Dicomoideae

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Dicomeae)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Dicomoideae
Erythrocephalum longifolium
Benth. ex Oliv.
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaDicomoideae
S.Ortiz, 2020
TribùDicomeae
Panero & V.A. Funk, 2002
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Sottotribù

Dicomoideae S.Ortiz, 2020 è una sottofamiglia di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. La sottofamiglia ha una unica tribù: Dicomeae Panero & V.A. Funk, 2002.[1][2]

Il nome scientifico della sottofamiglia è stato definito dal botanico contemporaneo Santiago Ortiz nella pubblicazione "Taxon 69 (4)" del 2020.[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito dai botanici contemporanei J.L. Panero e V.A. Funk nella pubblicazione "Proceedings of the Biological Society of Washington - 115(4): 916. 2002" del 2002.[3]

Le specie di questa tribù sono erbacee annuali o perenni, arbusti o piccoli alberi senza lattice.[4][5][6][7][8]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno; la lamina è intera con forme ampiamente ovate.

Le infiorescenze sono composte da capolini sessili omogami o eterogami, solitari o raggruppati in lassi corimbi o panicoli. I capolini sono formati da un involucro a forma da emisferica a obconica composto da brattee (o squame) disposte su più serie (4 - 10) in modo embricato all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. I capolini sono sia del tipo con soli fiori tubulosi (capolini discoidi), ma anche con fiori ligulati (capolini radiati). Le brattee spesso sono coriacee con apici acuminati e pungenti. Il ricettacolo, piatto o lievemente convesso, è alveolato con o senza (più spesso) pagliette.

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi. I fiori del raggio sono bilabiati (zigomorfi) con i labbri interni disposti a spirale (ma non sempre) oppure a raggio. I fiori del disco sono attinomorfi (raramente zigomorfi) e profondamente lobati.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: le corolle dei fiori periferici sono colorate da bianco a rosso. Le corolle dei fiori centrali sono colorate di bianco, giallo, crema o rosa; sono glabre o pubescenti con differenti tipi di ghiandole (raramente sono privi di ghiandole) o di peli. Gli apici delle corolle sono striate longitudinalmente.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le antere sono provviste di coda e sono inoltre speronate (raramente sono prive di coda). Le code sono lunghe, affusolate o subottuse; sono ramificate con apici acuti. Il tessuto dell'endotecio è polarizzato. Il polline è echinato (o eventualmente liscio).
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo è corto o lungo; gli stigmi sono subacuti o arrotondati, divergenti oppure no, con peli radicali. Le superfici stigmatiche coprono interamente la parte ventrale.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni spesso hanno forme obconiche, ma possono essere anche da strettamente oblunghi a cilindrici; possono essere (oppure no) costati; possono avere una scanalatura al di sotto dell'inserzione del pappo. La superficie spesso è densamente pelosa (con copie di peli ghiandololsi). Il pappo è formato da setole o scaglie da scabre a piumose. I pappi possono essere isomorfi (stessa forma) o dimorfi, persistenti o caduci o raramente assenti.

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione di questa tribù è soprattutto tropicale e relativa all'emisfero australe: penisola Arabica, India, Pakistan, ma soprattutto Africa e Madagascar.[7]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

La sottofamiglia (di recente costituzione), da un punto di vista filogenetico, è posizionata tra le sottofamiglie Tarchonanthoideae e Carduoideae. I caratteri principali della sottofamiglia sono: i portamenti variano da erbacei a arbustivi, l'involucro è pluriseriato con brattee coriacee e pungenti, il ricettacolo è alveolato, il polline è echinato, i rami dello stilo sono pubescenti con superficie stigmatica continua e cresta marginale, il carpoforo in genere è assente. L'area di origine della maggior parte delle specie è l'Africa a sud del Sahara.[1]

La sottofamiglia è composta da una tribù (Dicomeae) e due sottotribù i cui caratteri sono:

Sottotribù Pleiotaxinae - caratteri diagnostici: le code delle antere variano da subarrotondate a subacute, gli stigmi sono divisi e spesso sono ricurvi, nel polline sono presenti delle caratteristiche "meso-aperture" (apertura composita), l'achenio è provvisto di carpoforo e una particolare struttura delle cellule epidermiche della testa.[7][14]

Sottotribù Dicominae - caratteri diagnostici: le ramificazioni sono allungate, le brattee dell'involucro hanno delle evidente coste mediane e delle strisce scure longitudinali e gli acheni sono ricoperti da ghiandole intercostali.[7][14]

Il cladogramma seguente, tratto dalla pubblicazione citata[14] e semplificato, rappresenta la struttura filogenetica della sottofamiglia.


xxx Pleiotaxinaexxx

Pleiotaxis

Erythrocephalum

xxxDicominaexxx

Dicoma

Dicomopsis welwitschii

Pasaccardoa

Cloiselia

Macledium

Il numero cromosomico di base delle specie di questo gruppo è: 2n = 22.[1]

Il periodo di separazione della sottofamiglia (formazione del clade) dal resto della famiglia delle Asteraceae è di circa 41,5 milioni di anni fa; mentre gli antenati delle attuali specie si sono separati circa 27 milioni di anni fa (gruppo corona).[1]

Struttura della sottofamiglia

[modifica | modifica wikitesto]

La sottofamiglia comprende una tribù (Dicomeae), due sottotribù con 8 generi e 111 specie.

Sottotribù Pleiotaxinae

Genere Numero specie Distribuzione
Pleiotaxis
Steetz, 1864
34 Africa centrale
Erythrocephalum
Benth., 1873
15 Africa centrale

Sottotribù Dicominae

Genere Numero specie Distribuzione
Cloiselia
S.Moore, 1906
4 Endemismo del Madagascar
Dicoma
Cass., 1817
34 Africa (compresa Madagascar), Penisola Arabica e India
Dicomopsis
S.Ortiz, 2013
Una specie:
Dicomopsis welwitschii (O.Hoffm.) S.Ortiz, 2013
Angola (Africa)
Gladiopappus
Humbert, 1948
Una specie:
Gladiopappus vernonioides Humbert, 1948
Endemismo del Madagascar
Macledium
Cass., 1825
18 Africa (da centrale a meridionale compresa l'isola di Madagascar)
Pasaccardoa
Kuntze, 1891
4 Africa centrale (Angola, Tanzania, Zambia e Zaire)
  1. ^ a b c d e (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b Susanna et al. 2020.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11-luglio-2013.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b c d e Funk, pag. 269.
  8. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 120.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  11. ^ Judd 2007, pag. 520.
  12. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  14. ^ a b c Ortiz et al. 2013.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • (EN) Dicomeae, su The Tree of Life Web Project. URL consultato il 21 marzo 2011.
  • Dicomeae The Taxonomicon & Systema Naturae 2000
  • Erythrocephalum The Plant List - Checklist Database
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica