Torcia olimpica

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La torcia degli ultimi giochi olimpici: Tokyo 2020

La torcia olimpica è il mezzo di trasporto della fiamma olimpica durante la staffetta che la porta dal luogo dell'accensione (di solito Olimpia), al luogo di celebrazione dell'olimpiade.[1]

Storia e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Dalla XI Olimpiade (Berlino 1936), il comitato organizzatore realizza una torcia dal design originale che viene poi utilizzata per tutto lo svolgimento del viaggio della fiamma, fino all'accensione del braciere finale.

La torcia di Olimpiadi invernali di Innsbruck 1976, recante i 5 anelli, simbolo dei giochi olimpici, nella parte alta.

Viene solitamente realizzata dal comitato organizzatore dei giochi olimpici in corso con un design originale e differente dalle edizioni precedenti, che rappresenti lo spirito e le caratteristiche dei giochi in corso, oltre che rappresentare il design e il gusto del paese ospitante delle olimpiadi.

Alcune, come quelle di Albertville 1992 e Torino 2006, sono state progettate da famosi designer industriali. Queste torce sono state però meno popolari rispetto a quelle con disegni più classici: la torcia di Torino, in particolare, è stata criticata per essere troppo pesante per i corridori.

La torcia di Torino 2006, ultima edizione dei giochi olimpici svoltasi in Italia

La torcia per le Olimpiadi di Londra del 1948 fu progettata dall'architetto Ralph Lavers. Il suo design classico con un lungo manico ricoperto da una ciotola cilindrica è riapparso in molti disegni di torce successive. La torcia utilizzata per il tratto finale allo stadio e l'accensione del braciere spesso è di un design diverso. Questa torcia infatti non ha la necessità di durare per una lunga distanza o di resistenza agli agenti atmosferici come le altre torce, ma piuttosto deve avere una fiamma spettacolare per la cerimonia di apertura. Alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, il magnesio/alluminio nel carburante utilizzato per la torcia finale la rese certamente spettacolare la fiamma, la quale però riuscì a ferire il suo titolare. I tedofori furono bruciati anche dalla torcia a combustibile solido in Messico 1968. Il carburante utilizzato per la torcia è variato nel tempo. Le prime torce utilizzavano combustibili solidi o liquidi, tra cui l'olio d'oliva. Per una fiamma particolarmente brillante, sono stati utilizzati anche composti pirotecnici e metalli. Dai Giochi di Monaco del 1972, la maggior parte delle torce ha invece usato un gas liquefatto come propilene o una miscela di propano/butano. Questi sono facilmente controllabili e danno una fiamma luminosa e vivace. Il numero di torce usate per un'olimpiade è diverso, per esempio, 22 per Helsinki 1952, 6 200 per Mosca 1980 e 8 000 per Londra 2012. In transito, la fiamma a volte viaggia in aereo. È usata una versione di sicurezza, la cosiddetta lampada del minatore.

La torcia di Olimpiadi di Soči 2014 (nella cartina è mostrato il tragitto della torcia attraverso tutta la Russia)

Queste lampade sono utilizzate anche durante la staffetta, come sostitute nel caso in cui la torcia principale si spegnesse. Più volte la torcia è stata fatta passare anche attraverso l'acqua: a Grenoble 1968 è stata condotta attraverso il porto di Marsiglia da un subacqueo tenendolo in alto sopra l'acqua. Nel 2000 un chiarore subacqueo è stato utilizzato da un subacqueo attraverso la Barriera corallina in rotta verso i Giochi di Sydney. Nel 2012 è stata trasportata in barca attraverso porto di Bristol, nel Regno Unito, e sulla parte anteriore di un treno della metropolitana di Londra a Wimbledon. La torcia dell'edizione britannica è stata progettata da Edward Barber e Jay Osgerby. Nonostante una risposta profondamente cinica al logo e mascotte dei Giochi di Londra, questo design della torcia sembra essere stato ben accolto nel Regno Unito ed a livello internazionale (seppur con discrete critiche, che sono valse alla torcia il soprannome di "grattugia").

La torcia di Londra 2012, dall'immagine si possono notare sia il logo che il rivestimento, oggetti di numerose critiche

Lista delle torce olimpiche[modifica | modifica wikitesto]

Giochi olimpici estivi[modifica | modifica wikitesto]

Torcia Anno Edizione Sede
1936 Giochi della XI Olimpiade Bandiera della Germania
Berlino Germania nazista
1948 Giochi della XIV Olimpiade Bandiera del Regno Unito
Londra Regno Unito
1952 Giochi della XV Olimpiade Bandiera della Finlandia
Helsinki Finlandia
1956 Giochi della XVI Olimpiade Bandiera dell'Australia
Melbourne Australia
1960 Giochi della XVII Olimpiade Bandiera dell'Italia
Roma Italia
1964 Giochi della XVIII Olimpiade Bandiera del Giappone
Tokyo Giappone
1968 Giochi della XIX Olimpiade Bandiera del Messico
Città del Messico Messico
1972 Giochi della XX Olimpiade Bandiera della Germania Ovest
Monaco di Baviera Germania Ovest
1976 Giochi della XXI Olimpiade Bandiera del Canada
Montréal Canada
1980 Giochi della XXII Olimpiade Bandiera dell'Unione Sovietica
Mosca Unione Sovietica
1984 Giochi della XXIII Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti
Los Angeles Stati Uniti
1988 Giochi della XXIV Olimpiade Bandiera della Corea del Sud
Seul Corea del Sud
1992 Giochi della XXV Olimpiade Bandiera della Spagna
Barcellona Spagna
1996 Giochi della XXVI Olimpiade Bandiera degli Stati Uniti
Atlanta Stati Uniti
2000 Giochi della XXVII Olimpiade Bandiera dell'Australia
Sydney Australia
2004 Giochi della XXVIII Olimpiade Bandiera della Grecia
Atene Grecia
2008 Giochi della XXIX Olimpiade Bandiera della Cina
Pechino Cina
2012 Giochi della XXX Olimpiade Bandiera del Regno Unito
Londra Regno Unito
2016 Giochi della XXXI Olimpiade Bandiera del Brasile
Rio de Janeiro Brasile
2020(2021) Giochi della XXXII Olimpiade Bandiera del Giappone
Tokyo Giappone

Giochi olimpici invernali[modifica | modifica wikitesto]

Braciere Anno Edizione Sede
1952 VI Giochi olimpici invernali Bandiera della Norvegia
Oslo Norvegia
1956 VII Giochi olimpici invernali Bandiera dell'Italia
Cortina d'Ampezzo Italia
1960 VIII Giochi olimpici invernali Bandiera degli Stati Uniti
Squaw Valley Stati Uniti d'America
1964 IX Giochi olimpici invernali Bandiera dell'Austria
Innsbruck Austria
1968 X Giochi olimpici invernali Bandiera della Francia
Grenoble Francia
1972 XI Giochi olimpici invernali Bandiera del Giappone
Sapporo Giappone
1976 XII Giochi olimpici invernali Bandiera dell'Austria
Innsbruck Austria
1980 XIII Giochi olimpici invernali Bandiera degli Stati Uniti
Lake Placid Stati Uniti d'America
1984 XIV Giochi olimpici invernali Bandiera della Jugoslavia
Sarajevo Jugoslavia
1988 XV Giochi olimpici invernali Bandiera del Canada
Calgary Canada
1992 XVI Giochi olimpici invernali Bandiera della Francia
Albertville Francia
1994 XVII Giochi olimpici invernali Bandiera della Norvegia
Lillehammer Norvegia
1998 XVIII Giochi olimpici invernali Bandiera del Giappone
Nagano Giappone
2002 XIX Giochi olimpici invernali Bandiera degli Stati Uniti
Salt Lake City Stati Uniti d'America
2006 XX Giochi olimpici invernali Bandiera dell'Italia
Torino Italia
2010 XXI Giochi olimpici invernali Bandiera del Canada
Vancouver Canada
2014 XXII Giochi olimpici invernali Bandiera della Russia
Soči Russia
2018 XXIII Giochi olimpici invernali Bandiera della Corea del Sud
Pyeongchang Corea del Sud
2022 XXIV Giochi olimpici invernali
Bandiera della Cina
Pechino Cina

Giochi olimpici giovanili estivi[modifica | modifica wikitesto]

Braciere Anno Edizione Sede
2010 I Giochi olimpici giovanili estivi Bandiera di Singapore
Singapore
2014 II Giochi olimpici giovanili estivi Bandiera della Cina
Nanchino Cina
2018 III Giochi olimpici giovanili estivi Bandiera dell'Argentina
Buenos Aires Argentina

Giochi olimpici giovanili invernali[modifica | modifica wikitesto]

Braciere Anno Edizione Sede
2012 I Giochi olimpici giovanili invernali Bandiera dell'Austria
Innsbruck Austria
2016 II Giochi olimpici giovanili invernali Bandiera della Norvegia
Lillehammer Norvegia
2020 III Giochi olimpici giovanili invernali Bandiera della Svizzera
Losanna Svizzera

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tiziana Jelo, Presa da un fuoco sacro, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 10 aprile 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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