Cloruro di renio(VI)

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Cloruro di renio(VI)
Nomi alternativi
Esacloruro di renio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareCl6Re
Massa molecolare (u)398,925
Aspettosolido rosso/verde
Numero CAS31234-26-1
PubChem5148054
SMILES
Cl[Re](Cl)(Cl)(Cl)(Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione29 °C[1]
Indicazioni di sicurezza

Il cloruro di renio(VI), o esacloruro di renio, è il composto binario tra renio e cloro con formula ReCl6. Il composto è di interesse accademico, senza usi pratici.[1]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

L'esacloruro di renio fu sintetizzato con certezza per la prima volta nel 1962. Trattando renio metallico in atmosfera di cloro a 600 °C si ottenne un solido scuro, dal quale ReCl6 fu isolato per distillazione in corrente di cloro.[2] In seguito ReCl6 è stato ottenuto anche per reazione tra esafluoruro di renio e tricloruro di boro:[3][4]

ReF6 + 2BCl3 → ReCl6 + 2BF3

Struttura e proprietà[modifica | modifica wikitesto]

In condizioni standard ReCl6 è un solido che forma cristalli aghiformi dicroici, di colore rosso bruno in luce trasmessa e verde scuro in luce riflessa. È facilmente volatile, formando vapori di colore verde.[2]

ReCl6 è un composto molecolare. La molecola ReCl6 ha geometria ottaedrica.[5] Misure di momento magnetico indicano che tra 105 e 294 K è presente un elettrone spaiato, in accordo con la configurazione elettronica 5d1.[4][6]

Reattività[modifica | modifica wikitesto]

ReCl6 è un composto stabile se mantenuto in atmosfera di cloro o di azoto. In presenza anche solo di tracce di ossigeno per riscaldamento si forma ReOCl4, mentre se il riscaldamento viene effettuato in atmosfera di ossigeno si forma ReO3Cl.[2]

ReCl6 in acquaidrolisi e disproporziona formando ReO2 e ioni perrenato ReO4.[2]

Tossicità / indicazioni di sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Non esistono notizie riguardo alla pericolosità di questo composto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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