particolarmente degradata. L'inserimento delle opere all'interno dello stesso rispondono ad una ratio ricollegata all'accessibilità totale dell'arte contemporanea, in aperta critica con la sua istituzionalizzazione e la sua relegazione al chiuso dei musei,[8] e all'integrazione della stessa con l'ambiente naturale e antropologico che caratterizza il parco e la città.[9]

Le prime opere collocate all'interno del parco furono "Senza titolo - testimoni" di Mimmo Paladino, "Cast glances" di Tony Cragg e "De man de wolken meet" (l'uomo che misura le nuvole) di Jan Fabre.[10] I tre artisti furono i primi a partecipare alla rassegna "Intersezioni". La maggior parte delle opere presenti sono site-specific, realizzate in maniera assolutamente coerente agli elementi caratterizzanti del parco.[11]

Nel 2019, un reportage del quotidiano la Repubblica ha inserito il Parco Internazionale della Scultura fra i dieci parchi artistici più belli del paese, l'unico, fra l'altro, localizzato nel Mezzogiorno d'Italia.[12] Al 2021 la collezione del parco è in continua evoluzione, e lo stesso è il principale presidio di arte contemporanea della città insieme al MARCA, col quale lavora in stretta sinergia con lo scopo di favorire la diffusione e la conoscenza della stessa, tramite una rinnovata accessibilità.[7][13]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le principali opere esposte all'interno del parco sono:[3][14]

Immagine Titolo Autore Datazione Installazione Localizzazione Tecnica e note
Senza titolo - testimoni Mimmo Paladino 1998 2005 Piazza dell'alloro installazione di quattro statue in bronzo
Cast glances Tony Cragg 2002 2005 Piazza dell'alloro scultura in bronzo
De man de wolken meet Jan Fabre 1998 2005 Piazza dell'alloro scultura in bronzo e silicone
Seven Times Antony Gormley 2006 2006 Collina del verde pendio installazione di sette statue in ferro
Ohne titel (Mann und Tänzerin) Stephan Balkenhol 2005 2008 Collina del verde pendio dittico in bronzo dipinto
Concrete Mixer (Betoniera) Wim Delvoye 2007 2008 Sentiero del tramonto Scultura in acciaio corten
Totem Marc Quinn 2007 2008 Viale delle palme scultura in cemento e ghisa raffigurante la testa di Dart Fener
Electric Kisses Dennis Oppenheim 2009 2009 Viale del teatro due strutture abitabili in acciaio e tubi colorati
Le sponde del Mediterraneo – Love difference Michelangelo Pistoletto 2010 2010 Viale dei pioppi opera composta da 68 pietre blu e grigie
I temp(l)i cambiano – Terzo Paradiso Michelangelo Pistoletto 2010 2010 Viale dei tigli opera composta da cestelli di lavatrici e materiali di riciclo
Catanzaro '11 Mauro Staccioli 2011 2013 Collina del verde pendio installazione in acciaio corten
Cabane éclatée aux 4 couleurs: travail in situ Daniel Buren 2012 2014 Giardino dei bossi surreali cubo con pareti rivestite di acciaio specchiato

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marca Open, su provincia.catanzaro.it, www.provincia.catanzaro.it. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  2. ^ Cassese, p. 239.
  3. ^ a b Parco Internazionale della Scultura, su museomarca.info, https://www.museomarca.info/. URL consultato il 2 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2022).
  4. ^ Gallo, Storini, p. 109.
  5. ^ Gallo, Storini, p. 107.
  6. ^ Intersezioni a Catanzaro e il ruolo di Francesco Prosperetti. Parla Alberto Fiz, su artribune.com, https://www.artribune.com/, 5 gennaio 2015. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  7. ^ a b Fiz, p. 47.
  8. ^ Fiz, p. 39.
  9. ^ Fiz, p. 36.
  10. ^ Fiz, p. 94.
  11. ^ Fiz, p. 60.
  12. ^ Il Parco della Biodiversità, unico al Sud, tra i 10 parchi artistici più belli d’Italia, su provincia.catanzaro.it, www.provincia.catanzaro.it. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  13. ^ Calabria contemporanea, su artribune.com, https://www.artribune.com/, 17 maggio 2012. URL consultato il 2 gennaio 2022.
  14. ^ MiBAC, p. 174.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ministero per i beni e le attività culturali, I luoghi del contemporaneo 2012: the Places of Contemporary Art, Gangemi editore, 2012, p. 210.
  • Alberto Fiz, Il Parco Internazionale della Scultura - Catanzaro, Silvana Editoriale, 2014, p. 120.
  • Giovanna Cassese, Patrimoni da svelare per le Arti del futuro. Primo convegno di studi sulla salvaguardia dei beni culturali delle Accademie di Belle Arti di Italia, Gangemi editore, 2016, p. 306.
  • Francesca Gallo e Monica Cristina Storini, Antico e contemporaneo. Sguardi, prospettive, riflessioni interdisciplinari alla fine della modernità, Università La Sapienza, 2018, p. 186.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]