Coordinate: 46°08′29″N 11°15′54″E

Biotopo Paludi di Sternigo

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Biotopo Paludi di Sternigo
Tipo di areaBiotopo
Codice WDPA162031
Codice EUAPEUAP0502
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Trentino-Alto Adige
Province  Trento
Superficie a terra24,41 ha
Provvedimenti istitutiviD.P.G.P. 15429, 05.11.93
GestoreProvincia autonoma di Trento
Mappa di localizzazione
Map

Il Biotopo Paludi di Sternigo è un'area naturale protetta del Trentino-Alto Adige istituita nel 1993; è situata a Sternigo, frazione del comune di Baselga di Piné (TN)[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di Bufo bufo nel biotopo

Il biotopo è situato sulla sponda settentrionale del lago di Serraia; include, oltre a una piccola porzione del lago, l'ampia fascia di canneto che occupa la riva e la conca paludosa che si trova oltre ad essa; il diverso grado di umidità delle varie zone del biotopo ha permesso un variegato sviluppo ambientale[2].

Il canneto, composto da cannucce d'acqua (Phragmites australis), è zona di nidificazione per varie specie di uccelli, tra cui il germano reale (Anas platyrhynchos), la folaga (Fulica atra) e lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) e tappa intermedia per altre specie migratorie[2]. Il resto del biotopo è formato da prati paludosi, in parte occupati anch'essi dalla cannuccia d'acqua e dalle carici, in parte da vari arbusti del genere dei salici, in parte da sparuti boschetti di ontano nero e bianco (Alnus glutinosa e Alnus incana)[2].

Il biotopo è inoltre attraversato da alcuni corsi d'acqua, che fanno da casa a varie specie vegetali, come la mazzasorda (Typha latifolia), e animali, come il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), oltre che il rospo (Bufo bufo) e la rana di montagna (Rana temporaria), che giungono dai boschi vicini per accoppiarsi e deporre le uova in primavera[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei decenni passati, parte dei prati umidi oggi inclusi nel biotopo erano coltivata, principalmente a cavoli e patate; tracce dei vecchi appezzamenti possono ancora essere notate sul terreno, per via delle linee regolari[2].

Il biotopo è stato istituito con una delibera presentata alla giunta provinciale di Trento il 5 novembre 1993[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Delibera n. 15429 del 05-11-1993 proposta da MICHELI, su delibere.provincia.tn.it. URL consultato il 27 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2020).
  2. ^ a b c d e 16. Paludi di Sternigo, su Aree protette del Trentino. URL consultato il 3 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2021).

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