Fiordo di Oslo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Oslofjord)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Fiordo di Oslo
Mappa della regione del Fiordo di Oslo
Parte diSkagerrak
StatoBandiera della Norvegia Norvegia
Coordinate59°25′N 10°34′E / 59.416667°N 10.566667°E59.416667; 10.566667
Mappa di localizzazione: Norvegia
Fiordo di Oslo
Fiordo di Oslo

Il Fiordo di Oslo (Oslofjorden in norvegese) è un fiordo della Norvegia meridionale, sullo Skagerrak; si estende dal 59º al 60º parallelo, per una lunghezza di circa 100 km. Bagna la capitale del Paese, Oslo, situata all'estremità settentrionale del fiordo[1].

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

L'Oslofjord si estende da una linea immaginaria tra due fari fino a Langesund a sud e Oslo a nord. L'insenatura è considerata divisa in due parti: la parte interna (Indre Oslofjord) e la parte esterna (Ytre Oslofjord) nel punto lungo 17 km e nello stretto Drøbaksundet. Nel fiordo si trovano diverse isole, le più grandi sono Nøtterøy (59 km²) e Tjøme (39 km²). Alcune isole, nel passato, sono state usate come colonia penale, come nel caso di Bastøy.

Il fiordo è attraversato da un tunnel sottomarino inaugurato nel 2000, l'Oslofjordtunnelen, con una lunghezza di 7,6 km che collega Drøbak a Frogn e Storsand a Hurum.

In tempi storici, questa baia era conosciuta con il nome di Viken ("baia"), che ha dato anche il nome ad una contea creata nel 2020 e soppressa nel 2023. Nonostante il nome, il fiordo di Oslo non è un fiordo in senso geologico: in norvegese, il termine "fiordo" può riferirsi a diversi corpi idrici[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il fiordo fu teatro di un evento chiave nell'invasione tedesca della Norvegia nel 1940. L'invasione prevedeva uno sbarco programmato di 1.000 truppe trasportate via nave a Oslo. Il colonnello Eriksen, comandante della fortezza di Oscarsborg vicino a Drøbak, mantenuta principalmente per scopi storici, affondò l'incrociatore pesante tedesco Blücher nello stretto di Drøbak.

La resistenza della fortezza bloccò la strada per Oslo, ritardando così il resto del gruppo abbastanza a lungo da permettere l'evacuazione della famiglia reale, del governo, del parlamento e del tesoro nazionale. Il risultato fu che la Norvegia non si arrese mai ai tedeschi, lasciando illegittimo il governo di Quisling e permettendo alla Norvegia di partecipare alla guerra come alleato, piuttosto che come nazione conquistata.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Folkert de Library Genesis, Marine eutrophication in perspective : on the relevance of ecology for environmental policy, Berlin ; New York : Springer, 2006, ISBN 978-3-540-33647-1. URL consultato il 5 ottobre 2022.
  2. ^ (EN) Freya the walrus could be put down unless public back off, Norway warns, in BBC News, 12 agosto 2022. URL consultato il 5 ottobre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN315127424 · LCCN (ENsh85095920 · GND (DE4138092-7 · J9U (ENHE987007553482105171
  Portale Norvegia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Norvegia