Le Destin fabuleux de Désirée Clary

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Le Destin fabuleux de Désirée Clary
Immagine con didascalia del film Le destin fabuleux de Désirée Clary, da Le Petit Parisien del 20 gennaio 1942
Titolo originaleLe Destin fabuleux de Désirée Clary
Lingua originalefrancese
Paese di produzioneFrancia
Anno1942
Durata117 min
Dati tecniciB/N e a colori
rapporto: 1,37:1
Generestorico
RegiaSacha Guitry
SoggettoSacha Guitry
SceneggiaturaSacha Guitry
ProduttoreÉdouard Harispuru
Casa di produzioneCompagnie Commerciale Française Cinématographique (CCFC)
FotografiaJean Bachelet
MontaggioRené Le Hénaff
MusicheAdolphe Borchard
ScenografiaJacques Colombier
Interpreti e personaggi

Le Destin fabuleux de Désirée Clary è un film del 1942 scritto, diretto e interpretato da Sacha Guitry.

Di stampo storico, ambientato a Marsiglia, viene raccontata la storia d'amore fra Désirée Clary con Napoleone Bonaparte.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia inizia con monsieur Clary che spiega alle figlie Desiré e Julie certe regole della classe sociale cui appartengono e a cui, una volta adulte, dovranno conformarsi. In quanto piccole borghesi, in una posizione che sta tra i contadini e i nobili, devono giurare di mantenere il posto loro destinato nella scala sociale. In realtà le due figlie, fatalmente, cambieranno il loro destino, Julie sposando il fratello di Napoleone Bonaparte, Giuseppe Bonaparte e Desirée, fidanzata dello stesso Napoleone e da questo abbandonata per sposare Joséphine de Beauharnais, si consola diventando regina di Svezia sposando Bernadotte, conosciuto quando, soldato, fu alloggiato nella casa dei Clary dietro lettera di richiesta del re.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Guitry prende dalla Storia «ciò che gli è più utile dal passato e lo adagia nel presente: la fedeltà alla Repubblica minata, ieri dall'Impero e oggi (1942) dallo Stato collaborazionista. (...) I personaggi si trasformano lentamente in pedine - non a caso il regista si arroga il diritto di sostituirle - le cui azioni proiettano l'ombra del tradimento su qualunque parete. Anche Desirée, (...) e suo marito Bernadotte passa la vecchiaia tormentato dal rimorso di aver tradito Napoleone».[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michele Galardini, Le Destin fabuleux de Desirée Clay, in Simone Venturini, Il cinema francese negli anni di Vichy, Mimesis/Cinema, n. 57, Milano-Udine, Mimesis Edizioni, novembre 2017, pp. 101-102.

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